Con Traininpink l'allenamento è adatto a tutte. E per le dipendenti il congedo mestruale

Carlotta Gagna, 29 anni, piemontese, è stata la prima personal trainer in Italia a parlare di body positivity. Ma non è l'unico primato

di MARIANNA GRAZI -
1 ottobre 2022
traininpink

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"Accettiamoci senza smettere di migliorarci". Carlotta Gagna, 29 anni, originaria della provincia di Cuneo e sposata con Matteo, è tra le wellness coach più seguite e amate sui social, con oltre 400mila followers. Prima personal trainer italiana a parlare di body positivity è partita dalla sua esperienza personale, quando da piccola ha dovuto affrontare problemi di disordine alimentareanoressia e binge eating – e poi da adolescente ha scoperto il mondo del fitness. Da quella sensazione di benessere tanto cercato e scoperto nell’allenamento, determinata, è riuscita a ideare un programma di fitness accessibile a tutte, praticato da migliaia di donne: sono infatti circa 20mila le utenti paganti ogni mese che seguono i suoi corsi.

Carlotta Gagna

Carlotta Gagna, 29 anni, wellness coach e imprenditrice, i suoi corsi online sono i più seguiti in Italia

Traininpink è nato il giorno di Natale del 2017. "Io e mio marito abbiamo aperto la pagina Instagram e iniziato a fare formazione gratuita – racconta –. Nel 2019 abbiamo iniziato a vendere i nostri corsi di allenamento online". Prima uno solo, poi negli anni la scelta è stata ampliata: "Abbiamo introdotto anche un programma alimentare, in collaborazione con due nutrizioniste, e altri programmi di allenamento". Al momento sono 5, diversi ogni mese, più uno nutrizionale. "Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad avere un programma che vada bene per la maggior parte delle donne, in modo tale che ognuna possa essere seguita quanto più possibile nel corso della vita – spiega Carlotta –. È vero, ci rivolgiamo soprattutto a una platea femminile, ma ci tengo a dire che i principi dell’allenamento sono uguali però per tutti e tutte, maschi e femmine. Non c’è distinzione di genere". Quest'anno, poi, prima in Italia ancora una volta Gagna ha fatto un ulteriore passo in avanti per rendere davvero accessibile a tutte e sostenibile la sua idea di fitness: a maggio, poco dopo la legge in Spagna, anche lei ha introdotto il congedo mestruale completamente retribuito per le proprie dipendenti. 

I suoi programmi sono rivolti alle donne in particolare, seguite praticamente in ogni fase della vita. Come mai ha scelto di crearne uno specifico per il post parto? "Ho dovuto studiare molto per far uscire questo corso perché la gravidanza è periodo molto particolare della vita della donna, in cui il corpo subisce tantissimi cambiamenti e ovviamente l’allenamento non può essere uguale a quello che si fa normalmente. È stato un lavoro lungo, però ecco mi rendeva molto felice poter seguire le donne in questa fase delicata in modo tale che possano riprendere in sicurezza, gradualmente l’allenamento prima di passare a un altro dei programmi standard".

Offrite anche un programma per le signore più anziane? "Sì, abbiamo pensato anche alle persone di una certa età. L’anno scorso ho creato EasyInPink, un programma apposito per mia mamma, che ha una sessantina di anni e abbiamo diverse donne in più o meno della sua età che lo stanno seguendo. È più semplice degli altri perché si presuppone che queste persone partano da zero o che vogliano riprendere dopo tantissimi anni l’attività. Ma l’obiettivo è quello di creare un corso che sia adatto il più possibile a qualsiasi donna e a qualsiasi fase della nostra vita".

Carlotta Gagna traininpink

Carlotta nel 2017 ha aperto la pagina Instagram di Traininpink, poi nel 2019 ha iniziato a vendere i programmi di allenamento online. L'obiettivo è quello di offrire allenamenti adatti a tutte le donne, per tutte le età e in ogni fase della vita

Per quanto riguarda il rapporto tra attività fisica e ciclo mestruale cosa consiglia? "Io consiglio, anche durante il ciclo mestruale, di non interrompere l’allenamento. Va bene se nel giorno in cui ci sentiamo meno in forma – anche indipendentemente dalle mestruazioni – scegliamo di diminuire l'intensità dell’allenamento o se stiamo veramente male non ci alleniamo. Però non consiglio di interrompere il programma in base al ciclo, credo che la cosa migliore sia seguire una programmazione precisa che ci permetta di progredire e ottenere risultati nel tempo, con un occhio di  riguardo a come ci sentiamo. Molte volte allenarsi in maniera non troppo intensa durante il ciclo può anche alleviare i dolori. Ovviamente non in caso di patologie. L’attività fisica è sempre modulabile, quindi sempre, prima di tutto, bisogna ascoltare il proprio corpo". 

In Italia il congedo mestruale lo si è “riscoperto” dopo le novità introdotte in altri Paesi. Lei quando ha deciso di adottare questa misura? "In Italia siamo stati i primi a introdurre il congedo mestruale, il 26 maggio 2022. Non è stato un percorso semplice: visto che non c’erano precedenti ci siamo siamo dovuti rivolgere a uno studio legale che ci ha fatto un piano dedicato su come poter integrare il congedo mestruale all’interno della nostra azienda. Ci sono un sacco di questioni che non vengono considerate come quella della privacy. La nostra idea è partita dalla Spagna, che il 18 maggio ha introdotto il congedo in caso di mestruazioni dolorose. In Italia se n’era parlato nel 2016, con una proposta di legge sulla dismenorrea, ma non era stata approvata e non si sa se verrà mai ridiscussa. Noi abbiamo deciso quindi di intraprendere un’iniziativa privata, in modo tal da poter dare un piccolo vantaggio alle nostre dipendenti".

Perché ha sentito questa esigenza? "Perché, da un lato, io soffro di sindrome dell’ovaio policistico e questa mi porta ad avere cicli molto abbondanti ma soprattutto molto dolorosi. Quindi conosco bene la sensazione di dover lavorare duramente quando si ha un ciclo mestruale molto doloroso. E poi, d’altro canto, come diciamo sempre noi in Traininpink, il benessere interiore è strettamente legato al benessere fisico, e ovviamente il lavoro ha un ruolo importante su come ci sentiamo, perché volenti o nolenti ci passiamo molto tempo della nostra giornata. Credo che sia molto importante che anche queste patologie siano riconosciute nell’ambito lavorativo".
 
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Come si concretizza, il congedo mestruale, in Traininpink? "Consiste in un giorno al mese di permesso interamente retribuito a carico dell’azienda, sia per quanto riguarda il salario che i contributi. Le ragazze del nostro team non devono portare alcun certificato medico, né autorizzazioni. È sufficiente la mera comunicazione all’amministrazione di voler usufruire del congedo mestruale il giorno in cui serve". 

Di ciclo mestruale, in Italia, si parla poco, c’è ancora una sorta di tabù. Potrebbe essere questo un fattore che frena l’introduzione del congedo? "Sono d’accordo che di questi argomenti si parli veramente troppo poco, però spero che noi e l’altra azienda che ha introdotto il congedo possiamo essere di esempio per altre che vorranno introdurre questa misura. Noi abbiamo aggiunto in ufficio anche assorbenti gratuiti, in modo tale che tutte le ragazze possano usufruirne nei giorni in cui hanno le mestruazioni e vengono in ufficio".

Quante dipendenti ci sono in Traininpink? "Siamo sette dipendenti di cui cinque donne. Siamo ‘in pink’ perché ci rivolgiamo e siamo principalmente donne in azienda".

Come hanno reagito le sue college all’introduzione del congedo mestruale? "Davvero bene in realtà, molte ne hanno già usufruito in questi mesi".