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Funzionario del ministero del Commercio arabo
Non si ferma la repressione della comunità Lgbtq+ in Medio Oriente. In Arabia Saudita le autorità hanno sequestrato diversi giocattoli e abbigliamenti di colore arcobaleno dai negozi di Ryad. Fiocchi, gonne, cappelli, magliette e astucci sono le cose principali che sono state tolte dagli punti vendita della capitale saudita e si tratterebbe principalmente di oggetti per bambini. Lo ha denunciato un servizio del canale di notizie statale Al Ekhbariy andato in onda ieri, 15 giugno.
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Nei vari negozi arabi sono stati sequestrati tutti i tipi di giocattoli che sollecitano l'omosessualità
"Contraddicono la fede islamica e promuovono l’omosessualità": la giustifica dei funzionari del ministero del Commercio
A ritirare gli articoli sono stati i funzionari del ministero del Commercio, uno dei quali ha spiegato che gli oggetti arcobaleno "contraddicono la fede islamica, la morale pubblica e promuovono l’omosessualità prendendo di mira le giovani generazioni." Il ministero del Commercio ha twittato separatamente che i suoi team stavano confiscando "prodotti che contengono simboli e segni che invitano alla deviazione e contraddicono il buon senso". A dicembre, le autorità del vicino Qatar avevano annunciato di aver sequestrato dai negozi pop-it color arcobaleno e altri giocattoli perché recavano "slogan contrari ai valori islamici".![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/06/043721245-56f0edea-444b-46f9-bf42-a5aca9a48e49.jpg)
Funzionario del ministero del Commercio mentre si appresta a sequestrare il giocattolo in questione