Alice Pignagnoli: "Sono mamma di due bimbi: perché non dovrei continuare a giocare a pallone?"

L'ex portiere messa fuori rosa dalla Lucchese racconta la sua lotta per abbattere i pregiudizi nel mondo del calcio femminile nel podcast "Mamma Dilettante"

di BARBARA BERTI -
29 giugno 2023
Diletta Leotta e Alice Pignagnoli

Diletta Leotta e Alice Pignagnoli

La calciatrice Alice Pignagnoli e la lotta per abbattere i pregiudizi nel mondo del calcio femminile. L’ex portiere di Milan e Napoli, messa fuori rosa dalla Lucchese per la sua seconda gravidanza, si racconta senza riserve a Diletta Leotta nella puntata di giovedì 29 giugno del podcast “Mamma Dilettante”.
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La calciatrice Alice Pignagnoli (Instagram)

“Moltissime squadre che fino a poco tempo fa avrebbero fatto carte false per avermi adesso trovano scuse con il mio procuratore per non aprire neanche una trattativa” racconta la 35enne. E, senza tanti giri di parole, spiega il motivo: “So per certo che su questa cosa influisce al 99% il fatto che sono una mamma, per di più di due bimbi”. La calciatrice è diventata mamma per la seconda volta martedì scorso quando ha dato alla luce il piccolo Mattia, mentre nel 2020 era nata la primogenita, Eva. Entrambi i bambini sono frutto dell’amore con il marito Luca Lionetti.
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Il selfie di famiglia subito dopo il parto del piccolo Mattia

Durante la ‘chiacchierata’ con Leotta, che partorirà a breve, la calciatrice difende le sue idee strenuamente proprio come un tempo difendeva i pali della sua porta. E dimostra subito di essere una numero 1, non solo per i suoi muscoli esplosivi, ma per l’agilità di pensiero che la contraddistingue e per quel suo “parlare onesto” di memoria dantesca. “Qualche mese fa un direttore sportivo mi ha detto che se un giorno uno dei miei bambini avesse avuto la febbre io non sarei potuta andare al campo di allenamento. Ma quello è il mio lavoro, non un diletto” racconta durante il podcast.
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Diletta Leotta e Alice Pignagnoli

A proposito di quando è stata messa fuori rosa dalla Lucchese, più volte la calciatrice ha detto: “Ciò che mi importa di più è che una donna non debba più subire quello che ho subito io, perché questa cosa non è giustificabile ed è sbagliata”. E, così a "Mamma Dilettante" ribadisce il concetto: “Mi dispiace che questo modo di pensare interessi non solo le mamme calciatrici, ma molte mamme lavoratrici”. Pignagnoli, però non si piange addosso: già ad agosto tornerà ad allenarsi con l’obiettivo di trovare un nuovo progetto all’altezza delle sue aspettative entro fine dicembre, quando terminerà la maternità della Federazione.
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L’ex portiere di Milan e Napoli, messa fuori rosa dalla Lucchese per la sua seconda gravidanza, si racconta senza riserve a Diletta Leotta (Instagram)

Alice Pignagnoli, un percorso in salita

Il percorso che ha portato Alice Pignagnoli tra le stelle del calcio femminile è stato da subito in salita e irto di ostacoli. “Da bambina desideravo essere chiamata Alicio, mi tagliavo i capelli corti in modo da poter giocare con i maschi” spiega. “Da grande poi sono cresciuta in un calcio femminile, in cui era impensabile essere allo stesso tempo giocatrice e mamma” continua. Poi racconta alcune questioni che ‘interferiscono’ con il mondo del pallone. “Fino allo scorso anno eravamo solo due mamme in attività in tutti i campionati nazionali. Anche essere semplicemente sposata era un limite alla pratica dell’attività agonistica” dice. “Durante la mia prima gravidanza alcune mattine mi svegliavo e non volevo più la pancia. Ma ho continuato ad allenarmi ugualmente per dimostrare a tutti che potevo conciliare le due cose” prosegue.
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Alice Pignagnoli, ex portiere della Lucchese (Facebook)

E svela: “Forse anche per questo poi ho fatto un parto cesareo perché il mio corpo a livello muscolare era talmente rigido da non essere pronto al parto. Un mese dopo il parto avevo già perso 17 Kg. Per tanti anni ho invidiato gli uomini per il privilegio che avevano rispetto a me”. Con la nascita di Mattia, il secondogenito, l'atleta dovrà però necessariamente rivedere le sue posizioni. “Fino ad oggi la mia battaglia è sempre stata a sostegno delle donne. Con la nascita del mio maschietto ora stare dall’altra parte sarà difficile” ammette. Ma non impossibile per chi è abituata come lei alle uscite in mezzo all'area tra un nugolo di avversari. “Quando mi sono sposata avevo gli occhi neri perché mi avevano appena rotto il naso” racconta ancora a Leotta.