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Home » HP Blocco Grande » Carlotta Sarina, ‘Lotta’ di nome e di fatto: “Musicista per passione e attivista per missione”

Carlotta Sarina, ‘Lotta’ di nome e di fatto: “Musicista per passione e attivista per missione”

La giovane artista di Salsomaggiore Terme si batte per il Pianeta a ritmo di musica col progetto "Detonazione" nato dopo un flash mob al Parlamento europeo

Barbara Berti
16 Ottobre 2022
Lotta, musicista e attivista (20 anni)

Lotta, musicista e attivista (20 anni)

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Lotta di nome e di fatto. Carlotta Sarina, alias Lotta (20 anni), cantante e contrabbassista originaria di Salsomaggiore Terme, nel Parmense, sta mettendo la sua musica al servizio della causa ambientalista. “Sono musicista per passione e attivista per missione” dice la giovane artista che oltre alla crisi climatica ha a cuore altri temi tra cui la (da poco è diventata vegana) e la moda etica. Infatti è ambassador di “Clothest*”, la piattaforma e-commerce no profit di abiti e accessori ‘second-hand’ di alta moda. La lotta di Sarina per un mondo migliore passa, dunque, per quello che meglio sa fare: cantare e suonare il contrabbasso. Domenica 16 ottobre farà tappa in Toscana con un doppio appuntamento con il suo spettacolo “Detonazione”: alle 14,30 allo Chalet Fontana a Firenze, nell’ambito di un evento di moda etica e sostenibilità e alle 18,30 all’oratorio del Giglio di Montevarchi.

Carlotta Sarina, in arte Lotta
Carlotta Sarina, in arte Lotta

Carlotta, quando nasce la sua ‘detonazione’?
“Dopo una profonda crisi durante il primo anno di Conservatorio di Milano, in cui stavo per lasciare la musica per dedicarsi totalmente allo studio dell’Ecologia, ho capito che potevo conciliare passione e missione, mettendo l’una al servizio dell’altra”.

Facciamo un passo indietro: dove nasce l’amore per la musica classica?
“Da sempre ho la passione per il canto e la musica, da bambina mi esibivo alle fiere e sagre di paese: ero timida e cantare mi aiutava a superarla e a farmi ascoltare. Poi ho frequentato il liceo musicale di Parma: la prima volta che ho preso in mano il contrabbasso mi vibrava tutto lo stomaco. Negli anni del liceo ho avuto la fortuna di andare in tour in Cina con l’Orchestra Filarmonica Campana, suonando in ventotto teatri in altrettante città cinesi”.

Lo spettacolo "Detonazione" di Carlotta Sarina fa tappa in Toscana
Lo spettacolo “Detonazione” di Carlotta Sarina fa tappa in Toscana

Poi, però, voleva smettere?
“Sì, arrivata al Conservatorio a Milano ho iniziato a vivere la musica come una competizione malsana, stavo perdendo interesse. Quando ero a casa a studiare non stavo bene, un malessere che non avevo frequentando l’orto sociale e partecipando alle manifestazioni per il clima. L’estate scorsa, a Strasburgo, dopo un flashmob ambientalista su una canoa, ho capito che cantando potevo essere ascoltata più che urlando. Infatti nonostante le grida di proteste nessuno mi stava prendendo in considerazione, poi ho intonato ‘Bella Ciao’ e tutto è cambiato. Mi trovavo a Strasburgo insieme a un gruppo di attivisti che hanno manifestato davanti al Parlamento Europeo per persuadere i parlamentari europei a bocciare l’ingresso di gas e nucleare nella tassonomia delle fonti green, sullo slogan di #notmytaxonomy. La mia ‘detonazione’ è avvenuta lì, dove mi trovavo a manifestare per evitare che l’Unione Europea riconoscesse il gas e il nucleare come fonti di energia sostenibile“.

Carlotta Sarina, alias Lotta (20 anni), cantante e contrabbassista originaria di Salsomaggiore Terme
Carlotta Sarina, alias Lotta (20 anni), cantante e contrabbassista originaria di Salsomaggiore Terme

Il passo successivo?
“Con l’aiuto di mio padre che era regista teatrale (Mauro Sarina, ndr) e di mia madre (Marisandra Lizzi, titolare di Mirandola Comunicazione, ndr) che revisionava i testi, ho scritto tre spettacoli, riuniti in ‘Detonazione’. E’ stata una forte esplosione, in tutti i sensi. Sono subito partita in un tour europeo in Interrail con lo spettacolo: Parigi, Berlino, Praga e Vienna. Sempre in strada, con il mio contrabbasso. Non ero mai stata in queste città, è stato fantastico andarci con il mio spettacolo di denuncia. Insieme a me è venuto il cameraman Andrea Della Rocca di Are Films che ha documentato tutta l’esperienza”.

Carlotta Sarina in arte Lotta (Instagram)
Carlotta Sarina in arte Lotta (Instagram)

Come si articola il progetto “Detonazione”?
“E’ teatro civile e musica, al racconto alterno canzoni pop, da Beyoncé a Lady Gaga passando per i Muse, ma anche ‘Bella Ciao’ e improvvisazione di jazz. Al momento, quindi, ci sono cover ma sto iniziando a scrivere la musica, voglio fare un mio album. Lo spettacolo comprende tre atti: il primo ‘Lotta Traviata, parla del mio vissuto. Il secondo è ‘52 stagioni’: le musiche di Vivaldi mi aiutano a raccontare come è cambiata la moda, prima c’erano quattro stagioni adesso un marchio ne ha addirittura 52, per incentivare a comprare cose superflue. Questo atto è nato in seguito alla mia collaborazione con ‘Clothest*’, promotore della moda circolare, raccoglie e vende abiti usati di brand del lusso per finanziare i progetti di assistenza della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi. Il terzo atto, ancora incompiuto, è ‘Casa’ ispirato alle parole di Greta Thunberg su quanto siamo impassibili di fronte al fatto che il mondo sta andando a fuoco”.

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  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

#lucenews #isaacortman #minnesota #boyscout
Lotta di nome e di fatto. Carlotta Sarina, alias Lotta (20 anni), cantante e contrabbassista originaria di Salsomaggiore Terme, nel Parmense, sta mettendo la sua musica al servizio della causa ambientalista. “Sono musicista per passione e attivista per missione” dice la giovane artista che oltre alla crisi climatica ha a cuore altri temi tra cui la (da poco è diventata vegana) e la moda etica. Infatti è ambassador di “Clothest*”, la piattaforma e-commerce no profit di abiti e accessori ‘second-hand’ di alta moda. La lotta di Sarina per un mondo migliore passa, dunque, per quello che meglio sa fare: cantare e suonare il contrabbasso. Domenica 16 ottobre farà tappa in Toscana con un doppio appuntamento con il suo spettacolo “Detonazione”: alle 14,30 allo Chalet Fontana a Firenze, nell’ambito di un evento di moda etica e sostenibilità e alle 18,30 all’oratorio del Giglio di Montevarchi.
Carlotta Sarina, in arte Lotta
Carlotta Sarina, in arte Lotta
Carlotta, quando nasce la sua ‘detonazione’? “Dopo una profonda crisi durante il primo anno di Conservatorio di Milano, in cui stavo per lasciare la musica per dedicarsi totalmente allo studio dell’Ecologia, ho capito che potevo conciliare passione e missione, mettendo l’una al servizio dell’altra”. Facciamo un passo indietro: dove nasce l’amore per la musica classica? “Da sempre ho la passione per il canto e la musica, da bambina mi esibivo alle fiere e sagre di paese: ero timida e cantare mi aiutava a superarla e a farmi ascoltare. Poi ho frequentato il liceo musicale di Parma: la prima volta che ho preso in mano il contrabbasso mi vibrava tutto lo stomaco. Negli anni del liceo ho avuto la fortuna di andare in tour in Cina con l’Orchestra Filarmonica Campana, suonando in ventotto teatri in altrettante città cinesi”.
Lo spettacolo "Detonazione" di Carlotta Sarina fa tappa in Toscana
Lo spettacolo "Detonazione" di Carlotta Sarina fa tappa in Toscana
Poi, però, voleva smettere? “Sì, arrivata al Conservatorio a Milano ho iniziato a vivere la musica come una competizione malsana, stavo perdendo interesse. Quando ero a casa a studiare non stavo bene, un malessere che non avevo frequentando l’orto sociale e partecipando alle manifestazioni per il clima. L’estate scorsa, a Strasburgo, dopo un flashmob ambientalista su una canoa, ho capito che cantando potevo essere ascoltata più che urlando. Infatti nonostante le grida di proteste nessuno mi stava prendendo in considerazione, poi ho intonato 'Bella Ciao' e tutto è cambiato. Mi trovavo a Strasburgo insieme a un gruppo di attivisti che hanno manifestato davanti al Parlamento Europeo per persuadere i parlamentari europei a bocciare l’ingresso di gas e nucleare nella tassonomia delle fonti green, sullo slogan di #notmytaxonomy. La mia 'detonazione' è avvenuta lì, dove mi trovavo a manifestare per evitare che l’Unione Europea riconoscesse il gas e il nucleare come fonti di energia sostenibile".
Carlotta Sarina, alias Lotta (20 anni), cantante e contrabbassista originaria di Salsomaggiore Terme
Carlotta Sarina, alias Lotta (20 anni), cantante e contrabbassista originaria di Salsomaggiore Terme
Il passo successivo? “Con l’aiuto di mio padre che era regista teatrale (Mauro Sarina, ndr) e di mia madre (Marisandra Lizzi, titolare di Mirandola Comunicazione, ndr) che revisionava i testi, ho scritto tre spettacoli, riuniti in ‘Detonazione’. E’ stata una forte esplosione, in tutti i sensi. Sono subito partita in un tour europeo in Interrail con lo spettacolo: Parigi, Berlino, Praga e Vienna. Sempre in strada, con il mio contrabbasso. Non ero mai stata in queste città, è stato fantastico andarci con il mio spettacolo di denuncia. Insieme a me è venuto il cameraman Andrea Della Rocca di Are Films che ha documentato tutta l’esperienza".
Carlotta Sarina in arte Lotta (Instagram)
Carlotta Sarina in arte Lotta (Instagram)
Come si articola il progetto “Detonazione”? “E’ teatro civile e musica, al racconto alterno canzoni pop, da Beyoncé a Lady Gaga passando per i Muse, ma anche ‘Bella Ciao’ e improvvisazione di jazz. Al momento, quindi, ci sono cover ma sto iniziando a scrivere la musica, voglio fare un mio album. Lo spettacolo comprende tre atti: il primo ‘Lotta Traviata, parla del mio vissuto. Il secondo è ‘52 stagioni’: le musiche di Vivaldi mi aiutano a raccontare come è cambiata la moda, prima c’erano quattro stagioni adesso un marchio ne ha addirittura 52, per incentivare a comprare cose superflue. Questo atto è nato in seguito alla mia collaborazione con ‘Clothest*', promotore della moda circolare, raccoglie e vende abiti usati di brand del lusso per finanziare i progetti di assistenza della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi. Il terzo atto, ancora incompiuto, è ‘Casa’ ispirato alle parole di Greta Thunberg su quanto siamo impassibili di fronte al fatto che il mondo sta andando a fuoco”.
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