Russia, Brittney Griner condannata a 9 anni di carcere. Biden: "Inaccettabile"

La cestista americana, due volte campionessa olimpica, potrebbe far parte di uno scambio di prigionieri

di MARIANNA GRAZI
4 agosto 2022
Brittney Griner in carcere in Russia

Brittney Griner in carcere in Russia

Un giudice russo ha stabilito, giovedì 4 agosto, una dura condanna a nove anni di prigione (più una multa di 1 milione di rubli – 16.590 dollari) per la star della WNBA Brittney Griner, respingendo la richiesta di clemenza della giocatrice e le sue scuse per "un innocente errore": la giocatrice americana è stata giudicata colpevole per aver portato nel Paese meno di un grammo di olio di cannabis (contenuto in una cartuccia per svapatore) nel febbraio scorso. La sentenza – che stabilisce una pena vicina al massimo possibile – probabilmente alimenterà la rabbia dei sostenitori e dei fan dell'atleta negli Stati Uniti, che la vedono come una pedina politica tenuta in ostaggio dalla Russia. Il fatto, inoltre, fa salire ulteriormente la pressione sull'amministrazione Biden affinché raggiunga un accordo con Mosca per riportarla a casa. Ora il destino della ragazza è nelle mani del presidente russo Vladimir Putin, che prenderà la decisione finale su qualsiasi scambio di prigionieri.

La vicenda

Brittney Griner

La due volte campionessa olimpica è accusata di traffico di stupefacenti. Lei si è detta colpevole di aver portato "inavvertitamente" l'olio di cannabis in Russia

La stella del basket Usa ha ricevuto la condanna temuta dopo essere stata giudicata colpevole di traffico di droga dal tribunale di Khimki, nella periferia della capitale russa. Considerata una delle migliori giocatrici di basket del mondo, Griner è stata arrestata a febbraio al suo arrivo a Mosca (dove si era recata per partecipare al campionato locale), quando è stato trovato nel suo bagaglio dell'olio di cannabis. Due volte campionessa olimpica con gli Usa, la 31enne si era dichiarata colpevole, affermando però di aver inavvertitamente portato la sostanza in Russia. La pubblica accusa afferma invece che Griner avesse scientemente nascosto la sostanza. Da allora si trova in carcere e la sua sorte si inserisce inevitabilmente nello scacchiere geopolitico, con le tensioni tra Russia e Occidente aggravate dalla guerra in Ucraina scoppiata a pochi giorni dal suo arresto.

Lo scambio di prigionieri

Mosca e Washington, intanto, pur nelle tensioni diplomatiche e non solo che coinvolgono i due Paesi nella partita internazionale, dialogano su un possibile scambio di prigionieri, nel quale la campionessa di basket americana potrebbe essere parte. Gli Usa si aspettano il rilascio di Griner e anche di un altro cittadino Usa detenuto in Russia, Paul Whelan. "Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest'aula", ha detto la campionessa durante l'udienza, supplicando i giudici di non "mettere fine alla sua vita" nell'appello finale prima della sentenza in Russia. "Ho commesso un errore in buona fede, non avevo intenzione di infrangere la legge", ha aggiunto disperata.

"Chiedo scusa alla mia squadra e alla mia famiglia". Biden: "Detenzione inaccettabile"

brittney griner

Brittney Griner potrebbe far parte di uno scambio di prigionieri tra Russia e Usa, ma l'ultima parola spetta a Putin

La 31enne è comparsa dietro le sbarra ammanettata, ha chiesto "scusa alla mia squadra, alla mia famiglia. Non volevo ferire nessuno. L'unica cosa che voglio è tornare da loro", ha detto mostrando una foto del suo team. "Brittney sta molto male, è difficile parlarci", hanno detto gli avvocati della campionessa di basket, che annunciano che faranno appello contro la sentenza entro i 10 giorni di tempo concessi. "La Russia detiene" Brittney Griner "ingiustamente. È inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente", ha detto Joe Biden commentando la condanna. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha espresso la preoccupazione per "l'ingiusta" condanna a nove anni della Griner e "per l'uso da parte del governo russo di detenzioni illecite per portare avanti la propria agenda, utilizzando le persone come pedine politiche". In una nota Blinken ha anche assicurato che la priorità del dipartimento è "lavorare per riportare a casa Brittney e l'altro americano detenuto ingiustamente, Paul Whelan".