Un giudice russo ha stabilito, giovedì 4 agosto, una dura condanna a
nove anni di prigione (più una multa di 1 milione di rubli – 16.590 dollari) per la star della WNBA
Brittney Griner, respingendo la richiesta di clemenza della giocatrice e le sue scuse per "
un innocente errore": la giocatrice americana è stata giudicata colpevole per aver portato nel Paese meno di un grammo di
olio di cannabis (contenuto in una cartuccia per svapatore) nel febbraio scorso.
La sentenza – che stabilisce una pena vicina al massimo possibile – probabilmente alimenterà
la rabbia dei sostenitori e dei fan dell'atleta negli Stati Uniti, che la vedono come una
pedina politica tenuta in ostaggio dalla Russia. Il fatto, inoltre, fa salire ulteriormente la pressione sull'amministrazione Biden affinché raggiunga un accordo con Mosca per riportarla a casa. Ora il
destino della ragazza è nelle mani del presidente russo Vladimir Putin, che prenderà la decisione finale su qualsiasi
scambio di prigionieri.
La vicenda
La due volte campionessa olimpica è accusata di traffico di stupefacenti. Lei si è detta colpevole di aver portato "inavvertitamente" l'olio di cannabis in Russia
La stella del basket Usa ha ricevuto la condanna temuta dopo essere stata
giudicata colpevole di
traffico di droga dal tribunale di Khimki, nella periferia della capitale russa. Considerata una delle migliori giocatrici di basket del mondo, Griner è stata arrestata a febbraio al suo arrivo a Mosca (dove si era recata per partecipare al campionato locale), quando è stato trovato nel suo bagaglio dell'olio di cannabis. Due volte campionessa olimpica con gli Usa, la 31enne si era
dichiarata colpevole, affermando però di aver
inavvertitamente portato la sostanza in Russia. La pubblica accusa afferma invece che Griner avesse
scientemente nascosto la sostanza. Da allora si trova in carcere e la sua sorte si inserisce inevitabilmente nello
scacchiere geopolitico, con le tensioni tra Russia e Occidente aggravate dalla
guerra in Ucraina scoppiata a pochi giorni dal suo arresto.
Lo scambio di prigionieri
Mosca e Washington, intanto, pur nelle tensioni diplomatiche e non solo che coinvolgono i due Paesi nella partita internazionale, dialogano su un possibile
scambio di prigionieri, nel quale la campionessa di basket americana potrebbe essere parte. Gli Usa si aspettano il rilascio di Griner e anche di un altro cittadino Usa detenuto in Russia,
Paul Whelan. "Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest'aula", ha detto la campionessa durante l'udienza,
supplicando i giudici di
non "mettere fine alla sua vita" nell'appello finale prima della sentenza in Russia. "Ho commesso un errore in buona fede, non avevo intenzione di infrangere la legge", ha aggiunto disperata.
"Chiedo scusa alla mia squadra e alla mia famiglia". Biden: "Detenzione inaccettabile"
Brittney Griner potrebbe far parte di uno scambio di prigionieri tra Russia e Usa, ma l'ultima parola spetta a Putin
La 31enne è comparsa dietro le sbarra ammanettata, ha chiesto "
scusa alla mia squadra, alla mia famiglia. Non volevo ferire nessuno. L'unica cosa che voglio è tornare da loro", ha detto mostrando una foto del suo team. "Brittney
sta molto male, è difficile parlarci", hanno detto gli avvocati della campionessa di basket, che annunciano che faranno appello contro la sentenza entro i 10 giorni di tempo concessi. "La Russia detiene" Brittney Griner "ingiustamente.
È inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente", ha detto
Joe Biden commentando la condanna.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha espresso la preoccupazione per "l'ingiusta" condanna a nove anni della Griner e "per l'uso da parte del governo russo di detenzioni illecite per portare avanti la propria agenda, utilizzando le persone come pedine politiche". In una nota Blinken ha anche assicurato che la priorità del dipartimento è "lavorare per riportare a casa Brittney e l'altro americano detenuto ingiustamente, Paul Whelan".