Milano, arriva lo psicologo comunale che aiuta gli adolescenti via WhatsApp o Telegram

di MARIANNA GRAZI
20 maggio 2022

Psicologo adolescenti milano

A Milano nasce lo psicologo comunale dedicato agli adolescenti. Il progetto si rivolge ai circa 60mila ragazzi e ragazza, tra i 14 e i 18 anni, che risiedono in città. Dopo che Regione Lombardia ha dato il via libera ad un'altra importantissima figura, lo psicologo di base, con "AccogliMI" – questo il nome della nuova iniziativa – il Comune rilancia la sfida, per andare ad intercettare tutti quei disagi e quelle problematiche che sono collegate alla salute mentale dei più giovani in una fase delicata come quella dell'adolescenza. E soprattutto in un contesto, come quello del (post) pandemia, che lascia importanti strascichi sulla strada. Un gruppo di operatori con competenze "diversificate e multiprofessionali", sarà a disposizione degli adolescenti attraverso i canali che maggiormente li possono mettere a loro agio: i ragazzi potranno rivolgersi sia a un numero verde (800.666.315) sia a un numero cellulare (335.1251973) con cui chattare via WhatsApp e Telegram, entrambi attivi il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.

Rispondere alle richieste di aiuto e prevenirle

Durante la pandemia i servizi di supporto psicologico si sono svolti anche attraverso le videocall per rispettare il distanziamento

Durante la pandemia i servizi di supporto psicologico si sono svolti anche attraverso le videocall per rispettare il distanziamento

"AccogliMI è il nostro modo per rispondere a una richiesta di aiuto di molti ragazzi e ragazze milanesi – ha dichiarato l'assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – e allo stesso tempo vuole essere un servizio costruito col preciso obiettivo di prevenire il disagio ed evitare la cronicizzazione dei problemi. La salute mentale non può essere considerata un tema di serie B ed è importante che il sistema sanitario regionale offra risposte finalmente adeguate. Il Comune vuole fare la propria parte". Lo scopo è quello di offrire un orientamento psicologico nell'affrontare le difficoltà che caratterizzano questa fase della crescita, che siano i compiti in classe o l'ansia, lo stress o il senso di spaesamento, ma anche il crollo motivazionale, apatia, insonnia, irritabilità, e così via, indirizzando eventualmente i giovani utenti verso la rete dei servizi specialistici sanitari, educativi e ricreativi della città.

L'orientamento psicologico

Il long Covid psicologico, gli effetti indiretti della pandemia, sono stati più volte scandagliati e analizzati negli ultimi due anni. Ma basta riprendere due soli dati, per comprendere come questo progetto arrivi a rispondere ad un esigenza concreta: quante volte, quest'anno, abbiamo già sentito parlare di istituti occupati dagli studenti delle scuole superiori (spesso spalleggiati da presidi e insegnanti) per denunciare lo stress della ripartenza? E pensare che poi, nello step successivo, ovvero all'università, i giovani arrivano con un disagio psicologico covato e mai affrontato, tanto che negli atenei le richieste e i colloqui con gli psicoterapeuti sono aumentate del 75%. Per questo, oltre appunto a rispondere agli appelli che già arrivano, è necessario prevenire che questo tipo di problematiche, per quanto possibile, si manifestino fin da piccoli.

Ascoltare la voce dei ragazzi

Il long Covid psicologico ha lasciato i ragazzi con profondi disagi e problematiche che si riscontrano in stati d'ansia, insonnia, aggressività, stress e senso di spaesamento

"AccogliMI", che si struttura attraverso una rete di circa 40 fra psicologi, psicoterapeuti, educatori, pedagogisti, operatori sociali e mediatori culturali, punta anche a coinvolgere le scuole e i quartieri periferici con percorsi di gruppo dedicati a tematiche sensibili come sessualità, affettività, uso di sostanze stupefacenti. Gli stessi insegnanti potranno segnalare i problemi agli operatori del centralino e chiedendo un supporto specifico per affrontarli. "I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di contesti che li sappiano accogliere e ascoltare, che si sintonizzino sui loro bisogni profondi, rilanciando i desideri e la possibilità di costruire il futuro –spiega al Corriere della Sera Anna Arcari, psicologa, psicoterapeuta e presidente della Cooperativa Minotauro –. Per questo il progetto, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, intende valorizzare le risorse del territorio e sostenere la comunità educante e i diversi ruoli che la compongono, offrendo anche percorsi di gruppo per i genitori e momenti formativi dedicati ai professionisti e alle figure educative". Il progetto prevede inoltre la mappatura e la messa in rete dei servizi e una piattaforma di raccolta dati degli utenti (in forma anonima). "AccogliMI" sarà disponibile fino ad agosto 2023, ed è stato realizzato dal Comune (con un finanziamento di 500mila euro) in collaborazione con Ats e 'Rete delle scuole che promuovono salute'. Sarà gestito per conto dell’amministrazione da alcuni enti del Terzo settore (cooperativa Minotauro, Ceas, Nivalis, Zero5, Lotta contro l’emarginazione, Comunità Nuova, Diapason e Comin).