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Diritto all'aborto sotto attacco: proposta una legge per tutelare la "capacità giuridica del concepito"

A presentare il testo in Parlamento il senatore forzista Gasparri che dice di volere "dare piena applicazione alla legge 194". Critiche dalle opposizioni

di MARIANNA GRAZI -
19 ottobre 2022
Manifestazione per l'aborto libero

Manifestazione per l'aborto libero

Da ipotesi a (quasi) realtà in un battito di ciglia. O meglio, in un battito cardiaco. Perché se prima il rischio di vedersi togliere da sotto il naso un diritto fondamentale, quello a decidere sul proprio corpo, sulla propria vita, insomma sulla possibilità di abortire o meno, rimaneva vaga minaccia richiamata ora da attivisti allarmati ora da nostalgici del patriarcato, ora il pericolo si è fatto concreto.
manifestazione per l'aborto

Manifestazione delle attiviste di "Non una di meno" per la giornata per l'aborto sicuro (Ansa)

Il disegno di legge sui "diritti del concepito"

Nuova legislatura, nuova maggioranza, nuovo Parlamento. E nuove leggi che però, di nuovo, hanno solo il nome, visto che auspicano un allarmante - per non dire assurdo - ritorno indietro nel tempo a quando questo diritto non era ancora tutelato da una legge che, seppur datata (la ormai nota alle cronache anche attuali 194/78). L'obiettivo del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha presentato il disegno di legge durante la prima seduta a Palazzo Madama, è quello di riconoscere la capacità giuridica del concepito. Non tutelare la donna che è costretta o vuole - per qualsiasi ragione assolutamente personale - interrompere la gravidanza, ma piuttosto dare priorità al volere del feto, una vita in fieri piuttosto che una vita già esistente. Il 13 ottobre il senatore forzista ha depositato il testo della proposta, che chiede di modificare l’articolo 1 del Codice civile, quello che prevede il riconoscimento dell’acquisizione della capacità giuridica “dal momento della nascita”: i diritti riconosciuti dalla legge italiana sono quindi subordinati all’evento della nascita. "Il disegno di legge sui 'diritti del concepito' lo presento da tempo all'inizio di tutte le legislature, è un impegno morale che avevo preso con Carlo Casini del Movimento per la vita, che fu a lungo deputato Dc e che è scomparso alcuni anni fa. Mi farebbe piacere una discussione serena su questi temi". Gasparri torna quindi ad assicurare, in risposta alle critiche e alle polemiche scatenate da questo disegno di legge tra le opposizioni e le associazioni civili, che con questa proposta non mira all’abolizione della legge 194, quanto più "la sua applicazione". Sembra insomma di risentire le parole di Giorgia Meloni, premier in pectore, che in vista della fine della campagna elettorale aveva assicurato il suo impegno, in caso di vittoria, perché questo diritto venisse mantenuto, auspicando allo stesso tempo che però fosse altrettanto assicurato il "diritto a non abortire". Insomma a dire: si mantenga la 194, ma non ci dimentichiamo che che la normalità deve essere 'sfornare' bambini.

Maurizio Gasparri,senatore di Forza Italia, ha presentato una proposta di legge per la tutela dei 'diritti del concepiti'

Certo, cosa ci potevamo aspettare viste le premesse? Con un governo e due terzi del Parlamento a guida centro destra, conservatori e tradizionalisti hanno campo libero per agire e ripristinare ' i bei tempi' bui. Basta andare indietro nel tempo a spulciare la carriera politica dello stesso senatore Gasparri e, ad esempio, si troveranno altri testi sullo stesso argomento e sulla stessa linea: in uno si chiede di introdurre nell’ordinamento italiano il "reato di surrogazione di maternità commesso all’estero", in un altro di istituire la "Giornata della vita nascente". Dunque, niente di nuovo. E "Nessuna imposizione - osserva ancora il senatore sull'ultimo testo presentato - ma nessuna fuga davanti a questioni di cui comprendo la rilevanza, la delicatezza e la complessità. La mia speranza è che, come hanno detto più volte Meloni, Tajani, Salvini, si arrivi almeno alla piena e non parziale applicazione della 194". Che lui, evidentemente, ritiene di sapere meglio di chi, a quella legge, fa riferimento da oltre 40 anni. Ma come arginare quella che già appare come una deriva anti-abortista? Probabilmente una soluzione certa non c'è. Ma intanto, in risposta al disegno di legge sulla tutela della volontà giuridica del concepito piovono a gran voce le critiche dell’opposizione, con la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi, che parla di proposte "inaudite", mentre Nicola Fratoianni, dell'alleanza Verdi-Sinistra Italiana, sostiene sia una legge "contro le donne" con la quale la maggioranza mira a "Poter accusare di omicidio ogni donna che ricorre all'interruzione volontaria di gravidanza. Avevamo avvertito di questo pericolo imminente, per questo non ci sorprende".

Il cimitero dei feti

"Oggi i genitori che affrontano un aborto possono chiedere la sepoltura nel caso in cui lo vogliano, quello che però FdI vuole fare è introdurre l'obbligo di sepoltura, indipendentemente dalla libertà della donna e dei genitori: un attacco al diritto d'aborto che criminalizza e punta sul senso di colpa delle donne che legittimamente esercitano un diritto, diritto che nei fatti viene già ostacolato". Così Alessandra Maiorino, senatrice del M5S, coordinatrice del comitato politiche di genere diritti civili del Movimento, commenta a Tpi.it la proposta del senatore Fdi Luca De Carlo di rendere obbligatoria la sepoltura dei feti al di sotto delle 28 settimane di gravidanza. "In molte regioni d'Italia le donne - sottolinea ancora la pentastellata - devono fare viaggi lunghissimi perché c'è un enorme numero di medici obiettori di coscienza. Noi chiediamo una piena applicazione della legge 194 e di trovare il modo di ridurre a numero chiuso la possibilità di nuove entrate di obiettori di coscienza, mettere un tetto massimo, perché questa situazione è intollerabile. [...] La 194 prevede che la donna possa esercitare questo diritto, quindi il tetto massimo rappresenterebbe un bilanciamento del diritto che fino ad ora non c'è stato".