Scamarcio a Belve: “Nel gioco di ruoli ci sono l’uomo e la donna: dovremmo lavare noi a terra?”

L’attore, 45 anni, intervistato da Francesca Fagnani conferma le parole pronunciate nel 2006 in cui aveva definito “il maschio è capobranco e la femmina gli sta accanto e si occupa dei figli”. Ma quelle che sono scambiate per battute non fanno più ridere

di MARIANNA GRAZI
21 novembre 2024
Tv: Rai; Riccardo Scamarcio ospite di Belve

Riccardo Scamarcio a Belve (Ansa)

“‘In Puglia facciamo distinzione tra i sessi: l’uomo è uomo e la donna è donna. Il maschio è capobranco e la femmina gli sta accanto e si occupa dei figli. So che non è molto corretto ma noi pugliesi diciamo sempre quello che pensiamo’. Siamo fermi là o c’è stata un’evoluzione?”. La risposta non lascia spazio a molti dubbi: Riccardo Scamarcio di là non si è mosso granché. Pensare che quelle sue affermazioni, riportate da Francesca Fagnani nella prima puntata della settima stagione di Belve, andata in onda martedì 19 novembre, risalivano al 2006, pronunciate a Vanity Fair dall’attore allora 27enne. 

Oggi Scamarcio di anni ne ha 45 e un bagaglio d’esperienza, almeno al cinema, molto più ampio e prestigioso. Di cui va giustamente orgoglioso, come sottolinea a più riprese nel corso della trasmissione (evidenziando però il rammarico per non avere ancora vinto “i premi” che contano). Peccato che, spenti i riflettori che tanto ama, non sia cambiata la mentalità maschilista e patriarcale. “Ah lo sapevo”, afferma a Belve, sostenendo di aspettarsi quella domanda. Ma quella che poteva essere l’occasione per redimersi da quelle dichiarazioni sessiste, è stata invece colta per confermare le parole del 2006.

Tv: Rai; Riccardo Scamarcio ospite di Belve
Riccardo Scamarcio (S) durante la trasmissione televisiva Belve condotta da Francesca Fagnani (D) e in onda su Rai Due, Roma, 13 novembre 2024. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Che cosa ho detto di sbagliato?” se lo chiede pure. E aggiunge: “In un gioco delle parti, in un nucleo familiare, è un gioco questo. Io poi sono sempre stato con donne indipendenti per cui diciamo nei fatti non posso essere tacciato di essere una persona così... arretrata. Però nel gioco delle parti, a casa, che dobbiamo fare? Dobbiamo lavare a terra, noi?” si chiede stupito che non gli venga data ragione, che non appaia come un ragionamento ovvio. rivolto al pubblico, quasi aspettandosi gli applausi, mentre la conduttrice chiede “Embè?”, lui prosegue convinto del suo discorso: “Sì una volta lo puoi fa, ogni tanto si può pure fare, ma in questo gioco delle parti c’è uno che fa il maschietto e l’altro fa la femminuccia, poi sono intercambiabili”.

Fagnani insiste sarcastica: “Cioè lo deve fare la donna come ruolo? Ma scusi per lei le donne devono fa le pulizie?”. “Beh sì, a lavare le mutande”, risponde a quel punto divertito da quello scambio l’attore, cogliendo – speriamo per lui che non lo abbia detto seriamente – l’ironia della provocazione. “Dai sto scherzando” dice infatti tirando in ballo la sua compagna Benedetta Porcaroli: “Io ogni tanto glielo dico a Benedetta: ‘Mi hai lavato le mutande?’”. e ride della sua stessa battuta. Replica di Fagnani: “E lei giustamente come le rispomnde?”. Chiosa di Scamarcio: “Meglio che non ve lo dico”.

Un siparietto che però ha fatto ridere solo lui: sul web e i social c’è stata infatti grande indignazione per le parole di Riccardo Scamarcio. E se c’è chi liquida la cosa dicendo che le sue erano semplicemente delle battute, che non ha certo lanciato una sua battaglia ideologica dei sessi per ripristinare i ruoli di genere mezzo secolo fa, prima che le battaglie femministe alzassero il velo sul patriarcato imperante, non va dimenticato che quelle parole sono state pronunciate da un personaggio pubblico, in una tv di Stato pubblica, in prima serata: se anche avesse scherzato, e la battuta non fa affatto ridere, visto il contesto reale dell’Italia di oggi con oltre 90 vittime di femminicidi da inizio 2024 a inizio novembre, in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, c’è chi davvero crede o potrebbe prenderlo sul serio. E non ci sembra proprio il caso.