In case e ristoranti tanto
cibo finisce nel cestino, mentre ancora tante, troppe le persone e le famiglie che patiscono
la povertà alimentare. Un dato su tutti: in un anno si contano
1,3 miliardi di tonnellate di sprechi alimentari, un terzo circa della produzione di cibo totale. L’associazione di promozione sociale onlus "
Farina 0802" ha allora ideato il progetto
Avanzi Popolo 2.0, per attivare azioni concrete contro lo spreco di cibo, a partire dalla costruzione di
canali di contatto tra famiglie, negozianti e ristoratori, e i posti dove di cibo c’è bisogno. Un progetto che sta avendo successo in Puglia come in molte parti d’Italia.
Avanzi Popolo 2.0
L’app Avanzi Popolo 2.0 mette dunque
in rete energie benefiche e per la sua importante missione solidale è stata anche
premiata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La piattaforma serve a
condividere il cibo che rischia di finire sprecato, o buttato perché vicino alla data di scadenza, con chi ne ha più bisogno. I momenti conviviali in cui di cibo ce n’è a volontà, e pure gli sprechi rischiano si essere tanti, sono in assoluto
i banchetti nuziali. A Monopoli, la signora Emiliana e il marito hanno scelto di offrire e far
ridistribuire le eccedenze del loro pranzo di matrimonio, dal primo al dolce, convinti che quando si festeggia senza sprecare e aiutando i più poveri, non c’è niente di più bello.
Avanzi Popolo 2.0 (Facebook)
Una
consapevolezza collettiva si sta diffondendo grazie ad Avanzi Popolo 2.0, che sta producendo i suoi frutti con tante richieste che, a loro volta, ricevono tanti commenti entusiasti sui social. In Italia
la legge 166/2016 disciplina e sostiene il
recupero delle eccedenze alimentari a scopo di
solidarietà sociale. Chiunque è interessato a contattare Avanzi Popolo 2.0 può mandare loro una mail a
[email protected].
Le app solidali
Sono sempre di più le app solidali, tra cui quelle che permettono di recuperare le eccedenze alimentari
Da
Nextdoor ad
Avanzi Popolo 2.0, sono diverse le
app solidali, pensate per varie attività preziose, dal
migliorare il proprio quartiere con l'aiuto dei vicini, al mettere
in rete gli avanzi di cibo per ridurre lo spreco alimentare, dalla
mobilità condivisa in aiuto dei disabili, all’
offrire assistenza visiva in tempo reale a non vedenti, fino all’app per
raccogliere fondi per una causa sui social. La tecnologia è dunque anche una porta aperta sulla solidarietà e di supporto a colpi di app. Come Nextdoor, una vera e propria ‘piazza digitale’ che consente di organizzare diverse attività, dal trovare una babysitter a discutere iniziative per migliorare la vita di quartiere. C’è poi
Moby, il primo progetto di mobilità condivisa per chi si muove in sedia a rotelle e l’app
Be My App grazie alla quale una rete di volontari può fornire assistenza visiva agli ipovedenti. Infine, la rete di solidarietà corre anche sui social: su Facebook, ad esempio, la funzione donazioni in tre anni ha superato un miliardo di dollari.