Rispondere alle richieste di aiuto e prevenirle
"AccogliMI è il nostro modo per rispondere a una richiesta di aiuto di molti ragazzi e ragazze milanesi – ha dichiarato l'assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – e allo stesso tempo vuole essere un servizio costruito col preciso obiettivo di prevenire il disagio ed evitare la cronicizzazione dei problemi. La salute mentale non può essere considerata un tema di serie B ed è importante che il sistema sanitario regionale offra risposte finalmente adeguate. Il Comune vuole fare la propria parte". Lo scopo è quello di offrire un orientamento psicologico nell'affrontare le difficoltà che caratterizzano questa fase della crescita, che siano i compiti in classe o l'ansia, lo stress o il senso di spaesamento, ma anche il crollo motivazionale, apatia, insonnia, irritabilità, e così via, indirizzando eventualmente i giovani utenti verso la rete dei servizi specialistici sanitari, educativi e ricreativi della città.L'orientamento psicologico
Il long Covid psicologico, gli effetti indiretti della pandemia, sono stati più volte scandagliati e analizzati negli ultimi due anni. Ma basta riprendere due soli dati, per comprendere come questo progetto arrivi a rispondere ad un esigenza concreta: quante volte, quest'anno, abbiamo già sentito parlare di istituti occupati dagli studenti delle scuole superiori (spesso spalleggiati da presidi e insegnanti) per denunciare lo stress della ripartenza? E pensare che poi, nello step successivo, ovvero all'università, i giovani arrivano con un disagio psicologico covato e mai affrontato, tanto che negli atenei le richieste e i colloqui con gli psicoterapeuti sono aumentate del 75%. Per questo, oltre appunto a rispondere agli appelli che già arrivano, è necessario prevenire che questo tipo di problematiche, per quanto possibile, si manifestino fin da piccoli.
Ascoltare la voce dei ragazzi
"AccogliMI", che si struttura attraverso una rete di circa 40 fra psicologi, psicoterapeuti, educatori, pedagogisti, operatori sociali e mediatori culturali, punta anche a coinvolgere le scuole e i quartieri periferici con percorsi di gruppo dedicati a tematiche sensibili come sessualità, affettività, uso di sostanze stupefacenti. Gli stessi insegnanti potranno segnalare i problemi agli operatori del centralino e chiedendo un supporto specifico per affrontarli. "I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di contesti che li sappiano accogliere e ascoltare, che si sintonizzino sui loro bisogni profondi, rilanciando i desideri e la possibilità di costruire il futuro –spiega al Corriere della Sera Anna Arcari, psicologa, psicoterapeuta e presidente della Cooperativa Minotauro –. Per questo il progetto, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, intende valorizzare le risorse del territorio e sostenere la comunità educante e i diversi ruoli che la compongono, offrendo anche percorsi di gruppo per i genitori e momenti formativi dedicati ai professionisti e alle figure educative". Il progetto prevede inoltre la mappatura e la messa in rete dei servizi e una piattaforma di raccolta dati degli utenti (in forma anonima). "AccogliMI" sarà disponibile fino ad agosto 2023, ed è stato realizzato dal Comune (con un finanziamento di 500mila euro) in collaborazione con Ats e 'Rete delle scuole che promuovono salute'. Sarà gestito per conto dell’amministrazione da alcuni enti del Terzo settore (cooperativa Minotauro, Ceas, Nivalis, Zero5, Lotta contro l’emarginazione, Comunità Nuova, Diapason e Comin).