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Home » Attualità » Corpo libero, un thriller psicologico che svela il lato oscuro della ginnastica artistica

Corpo libero, un thriller psicologico che svela il lato oscuro della ginnastica artistica

Dopo la serie tv, arriva la graphic novel sui retroscena di uno sport fatto di leggerezza e volteggi. Ma anche di abusi e violenze non lontani dal reale

Barbara Berti
7 Novembre 2022
Una scena di "Corpo libero", la serie tv sul mondo della ginnastica artistica femminile

Una scena di "Corpo libero", la serie tv sul mondo della ginnastica artistica femminile

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Il mondo della ginnastica artistica è sotto i riflettori per lo scandalo che sta facendo tremare tutto il settore. E se a questo mondo si aggiungesse anche un omicidio?

Abusi verbali e umiliazioni da parte di istruttrici ai danni di atlete, campionesse ma anche ragazzine che praticano questo sport per pura passione, sono state scoperchiate dopo le dichiarazioni terrificanti delle ex Farfalle della Nazionale, Nina Corradini (19 anni) e Anna Basta (22 anni). Poi sono seguite quelle dell’ex campionessa mondiale di ritmica Giulia Galtarossa (31 anni) e quelle della campionessa pratese Marta Pagnini (31 anni). Tutto ciò sta accadendo nella realtà mentre nella finzione il mondo della ginnastica ritmica si tinge di giallo grazie a “Corpo libero”, graphic novel sceneggiato da Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari e disegnato da Giulia Rosa, in uscita il prossimo 24 novembre per “Hop! Edizioni”. Il libro è tratto dall’omonima serie tv – disponibile sulla piattaforma Paramount+ e nel corso del 2023 in onda su Raidue – diretta da Cosima Spender e Valerio Bonelli –, a sua volta ispirata al romanzo di Ilaria Bernardini.

La serie tv "Corpo libero"
La serie tv “Corpo libero”

Il fumetto “Corpo libero”

Il fumetto svela il lato oscuro della ginnastica artistica. La vita di una ginnasta è fatta di dolori e sacrifici, una cura estenuante del corpo, al quale è richiesto di rimanere il più possibile piccolo e agile, di spingersi fino allo stremo. Una lotta continua con il tempo che va domato o addirittura fermato: al successo si deve arrivare al più presto. Gli anni di formazione si passano in palestra, tra allenamenti, gare e una disciplina ferrea. Martina, Carla, Nadia, Anna e Benedetta sono le stelle del “Vis Invicta”, il piccolo club napoletano di ginnastica artistica femminile. Guidate dalla coach Rachele e assistite dal medico sportivo Alex, partecipano a un torneo che devono vincere a ogni costo. Nei giorni della competizione rivalità e ossessioni con altri club imperversano, ma si fanno strada anche tra le atlete della stessa squadra, fino a un drammatico epilogo: un omicidio che sconvolge la gara.

La cover del fumetto "Corpo libero"
La cover del fumetto “Corpo libero”

“Corpo libero” è un thriller psicologico che entra nella mente di queste cinque ragazze abituate a non vivere l’adolescenza come le altre. Le autrici portano il lettore alla scoperta delle paure e dei sogni delle giovani atlete, svelano intrighi e manipolazioni da parte degli adulti che dovrebbero proteggerle. Giulia Rosa, con uno stile dolce e pungente, tipico delle sue illustrazioni, si fa portavoce di pressioni psicologiche, competizioni sfrenate, patti di sangue, prove di resistenza e allucinazioni da farmaci. Le sceneggiatrici Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari raccontano con maestria i retroscena di uno sport fatto di leggerezza e volteggi. Abusi e violenze non lontani dal reale, denunciati anche nei recenti fatti di cronaca dove giovani ragazze che perdono la libertà di scelta sulla propria vita e sul proprio corpo, fanno i conti con i disturbi del comportamento alimentare, ripongono la loro fiducia in allenatori e medici sportivi che agiscono solo per il successo. “Corpo Libero” è una storia cupa di un’adolescenza soffocata che scalpita per essere vissuta a pieno.

Le autrici del fumetto

Giulia Rosa è illustratrice e Motion designer. Le sue illustrazioni sono interamente digitali, vengono realizzate su iPad e finalizzate con programmi di elaborazione grafica. Molto seguita sul web, ha una pagina Instagram @giuliajrosa con più di 500.000 followers e il suo lavoro è stato pubblicato su riviste nazionali e internazionali. Nel febbraio 2021 ha pubblicato il suo primo libro illustrato da autrice unica, “Pages Not Found – 28 stories about life, love and other problems” (Hop!).

Chiara Barzini, scrittrice e sceneggiatrice, ha vissuto a lungo negli Stati Uniti dove ha pubblicato “Things that happened before the earthquake”, tradotto in Italia per Mondadori con il titolo “Terremoto”. Ha scritto le sceneggiature di “Magari”, diretto da Ginevra Elkann, e “Arianna” per la regia di Carlo Lavagna.

 

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La scrittrice Ilaria Bernardini ha all’attivo diversi romanzi e racconti tra cui “Non è niente”, “I supereroi”, “Domenica”, “Faremo foresta” e “Il ritratto”. Dal suo romanzo “Corpo libero” (Mondadori), uscito nel Regno Unito con il titolo “The girls are good” e tradotto in italiano da Veronica Raimo, sono tratte le sceneggiature della serie e del fumetto omonimi. Per anni ha seguito il mondo della ginnastica artistica nel docu-reality “Ginnaste. Vite parallele trasmesso” da Mtv.

Ludovica Rampoldi è sceneggiatrice e scrittrice. Ha sceneggiato varie serie tv come “Gomorra – La serie”, la trilogia “1992”, “1993”, “1994” e vari film tra cui “Il traditore” di Marco Bellocchio, per cui ha vinto il Nastro d’argento e il David di Donatello alla migliore sceneggiatura. Ha scritto due romanzi per Salani “Il ragazzo invisibile” – da cui è stato tratto l’omonimo fumetto per Panini – e “Il ragazzo invisibile – Seconda generazione”.

Giordana Mari, con un passato da ginnasta professionista e un diploma alla Scuola Holden di Torino, ha collaborato alla scrittura delle serie “1993”, “1994”, “Il paradiso delle signore”, e dei film “L’ultima cena” e “La cena perfetta” per la regia di Davide Minnella.

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  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

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Il mondo della ginnastica artistica è sotto i riflettori per lo scandalo che sta facendo tremare tutto il settore. E se a questo mondo si aggiungesse anche un omicidio? Abusi verbali e umiliazioni da parte di istruttrici ai danni di atlete, campionesse ma anche ragazzine che praticano questo sport per pura passione, sono state scoperchiate dopo le dichiarazioni terrificanti delle ex Farfalle della Nazionale, Nina Corradini (19 anni) e Anna Basta (22 anni). Poi sono seguite quelle dell’ex campionessa mondiale di ritmica Giulia Galtarossa (31 anni) e quelle della campionessa pratese Marta Pagnini (31 anni). Tutto ciò sta accadendo nella realtà mentre nella finzione il mondo della ginnastica ritmica si tinge di giallo grazie a “Corpo libero”, graphic novel sceneggiato da Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari e disegnato da Giulia Rosa, in uscita il prossimo 24 novembre per “Hop! Edizioni”. Il libro è tratto dall’omonima serie tv – disponibile sulla piattaforma Paramount+ e nel corso del 2023 in onda su Raidue - diretta da Cosima Spender e Valerio Bonelli –, a sua volta ispirata al romanzo di Ilaria Bernardini.
La serie tv "Corpo libero"
La serie tv "Corpo libero"

Il fumetto “Corpo libero”

Il fumetto svela il lato oscuro della ginnastica artistica. La vita di una ginnasta è fatta di dolori e sacrifici, una cura estenuante del corpo, al quale è richiesto di rimanere il più possibile piccolo e agile, di spingersi fino allo stremo. Una lotta continua con il tempo che va domato o addirittura fermato: al successo si deve arrivare al più presto. Gli anni di formazione si passano in palestra, tra allenamenti, gare e una disciplina ferrea. Martina, Carla, Nadia, Anna e Benedetta sono le stelle del “Vis Invicta”, il piccolo club napoletano di ginnastica artistica femminile. Guidate dalla coach Rachele e assistite dal medico sportivo Alex, partecipano a un torneo che devono vincere a ogni costo. Nei giorni della competizione rivalità e ossessioni con altri club imperversano, ma si fanno strada anche tra le atlete della stessa squadra, fino a un drammatico epilogo: un omicidio che sconvolge la gara.
La cover del fumetto "Corpo libero"
La cover del fumetto "Corpo libero"
“Corpo libero” è un thriller psicologico che entra nella mente di queste cinque ragazze abituate a non vivere l’adolescenza come le altre. Le autrici portano il lettore alla scoperta delle paure e dei sogni delle giovani atlete, svelano intrighi e manipolazioni da parte degli adulti che dovrebbero proteggerle. Giulia Rosa, con uno stile dolce e pungente, tipico delle sue illustrazioni, si fa portavoce di pressioni psicologiche, competizioni sfrenate, patti di sangue, prove di resistenza e allucinazioni da farmaci. Le sceneggiatrici Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari raccontano con maestria i retroscena di uno sport fatto di leggerezza e volteggi. Abusi e violenze non lontani dal reale, denunciati anche nei recenti fatti di cronaca dove giovani ragazze che perdono la libertà di scelta sulla propria vita e sul proprio corpo, fanno i conti con i disturbi del comportamento alimentare, ripongono la loro fiducia in allenatori e medici sportivi che agiscono solo per il successo. “Corpo Libero” è una storia cupa di un’adolescenza soffocata che scalpita per essere vissuta a pieno.

Le autrici del fumetto

Giulia Rosa è illustratrice e Motion designer. Le sue illustrazioni sono interamente digitali, vengono realizzate su iPad e finalizzate con programmi di elaborazione grafica. Molto seguita sul web, ha una pagina Instagram @giuliajrosa con più di 500.000 followers e il suo lavoro è stato pubblicato su riviste nazionali e internazionali. Nel febbraio 2021 ha pubblicato il suo primo libro illustrato da autrice unica, “Pages Not Found - 28 stories about life, love and other problems” (Hop!). Chiara Barzini, scrittrice e sceneggiatrice, ha vissuto a lungo negli Stati Uniti dove ha pubblicato “Things that happened before the earthquake”, tradotto in Italia per Mondadori con il titolo “Terremoto”. Ha scritto le sceneggiature di “Magari”, diretto da Ginevra Elkann, e “Arianna” per la regia di Carlo Lavagna.
 
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La scrittrice Ilaria Bernardini ha all’attivo diversi romanzi e racconti tra cui “Non è niente”, “I supereroi”, “Domenica”, “Faremo foresta” e “Il ritratto”. Dal suo romanzo “Corpo libero” (Mondadori), uscito nel Regno Unito con il titolo “The girls are good” e tradotto in italiano da Veronica Raimo, sono tratte le sceneggiature della serie e del fumetto omonimi. Per anni ha seguito il mondo della ginnastica artistica nel docu-reality “Ginnaste. Vite parallele trasmesso” da Mtv. Ludovica Rampoldi è sceneggiatrice e scrittrice. Ha sceneggiato varie serie tv come “Gomorra - La serie”, la trilogia “1992”, “1993”, “1994” e vari film tra cui “Il traditore” di Marco Bellocchio, per cui ha vinto il Nastro d’argento e il David di Donatello alla migliore sceneggiatura. Ha scritto due romanzi per Salani “Il ragazzo invisibile” - da cui è stato tratto l’omonimo fumetto per Panini - e “Il ragazzo invisibile - Seconda generazione”. Giordana Mari, con un passato da ginnasta professionista e un diploma alla Scuola Holden di Torino, ha collaborato alla scrittura delle serie “1993”, “1994”, “Il paradiso delle signore”, e dei film “L’ultima cena” e “La cena perfetta” per la regia di Davide Minnella.
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