Jasmine di Aladdin si taglia i capelli per l'Iran: il nuovo murale di TvBoy per Mahsa Amini

Continuano a Teheran le repressioni, 23 minori uccisi. La Bbc denuncia molestie sessuali della polizia sulle donne che protestano

di BARBARA BERTI
15 ottobre 2022
Jasmine di Aladdin si taglia i capelli a supporto delle donne iraniane e contro l’oppressione (Instagram)

Jasmine di Aladdin si taglia i capelli a supporto delle donne iraniane e contro l’oppressione (Instagram)

Dopo Marge Simpson (opera poi oscurata) anche Jasmine di Aladdin si taglia i capelli a supporto delle donne iraniane e contro l’oppressione. “Unite against oppression!” è il messaggio che compare sul nuovo murales di Tvboy - lo street artist che all’anagrafe si chiama Salvatore Benintende – che che poi ha pubblicato il video su tutti i suoi social taggando la geolocalizzazione in una piazza di Barcellona. Nel murale si vede Jasmine (la protagonista femminile della trilogia di film Disney “Aladdin”) che si taglia con una forbice la lunga treccia di capelli.
Jasmine di Aladdin si taglia i capelli a supporto delle donne iraniane e contro l’oppressione (Instagram)

Jasmine di Aladdin si taglia i capelli a supporto delle donne iraniane e contro l’oppressione (Instagram)

L’opera è chiaramente ispirata al movimento nato in solidarietà con la protesta delle donne iraniane dopo la morte di Mahsa Amini, la ragazza arrestata dalla “polizia morale” e deceduta il 16 settembre scorso, dopo tre giorni di coma, in cui era caduta dopo il fermo delle forze dell'ordine che l'avevano accusata di “cattivo Hijab”: una ciocca di capelli le fuoriusciva dal velo. Da allora movimenti di protesta sono scoppiati in tutto l’Iran e solidarietà è arrivata – e sta continuando ad arrivare - da molte parti del mondo. Da quando sono iniziate le proteste a seguito della morte di Mahsa, le forze di sicurezza iraniane hanno ucciso almeno 23 minorenni e ne hanno feriti un numero ancora maggiore secondo quanto denunciato da “Amnesty International”.
L'opera di street art di aleXsandro Palombo davanti al Consolato dell’Iran che poi è stata oscurata (Instagram)

L'opera di street art di aleXsandro Palombo davanti al Consolato dell’Iran che poi è stata oscurata (Instagram)

Nel rapporto di 19 pagine, che si riferisce agli ultimi dieci giorni di settembre durante le manifestazioni contro le violenze del regime iraniano, l’organizzazione non governativa denuncia come le autorità iraniane stiano ricorrendo a “ogni mezzo per stroncare lo spirito di resistenza delle proteste giovanili e per mantenersi aggrappate al potere”. Per reprimere “la rivolta popolare in corso contro la Repubblica islamica” le forze dell'ordine sono ricorse “a un attacco a tutto campo contro i bambini manifestanti alla ricerca di un futuro senza oppressione politica e disuguaglianza”. Tra le vittime minorenni ci sarebbero 20 ragazzi (di età compresa tra gli 11 e i 17 anni) e tre ragazze (due delle quali avevano 16 anni e una 17). La maggior parte di loro sono stati raggiunti da proiettili a distanza ravvicinata, mentre tre ragazze e un ragazzo non sono sopravvissuti alle botte delle forze di sicurezza.
In Iran continuano le proteste

In Iran continuano le proteste

L'aggressione sessuale a una manifestante

Intanto sta diventando virale il video che ritrae alcuni esponenti delle temibili forze antisommossa mentre aggrediscono sessualmente una manifestante. Lo riporta la Bbc precisando di avere visionato tutte le immagini. Nel video, girato a Teheran mercoledì scorso si vede un gruppo di agenti con indosso dei caschi che circondano una donna su una strada principale. Uno di loro la afferra per il collo e la conduce in mezzo ad altri poliziotti, molti dei quali in motocicletta. La donna viene spinta verso una delle moto, mentre un altro agente le si avvicina alle spalle e la palpeggia con una mano. Nella sequenza si vede che la donna si accovaccia circondata dalle forze antisommossa e nel sottofondo si sente una voce femminile dietro la telecamera che dice: “Le stanno tirando i capelli”.