Non solo pistoni e carburatori: i motociclisti scoprono la voglia di green. E si danno un
decalogo per rispettare l’ambiente. La primavera, si sa, è la stagione della fuoriuscita delle due ruote a motore dai rimessaggi e dai garage dove sono state tristemente confinate nei mesi più impervi dal punto di vista meteoclimatico. Lustrare le cromature, riattivare il motore, manutenere le finiture e i circuiti. Tutte attività che il motociclista conosce bene. Da quest’anno i
motociclisti tedeschi (in Germania 1 gennaio di quest'anno è stato registrato il numero record di motociclette immatricolate, 4,91 milioni) stanno imparando a conoscere bene anche il
tema della sostenibilità e si chiedono come poter fare coesistere la propria passione con il rispetto per l'ambiente. Come ridurre l'impatto sull'
habitat naturale.
Le strade di montagna sono le preferite dai centauri
Soprattutto in ambienti fragili e in ecosistemi delicati, come quelli, prediletti dai raiders, delle
montagne e delle valli bavaresi e tirolesi, in cui il riverbero degli stantuffi e il rombo delle marmitte può risultare particolarmente fastidioso, disturbando gli abitanti, i turisti, spaventando il bestiame al pascolo e gli animali selvatici.
Come migliorare la propria attitudine al rispetto della natura?
Al primo punto c’è la scelta del cavallo (leggi, moto) giusto. Il consiglio degli esperti è dunque quello di scegliere sempre un
veicolo nuovo: i sistemi di scarico diventano infatti più rumorosi con l'invecchiamento del mezzo. Poi bisogna confrontare
le emissioni sonore delle proposte dei vari produttori e, nel caso di una moto di seconda mano, verificare se è stata sottoposta a modifiche. Puntare su una moto elettrica sarebbe un ulteriore contributo alla
salvaguardia dell’ambiente ma, a differenza che per i motocicli destinati all'uso urbano, per le moto da turismo per ora la l'offerta è ancora molto limitata, e con prezzi proibitivi che scoraggiano i più. Per giunta senza sovvenzioni statali, come invece accade per le
auto elettriche. In futuro però le cose dovrebbero migliorare, anche perché tutte le maggiori case produttrici stanno andando in questa direzione. Anche se i potenziali utenti sono ancora molto scettici: chi ama fare lunghi giri in moto teme che l'autonomia delle batterie possa essere insufficiente. E su molti percorsi amati dai motociclisti ancora non ci sono stazioni di ricarica.
Guidare con prudenza porta un duplice vantaggio: risparmio di carburante e contenimento delle emissioni
Poi c’è la questione dei consumi. Premesso che in condizioni di guida simili le moto consumano meno delle auto, il monito è quello di
guidare con prudenza che porta ad un duplice beneficio. In primis il risparmio di carburante e contenimento delle emissioni. Per risparmiare carburante è inoltre indispensabile controllare regolarmente la
pressione degli pneumatici: se è troppo bassa si consuma di più, se è troppo elevata la guida diventa pericolosa. Per risparmiare carburante è anche consigliabile lasciare a casa le borse se non c'è dentro nulla da trasportare, visto che la loro
resistenza all'aria consuma energia.
Anche lo stile di guida può fare la differenza
Anche lo lo stile di guida può fare la differenza
Matthias Haasper dell'Istituto tedesco per la sicurezza delle due ruote (
Ifz) spiega che per una guida più silenziosa i centuari devono
accelerare di meno e cambiare marcia il più presto possibile. E che, soprattutto, devono
guidare con lungimiranza: meno la moto viene frenata inutilmente, meno spesso il motore ulula di nuovo quando si accelera. Secondo
Rainer Gurke, istruttore di guida motociclistica sicura dell'Auto Club Europa (ACE) per ridurre la rumorosità i motociclisti devono invece affrontare le curve con calma per poi poter accelerare di nuovo senza dovere per forza cambiare marcia.