Nasce l'alfabeto della Gentilezza nello sport. Silvia Salis racconta le sue parole del cuore

A meno di un anno dal lancio del progetto, sono centinaia i bambini che hanno aderito all'iniziativa, generando un circolo di oltre 15.000 parole gentili. Parla a Luce! la vicepresidente vicario del CONI

di CATERINA CECCUTI
24 luglio 2022
gaia simonetti

gaia simonetti

A meno di un anno dal lancio del progetto “L'alfabeto della Gentilezza”, sono già 15.000 le parole gentili che girano l'Italia in lungo e in largo, grazie all'adesione di tantissimi bambini che si sono impegnati ad abbinarne una ad ogni lettera dell'alfabeto italiano. Tra i termini usati dai piccoli, purtroppo, incontriamo tre grandi "assenti": Abbraccio, Bacio e Carezza, verosimilmente allontanati dalle nostre abitudini da una pandemia che continua ad accanirsi conto la quotidianità di tutti noi. Nato nel capoluogo toscano, “l'alfabeto della gentilezza fa bene sia a chi lo scrive che a chi lo riceve – ci spiega l'ideatrice Gaia Simonetti, giornalista fiorentina nonché ambasciatrice alla gentilezza del progetto “Nazionale Costruiamo Gentilezza”, coordinato da Luca Nardi –. Un luogo gentile è caratterizzato da una panchina viola. Il viola, colore della gentilezza, nasce dalla fusione del rosso del cuore e del blu della testa”. Ma c'è un'importante novità nell'ascesa del progetto studiato da Gaia Simonetti: la nascita dell'alfabeto della Gentilezza nello Sport, che è stato compilato da Silvia Salis, vicepresidente vicario del CONI, lo scorso 15 luglio. Nel suo alfabeto si leggono, ad esempio, parole come Amicizia, Gioco, Insieme, Umiltà e Volontà. Lo sport è un ambasciatore di messaggi positivi – ha spiegato Salis –. Ho aderito con entusiasmo all'alfabeto della Gentilezza, che parte e si diffonde grazie alle bambine e ai bambini, declinandolo allo sport e alla sua bellezza".

Gaia Simonetti con le colleghe di gentilezza al Festival dell'Italia Gentile

Il progetto Costruiamo Gentilezza

Cerchiamo di capire meglio cosa sia il progetto Costruiamo Gentilezza. Realizzato da una squadra di donne e uomini distribuiti sull'intero territorio nazionale, l'iniziativa vanta quasi 1.500 “costruttori di Gentilezza”, tra cui 186 assessori alla Gentilezza, e sarà protagonista dei Giochi nazionali della Gentilezza dal 22 settembre al 2 ottobre prossimi, che lo scorso anno hanno coinvolto 10.000 bambini e 5.000 nonni. “Nell'occasione – commenta Simonetti – verrà consegnato al portiere Guglielmo Vicario, che fu tra i primi ad ospitare una famiglia fuggita dalla guerra, il primo "Premio Costruiamo Gentilezza nello Sport", promosso a Firenze dall'Ussi Toscana e dall'Associazione Cor et Amor e dedicato allo sport e ai suoi valori”. Gaia, meno di un anno fa nasceva il progetto “Alfabeto della Gentilezza”. Tirando le somme, quali sono le sue riflessioni in merito? "L'alfabeto della gentilezza ha visto la luce il 2 ottobre del 2021, in occasione della festa dei nonni, proprio per ringraziarli attraverso le parole gentili dei bambini, e ha fatto della sua semplicità la propria forza. È stato considerato ed accolto dai bambini come un gioco, che parte dall'uso attento delle parole a cui seguono gesti". Secondo lei, qual è stato il punto di forza che ha permesso all'alfabeto della gentilezza di ottenere tanto successo? "La sua forza è anche il creare un momento di condivisione. Ci sono state famiglie che ci hanno ringraziato per un momento di confronto con i bambini. La sua forza sta anche nel suo diffondersi, nel suo legarsi a tutte le lingue del mondo. Si è associato ad una pratica gentile nelle scuole di Firenze nel corso del Festival della Gentilezza nel capoluogo toscano. È diventato poi un gesto quotidiano che i bambini hanno portato a casa e nella vita di tutti i giorni. A cominciare dalla parola "scusa", che "dobbiamo dire di più", come mi ha suggerito il piccolo Michele". Dopo la conquista del mondo dello sport, quali saranno i prossimi passi per l'alfabeto della gentilezza? "Il 15 luglio l'alfabeto della gentilezza ha visto il suo esordio nello sport grazie a quello compilato da Silvia Salis, vicepresidente del Coni. La volontà è di diffonderlo in tutti i campi, declinandolo alla vita. Ad oggi sono arrivate 15.000 parole gentili dai bambini con l'obiettivo, ogni giorno, di raccogliere sempre più parole che fanno bene a chi le scrive e a chi le riceve". Alla Vicepresidente del Coni Silvia Salis abbiamo chiesto in che modo le parole con cui ha compilato il suo alfabeto della gentilezza -amicizia, insieme, umiltà e volontà- siano capaci di legare la gentilezza al mondo degli sportivi.
Silvia Salis

Silvia Salis, vicepresidente vicario del Coni

Gentilezza e competitività, un binomio possibile? "Intanto l'alfabeto della gentilezza è arrivato fino a Moena, in Trentino, sul luogo del ritiro della Fiorentina. A comporlo è stato un gruppo di tifosi capitanati da Alessio Ramacciotti, giovane rapper toscano, che lo ha dedicato a Davide Astori. Tra le parole del cuore di Moena, scritte rigorosamente tutte in viola, ci sono C di capitano, D di Davide, G di gruppo, F di fair play e S di squadra".