Una foto per le iraniane: il sostegno alla rivoluzione per essere libere di non indossare il velo

A Bergamo nasce il progetto "Women Life Freedom - Let the wind wave your hair". Sibyl von der Schulenburg lancia un appello a politici e personaggi pubblici: "Avete il coraggio di metterci la faccia anche voi?"

di CATERINA CECCUTI
17 dicembre 2022
fotografia iraniane

fotografia iraniane

Si chiama "Women Life Freedom - Let the wind wave your hair" il progetto nato da un'idea di Gianluca Burini e della designer di moda iraniana Maryam Nezarati. Una serie di scatti fotografici che intendono rappresentare la forza, la determinazione, ma soprattutto il coraggio delle donne che combattono ogni tipo di violenza e che sono disposte a mettere a repentaglio la propria vita, pur di affermare e difendere il diritto alla liberà. Anche alla libertà di condurre la propria esistenze senza il velo.
 
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I volti ritratti si stagliano nel buio, come una speranza di luce e di cambiamento, mentre il velo nero rappresenta il dolore e la sofferenza in cui troppe donne sono state forzate a vivere. I loro capelli, icona di femminilità, si trasformano in un simbolo di liberazione mentre gli occhi raccontano con veemenza storie di rabbia per la sorte delle sorelle iraniane, ma anche di determinazione nel voler cambiare le cose, una volta e per sempre. "Molte donne –  sottolinea Sibyl von der Schulenburg, scrittrice e imprenditrice che ha aderito a questo movimento prestando la propria immagine – vengono picchiate, sfregiate e violentate dall’autorità pubblica. Altre semplicemente uccise per strada. Con loro ci sono anche giovani uomini che sacrificano tutto per un’idea di uguaglianza e libertà. Ora che la popolazione reagisce dall’interno, dobbiamo contribuire alla loro battaglia, accantonare comode scuse di tolleranza ed esprimere con coraggio i nostri principi di uguaglianza tra i generi e libertà di pensiero. Dobbiamo metterci la faccia, come si suol dire".

Una delle fotografie del progetto "Women Life Freedom - Let the wind wave your hair"

Le immagini si possono trovare sui social media e in queste ore vengono condivise in tutto il mondo. In Italia il movimento trova voce nei programmi di Indieliferadio. "Non amo fare appelli – continua von der Schulenburg – ma in questo caso chiamo a partecipare chiunque voglia far sentire la sua voce in difesa delle donne iraniane. In particolare invito personaggi pubblici, politici, artisti, influencer e anche donne del mondo islamico ad alimentare questo movimento offrendo la propria immagine. Ne avete il coraggio?".