Tony Awards 2023: per la prima volta premiate persone non binarie

Un'edizione storica, all'insegna dell'inclusione, della non discriminazione e dell'antisemitismo. Ma anche dello sciopero degli sceneggiatori americani

di MARIANNA GRAZI -
13 giugno 2023
J Harrison Ghee

J Harrison Ghee

La 76ª edizione dei Tony Awards, domenica 11 giugno, è stata a dir poco storica. Nel corso della cerimonia, segnata dallo sciopero della Writers Guild of America (il sindacato degli sceneggiatori), che si è tenuta allo United Palace di New York, sono state premiate le produzioni di Broadway della stagione 2022-23.
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Ariana DeBose ha condotto per il secondo anno consecutivo la cerimonia dei Tony Awards (Instagram)

Alla conduzione, per il secondo anno consecutivo, c'era Ariana DeBose, attrice queer afroamericana premio Oscar nel 2022. La produzione più premiata di questa stagione è stata "Kimberly Akimbo", che ha vinto cinque statuette, tra cui quello per il miglior musical. Invece "Leopoldstadt" ha ricevuto quattro riconoscimenti, tra cui quello per il miglior opera teatrale. Ma la novità arriva soprattutto dai Premi Tony per l'interpretazione: a vincere sono stat* J. Harrison Ghee per "Some Like It Hot" e Alex Newell per "Shucked", entramb* persone non binarie.

Leopoldstadt: un dramma sull'antisemitismo

Il dramma familiare di Tom Stoppard, "Leopoldstadt", è stato è stato scelto come miglior opera teatrale. La produttrice, Sonia Friedman, lo ha definito il "capolavoro più personale" dell'autore, il quale ha dichiarato che nel corso della sua carriera ha notato che "lo scrittore di teatro viene sempre più svalutato nella 'catena alimentare'".
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Un'immagine di "Leopolstandt", il dramma familiare sull'antisemitismo premiato come miglior opera teatrale ai Tony Awards

Anche Patrick Marber ha vinto come miglior regista per quest'opera, mentre Brandon Uranowitz ha ottenuto la statuetta come miglior attore protagonista in uno spettacolo teatrale: "La mia sindrome dell'impostore è alle stelle", ha ironizzato, ringraziando Stoppard perm la sua coraggiosa pièce, che tra i temi chiave affronta l'antisemitismo.

I primi attori non binari e i Tony per le tematiche sociali

A New York, domenica sera, è stata fatta la storia del teatro quando due attori che sono diventati i primi vincitori non binari dei Tony Awards. J Harrison Ghee è stato nominato miglior attore protagonista in un musical per "Some Like It Hot", rendendo omaggio dal palco alla madre che gli ha sempre detto di usare il suo talento "per essere utile nel mondo, per sostenere il cammino di qualcun altro".
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Alex Newell ha ottenuto il Tony per la miglior interpretazione in un musical. È una delle due persone non binarie premiate (Instagram)

Alex Newell ha vinto invece come miglior attrice protagonista in un musical per la sua interpretazione in "Shucked". "Lo volevo da tutta la vita" ha detto, lanciando poi una provocazione: "Grazie per avermi visto, Broadway. Non dovrei essere qui, essendo un* bambin* ner*, queer, non binari* e grass* del Massachusetts. A chiunque pensi di non potercela fare, sono qui a dirvi che potete fare tutto ciò che vi mettete in testa". Dopo il premio Olivier, Jodie Comer si è aggiudicata il Tony Award alla migliore attrice protagonista in un'opera teatrale per lo spettacolo "Prima Facie". L'attrice interpreta un'avvocatessa alle prese con la violenza sessuale, un personaggio al quale ha fatto riferimento come alla sua "più grande maestra" in un discorso carico di emozione. Ha anche parlato "a tutte le persone che si sentono rappresentate da Tessa". Una curiosità: all'inizio della settimana scorsa, l'attrice è stata costretta a interrompere una rappresentazione dello spettacolo a causa della crisi dell'aria malsana di New York.

Il discorso di J Harrison Ghee

"Per ogni essere umano trans, non binario, non conforme al genere - chiunque si sia sentito dire che non poteva essere, non poteva essere visto, questo è per voi". Un discorso di ringraziamento emozionante, carico di significato, quello pronunciato da J Harrison Ghee sul palco dei Tony Awards dopo aver ricevuto il premio. Un lungo abito celeste, trucco accurato e una pettinatura capace di esaltare la capigliatura afro naturale, l'attore Jonathan Ghee ha parlato dell’impatto di sua madre nella sua vita, ringraziandola per avergli "insegnato a vivere, ad amare, a dare. Per ogni essere umano trans, non binario e non conforme al suo genere. Per chiunque si è sentito invisibile: questo è per voi”.
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J Harrison Ghee ha ringraziato la madre e ha dedicato il Tony a "ogni essere umano trans, non binario, non conforme al genere"

Ghee, che in "Some Like It Hot" interpreta un personaggio che all’inizio dello spettacolo si identifica come uomo, ma poi capisce di non rientrare in questo genere, ha celebrato la sua interpretazione come qualcosa da non prendere alla leggera. "Quando ho visto il copione e l'impegno che dovevo assumere, ho capito l’opportunità di essere in quella rappresentazione, di essere d’ispirazione, di essere qualcuno in grado di aiutare le persone a vedere se stesse e crescere, imparare e vivere ed espandersi", ha spiegato. L’attore ha poi parlato di quanto sia stata "meravigliosa" l’esperienza di "poter crescere dandomi lo spazio e l’opportunità di giocare, di uscire dalla mia confort zone e di rompere le etichette, i limiti e i confini. È bello per me stesso, prima di tutto, ma spero di far arrivare il messaggio anche agli altri".