Dopo Marge Simpson (opera poi oscurata) anche Jasmine di Aladdin si taglia i capelli a supporto delle donne iraniane e contro l’oppressione. “Unite against oppression!” è il messaggio che compare sul nuovo murales di Tvboy - lo street artist che all’anagrafe si chiama Salvatore Benintende – che che poi ha pubblicato il video su tutti i suoi social taggando la geolocalizzazione in una piazza di Barcellona. Nel murale si vede Jasmine (la protagonista femminile della trilogia di film Disney “Aladdin”) che si taglia con una forbice la lunga treccia di capelli.
L’opera è chiaramente ispirata al movimento nato in solidarietà con la protesta delle donne iraniane dopo la morte di Mahsa Amini, la ragazza arrestata dalla “polizia morale” e deceduta il 16 settembre scorso, dopo tre giorni di coma, in cui era caduta dopo il fermo delle forze dell'ordine che l'avevano accusata di “cattivo Hijab”: una ciocca di capelli le fuoriusciva dal velo. Da allora movimenti di protesta sono scoppiati in tutto l’Iran e solidarietà è arrivata – e sta continuando ad arrivare - da molte parti del mondo. Da quando sono iniziate le proteste a seguito della morte di Mahsa, le forze di sicurezza iraniane hanno ucciso almeno 23 minorenni e ne hanno feriti un numero ancora maggiore secondo quanto denunciato da “Amnesty International”.
Nel rapporto di 19 pagine, che si riferisce agli ultimi dieci giorni di settembre durante le manifestazioni contro le violenze del regime iraniano, l’organizzazione non governativa denuncia come le autorità iraniane stiano ricorrendo a “ogni mezzo per stroncare lo spirito di resistenza delle proteste giovanili e per mantenersi aggrappate al potere”. Per reprimere “la rivolta popolare in corso contro la Repubblica islamica” le forze dell'ordine sono ricorse “a un attacco a tutto campo contro i bambini manifestanti alla ricerca di un futuro senza oppressione politica e disuguaglianza”. Tra le vittime minorenni ci sarebbero 20 ragazzi (di età compresa tra gli 11 e i 17 anni) e tre ragazze (due delle quali avevano 16 anni e una 17). La maggior parte di loro sono stati raggiunti da proiettili a distanza ravvicinata, mentre tre ragazze e un ragazzo non sono sopravvissuti alle botte delle forze di sicurezza.