Sharon Stone e Angelina Jolie: “La violenza riguarda tutti ma a subirla sono sempre le donne”

Le due attrici hanno ricevuto il premio Stella della Mole al Torino Film Festival e nei loro discorsi hanno ricordato l’importanza di portare avanti un impegno comune insieme agli "uomini giusti”

di GIOVANNI BOGANI
25 novembre 2024
Sharon Stone e Angelina Jolie al Torino Film Festival

Sharon Stone e Angelina Jolie al Torino Film Festival

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si leva anche la voce di due star assolute: Sharon Stone e Angelina Jolie. Entrambe a Torino, ospiti del TFF il Torino Film Festival, che ha consegnato loro la Stella della Mole, le due attrici hanno parlato a distanza di pochi minuti l’una dall’altra. “Quello della violenza sulle donne è un problema enorme, e non si possono lasciare le donne da sole, a lottare per i loro diritti”, dice Sharon Stone. “Anche gli uomini, gli uomini giusti, devono prendere parte a questa battaglia, e non voltare lo sguardo quando vedono uomini prevaricatori e prepotenti. Devono tenerli lontani dalle loro mogli, dalle loro figlie. Nessuno può chiudere gli occhi”.  

42th edition of the Torino Film Festival
Sharon Stone premiata con la Stella della Mole al Torino film Festival (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

“E’ importante proteggere le persone più vulnerabili”, aggiunge Angelina Jolie. “Tutti: uomini, donne, bambini. Ma è indubbio che chi subisce maggiori violenze ed abusi siano le donne. Anche a causa delle guerre, che si stanno ‘normalizzando’ in tutto il mondo”, continua Jolie, che da tempo con il suo lavoro da regista esplora i temi della innocenza violata. Lo fa anche con l’ultimo film da regista, Senza sangue, che ha presentato al TFF in anteprima europea, tratto da un romanzo di Alessandro Baricco e interpretato da Salma Hayek.

Angelina Jolie premio . Torino
Angelina Jolie riceve il premio "Stella della Mole" (ANSA/TINO ROMANO)

Celebre è il QI, il quoziente di intelligenza, di Sharon Stone: 145, categoria genio, tale da permettere di rientrare nei criteri del Mensa, l’associazione mondiale dei supergeni. “Mi hanno sempre detto che è un peso, essere intelligenti, per una donna. E perché mai dovrebbe esserlo? Se ho un pene l’intelligenza è una qualità, e se ho una vagina è un peso?”. E usa proprio le due parole indicate.

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“Quando ho fatto Basic Instinct ¬– prosegue – mi hanno pagato 500mila dollari. Michael Douglas, il coprotagonista maschile di quel film, fu pagato 14 milioni. Lì capii che c’era qualcosa di profondamente ingiusto nell’industria del cinema, e in tutto il mondo. Così, per il film successivo, decisi di diventare anche produttrice della pellicola, così avrei potuto entrare meglio nella parte economica e creativa. E ingaggiai due ragazzi sconosciuti. Uno veniva dall’Australia e si chiamava Russell Crowe; l’altro non aveva ancora vent’anni e si chiamava Leo DiCaprio. Vedete che le donne non sono tanto tonte”.