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Eleonora, con sindrome di Down, si laurea con tesi sulle "libere guerriere"

Caliri, 35 anni, pittrice e membro del progetto di Global Thinking Foundation, sogna "un mondo a colori dove la rabbia lasci spazio alla possibilità di lavorare ed emanciparmi"

di MARIANNA GRAZI -
14 aprile 2023
Eleonora Caliri Libere di... Vivere

Eleonora Caliri Libere di... Vivere

Nella vita gli unici limiti che abbiamo sono quelli che ci diamo noi stessi. Lo dimostra Eleonora Caliri, artista di 35 anni con sindrome di Down originaria di Porto Recanati, che fa parte del progetto Libere di… Vivere, e che si è laureata questa mattina, 14 aprile 2023, in Scienze della Formazione dei beni culturali e del turismo all’Università di Macerata, con votazione 101. I docenti, la sua famiglia e i membri della Fondazione di cui la giovane e talentuosa Libera guerriera fa parte hanno ascoltato con attenzione la discussione della sua tesi sulla violenza economica di genere, dal titolo "Donne, arte ed innovazione sociale: l’esperienza 'libere guerriere' della Global Thinking Foundation". Un progetto di studi ambizioso, portato avanti con dedizione senza dimenticare mai la sua passione per l'arte e la pittura nello specifico, sempre supportata dalla famiglia e dall'associazione.

I complimenti della ministra Locatelli

"Complimenti ad Eleonora per l’importante traguardo che raggiunge oggi - dichiara la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli -, impegno e determinazione sono le basi più solide per raggiungere ogni obiettivo nella vita. Spero di poter conoscere presto Eleonora che, oltre ad essere una bravissima studentessa, ad impegnarsi per i diritti delle donne, per l’emancipazione femminile e l’inclusione è anche un'artista talentuosa e inoltre ha già progetti molto ambiziosi per il suo futuro".
Sindrome di down laurea tesi

Eleonora Caliri, artista 35enne con sindrome di Down di Porto Recanati, si è laureata in Scienze della Formazione all'università di Macerata (@Savoia Studio)

Ai complimenti, la ministra, aggiunge i ringraziamenti alla fondazione e alla sua ideatrice, che è anche membro del Comitato Scientifico di Luce!: "Sono certa che grazie alle sue capacità, e al supporto di una rete familiare e amicale così robusta, della quale fanno parte anche Claudia Segre e Global Thinking Foundation, potrà superare ogni sfida e realizzare tutti i suoi sogni".

La "Galleria delle Libere Guerriere"

Il progetto Libere di… Vivere è nato nel 2020 come una mostra-rassegna itinerante per divulgare la parità di genere e l’inclusione sociale attraverso i fumetti, nonché come primo metodo didattico ibrido italiano di educazione civica e finanziaria. L'iniziativa è stata l'oggetto della tesi di laurea di Eleonora Caliri, diventando quindi il fulcro di un percorso accademico che fa dell’inclusione e dell’uguaglianza di genere i suoi principi cardine. L'artista 35enne se n'è fatta portavoce privilegiata, rendendo il tutto ancora più speciale: la sua è infatti una storia di straordinaria resilienza e forza d’animo, che affonda le basi in una personale determinazione, coadiuvata da un impeccabile supporto familiare e dall’incontro con Global Thinking Foundation. Inserita nella "Galleria delle Libere Guerriere", spazio dedicato a giovani artiste under 35 che ne rispecchiano i valori, Caliri è stata tra le prime firme ufficiali a portare i suoi quadri da Perugia a Parigi, in un percorso virtuoso di eguaglianza e consapevolezza.

L'arte di Eleonora Caliri, con sindrome di Down

Il suo è un talento brillante e spiccato, fatto di pennellate potenti e messaggi profondi, che la rendono una perfetta "libera guerriera", da oggi con un titolo in più: quello di dottoressa triennale, un traguardo affatto scontato per lei e per le persone che convivono con una disabilità o una condizione che, agli occhi della società odierna, le rendono ancora svantaggiate rispetto ai cosiddetti 'normodotati'. Figuriamoci poi se si tratta di artiste che, come dimostrano i dati, sono ancora sottopagate e sottorappresentate.

Eleonora Caliri con mamma e papà dopo la laurea all'università di Macerata (@Savoia Studio)

“Questo è solo un passatempo – sottolinea il padre di Eleonora sulla sua passione per la pittura –. Il suo sogno è di lavorare nel mondo del turismo, e magari di aprire una bar che faccia anche da galleria d’arte".  Ed è Eleonora stessa a spiegare che "il mondo che vorrei è un mondo a colori, nel quali mi piacerebbe vivere e dove la rabbia che mi porto dentro per non essere compresa appieno lasci spazio alla possibilità di lavorare ed emanciparmi economicamente". "È stata è stata un’impresa non dico pesante, però molto faticosa, sicuramente dal punto di vista lavorativo ma anche perché, essendo una cosa nuova, materie nuove, di impegno ce n’è voluto molto e di pazienza da parte mia tantissima - aggiunge la mamma -. Però alla fine abbiamo raggiunto un obiettivo e sono molto orgogliosa di tutta la fatica fatta”.

Libere di... Vivere

Progettualità di inclusione sociale sono fondamentali per un dialogo costruttivo fra generazioni, come ci ricorda Claudia Segre, ideatrice del progetto "Libere di... Vivere", che sottolinea: "Questa iniziativa che parte da un programma didattico di educazione civica e finanziaria che usa le novelle grafiche ed i fumetti per raccontare la vita di donne straordinarie e ci permette, attraverso di queste, una condivisione di valori per una società che sa guardare al futuro anche con testimonianze delle donne di oggi che, come Eleonora, ci insegnano ogni giorno che andare oltre i propri limiti si può e che i sogni possono realizzarsi grazie alla nostra volontà”.