Egonu e Boskovic, le ragazze della pallavolo: il destino incrociato

Tra razzismo ed emancipazione femminile, le due atlete si affrontano nella finale di Champions League in programma il 20 maggio a Torino

di EDOARDO MARTINI -
16 maggio 2023
La sfida tra due campionesse

La sfida tra due campionesse

Destino incrociato di Egonu e Boskovic: la sfida infinita. Se fosse un film, il titolo sarebbe sicuramente questo. Già perché, la finale di Champions League di pallavolo femminile, in programma il 20 maggio, a Torino, metterà di fronte Paola Egonu e Tijana Boskovic. E così ancora una volta, dopo i tanti match tra club e nazionale, si affronteranno le due star della pallavolo.
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L'italiana con la maglia del Vakifbank Istanbul, club turco dove milita dal 2022 (Instagram)

Fra razzismo ed emancipazione

Quasi coetanee e con una passione sfrenata per la pallavolo. MVP (miglior giocatore) dell’ultimo Mondiale con la Serbia e MVP della Volley Nations League vinta con l’Italia, oltre che dell’Europeo del 2021, i due migliori opposti a livello mondiale si contenderanno la finale tutta turca, tra VakifBank e l’Eczacibasi, per decretare chi sarà Campione d'Europa nella pallavolo femminile. Entrambe hanno cominciato a schiacciare sui campi da pallavolo molto presto. E se Egonu ha iniziato a farsi notare a Cittadella, Boskovic ha ereditato la passione per questo sport dal padre. "Da piccola ero solita trascorrere molto tempo a giocare insieme a miei amici, con i quali avevo provato un po’ tutte le discipline sportive, compresa la pallavolo" le parole della bosniaca naturalizzata serba. "Inoltre, ricordo che non mi perdevo nemmeno una partita della nostra nazionale: le guardavo tutte con mio papà, anche lui grande appassionato di sport. È così che mi sono innamorata del volley ed è iniziata la mia carriera" dice ancora. Ma se all'italiana non possiamo parlarle di razzismo - celebri le sue dichiarazioni "È stancante. Mi hanno chiesto perché sono italiana. Questa è l’ultima partita che faccio con la Nazionale" quando lasciò la maglia azzurra - a Boskovic piace parlare dell'esperienza fatta all’Eczacibasi in Turchia.
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L'italiana sul palco dell'Ariston, co-conduttrice della terza serata al Festival di Sanremo 2023

Pallavolo, molto più di un gioco

In particolare di come viene affrontata l'emancipazione femminile: "Credo di essere molto fortunata a condividere la stessa visione di questa società in termini di emancipazione femminile, nel sostegno alle atlete più giovani e nella loro preparazione a un’esperienza di vita importante". Viste le loro schiacciate oltre i 100 chilometri orari, parlare di pressione nell'affrontare le partite, per loro è la normalità. La co-conduttrice del festival di Sanremo 2023 ai tempi del Novara la combatteva così: "C’è grande comunicazione con il coach, non sempre si riesce a instaurare questo tipo di rapporto con gli allenatori". "Non nascondo di avvertire intorno a me la pressione di dover sempre giocare bene, anche se lo sapevo dall’inizio. Siamo esseri umani e la cosa la devo saper gestire anche io" le parole dell'italiana. Qualche anno più tardi non si è fatta attendere la risposta della bosniaca: "Giocare sotto pressione è normale quando si è a questi livelli: fa parte del nostro lavoro. Anno dopo anno ho imparato ad affrontare le difficoltà che si presentano nei momenti cruciali". "E devo dire che finora non ho mai avuto problemi a far fronte alla pressione. Anzi, mi piace e mi dà una grande carica giocare le partite importanti davanti a migliaia di persone" sono le dichiarazioni della serba.
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La bosniaca, naturalizzata serba, mentre esulta con la bandiera della propria nazionale (Instagram)

I confronti tra le due campionesse

Riprendendo le statistiche dal sito Olimpycs.com vediamo come in Turchia, ha sempre vinto l’Eczacibasi della 26enne nata a Trebigne. Fuori dai confini turchi, invece, finora è stata l'italiana a esultare col Vakifbank. In tutti i casi, sempre con un netto 3-0. In nazionale non si affrontano dalla finale dell’Europeo 2021, vinta 3-1 dall’Italia con la 24enne di Cittadella miglior giocatrice del torneo, un mese dopo la vittoria della Serbia di Boskovic ai quarti di Tokyo 2020 (torneo concluso col bronzo Olimpico per le serbe). In quell'Europeo, Boskovic è diventata la prima donna capace di infrangere il muro dei 110 km/h con una schiacciata: una spike da 110,3 km/h nella semifinale con la Turchia ha permesso alla bosniaca di mettere la propria firma su un record, passato nelle mani di Egonu un anno dopo. Nella finale di VNL 2022 col Brasile, l'azzurra ha schiacciato a 112,7 km/h. Le premesse ci sono tutte. Adesso, per aggiornare questi numeri, non ci resta che aspettare la finale di Torino.