1.057: è il numero dei prigionieri politici e di coscienza detenuti a Cuba, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2022. Per la precisione 768 incarcerati di coscienza, 258 condannati di coscienza e 31 casi di altri prigionieri politici. "1.057 persone che subiscono condanne giudiziarie o disposizioni che limitano la loro libertà da parte degli uffici del pubblico ministero in flagrante violazione del diritto internazionale e del giusto processo” secondo quanto denuncia l’associazione Prisoners Defenders International. Tra di loro 36 minori, 31 ragazzi e 5 ragazze, detenuti in carceri chiamati "scuole di formazione integrale", strutture apparentemente per minori, ma in realtà veri e propri penitenziari. 27 di loro stanno ancora scontando una pena, 9 sono sottoposti a un procedimento penale. Ogni anno sono complessivamente almeno 150 i bambini di età inferiore ai 16 anni che passano attraverso le strutture detentive di Cuba, come ha denunciato il 9 giugno 2022 lo stesso Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia nel suo Rapporto. Il Comitato ha anche sottolineato che ogni anno a Cuba circa 260 ragazzi di 16 e 17 anni vengono privati della libertà nelle carceri convenzionali. Pertanto, complessivamente, sono 410 i minori che vengono imprigionati ogni anno a Cuba. 16 dei minori sono processati o sono già stati condannati per "sedizione", con una pena media di 5 anni di reclusione, mediamente più alta di quella degli adulti in carcere politico.
Nel complesso sono 938 i prigionieri politici di tutte le età condannati, con sentenze fino all'ergastolo in 18 casi. Almeno 123 donne (tra cui donne transgender) stanno ancora affrontando processi e condanne per motivi politici e di coscienza. Tutte le donne trans in carcere per motivi di coscienza sono state e sono tuttora incarcerate tra gli uomini, subendo situazioni indescrivibili per la loro condizione sessuale. Da notare inoltre che il nuovo Codice di famiglia ha eliminato la potestà genitoriale di padri e madri sostituendola con una più generica "responsabilità genitoriale", un concetto che consente ampi margini di interpretazione, premettendo in ultima istanza la sospensione della "responsabilità genitoriale" per chi "osserva comportamenti viziosi, corrotti o criminali incompatibili". La conseguenza è che le madri e i padri detenuti e le loro famiglie sono concretamente minacciati di vedersi sottrarre i figli semplicemente per aver esercitato la loro libertà di espressione. E non ha importanza che ci si trovi di fronte ad un caso penale definitivo: basta che le autorità cubane osservino una "condotta viziosa, corrotta o criminale". “Ogni mese, Cuba continua a molestare, minacciare, convocare e detenere migliaia di persone e a imprigionare e perseguire penalmente una media di oltre 30 nuovi prigionieri politici al mese. Il popolo vive nella paura e nei conati di vomito” denuncia l’associazione Prisoners Defenders International. Che aggiunge“Cuba è diventata un'enorme prigione per la stragrande maggioranza dei suoi cittadini. Nonostante le miserie di Cuba, l'enorme repressione fa sì che i cubani vivano nel timore reale per la loro sicurezza e limita le loro libertà più fondamentali in misura molto elevata”.