Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Spettacolo » Fernanda Wittgens, la storia della prima direttrice della Pinacoteca di Brera diventa un film tv

Fernanda Wittgens, la storia della prima direttrice della Pinacoteca di Brera diventa un film tv

Matilde Gioli nei panni dell'eroina che ha salvato l'arte e gli ebrei dalla persecuzione nazifascista. In onda su Raiuno il 31 gennaio

Barbara Berti
31 Gennaio 2023
Matilde Gioli in "Fernanda", il film in onda su Raiuno il 31 gennaio in prima serata

Matilde Gioli in "Fernanda", il film in onda su Raiuno il 31 gennaio in prima serata

Share on FacebookShare on Twitter

Fernanda Wittgens è stata la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, oltre che la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo direttorio di un importante museo o galleria. Ora la sua storia diventa un film. Va in onda martedì 31 gennaio su Raiuno “Fernanda”, il film tv diretto da Maurizio Zaccaro e interpretato da Matilde Gioli, Eduardo Valdarnini, Maurizio Marchetti, Valeria Cavalli, Francesca Beggio e Lavinia Guglielman. Il film, una coproduzione Rai Fiction-Red Film, è sceneggiato da Dario Carraturo e Guglielmo Finazzer, con la collaborazione del regista e si avvale della direzione della fotografia di Fabio Olmi, del montaggio di Alessandra Clemente, delle scenografie di Luca Gobbi, delle musiche di Paolo Vivaldi edite da Rai Com e dei costumi di Laura Costantini.

Matilde Gioli è Fernanda Wittgens nel film tv in onda il 31 gennaio su Raiuno
Matilde Gioli è Fernanda Wittgens nel film tv in onda il 31 gennaio su Raiuno

Nei panni di Fernanda Wittgens, critica d’arte, storica dell’arte, museologa e docente italiana che dal 2014 è una Giusta tra le Nazioni, c’è l’attrice Matilde Gioli. “È stato un lavoro impegnativo” sono le parole di Gioli durante la conferenza stampa di presentazione del film. “È stata la prima volta per me sia interpretare un personaggio così importante, così presente, sia dare vita, voce e corpo a una donna realmente esistita. Ho iniziato subito un mio dialogo immaginario con Fernanda, in cui le ho promesso di rimanere il più possibile aderente alla realtà e di non offenderla in nessun modo, di rispettare quello che lei è stata con gli strumenti che avevo” dice Gioli. E spiega: “Sono state fondamentali le biografie su cui ci siamo basati, soprattutto ‘L’allodola’ di Giovanna Ginex, che è stata presente anche sul set, come sono state fondamentali informazioni su chi fosse veramente Fernanda: come parlava, con che tono di voce, che espressioni faceva, come camminava, come si pettinava. C’è stato un lavoro incredibile dietro per diventare veramente Fernanda”.

Fernanda Wittgens, la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, oltre che la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo direttorio di un importante museo o galleria (Wikipedia)
Fernanda Wittgens, la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, oltre che la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo direttorio di un importante museo o galleria (Wikipedia)

Il film è, infatti, un tuffo nella Storia degli anni Venti, Trenta e Quaranta del Novecento. Racconta la storia di una giovane donna sovrintendente, quasi sconosciuta al grande pubblico pubblico, e al tempo stesso è una storia di affermazione femminile, Resistenza, impegno civile, sacrificio per l’arte e per le vite altrui.

Fernanda Wittgens è stata la prima direttrice della Pinacoteca di Brera e tra le prime donne in Italia a ricoprire un ruolo così prestigioso. Fin da bambina trascorreva le domeniche visitando i musei di una Milano di inizio Novecento in compagnia del padre Adolfo. Il coronamento del suo sogno è reso possibile dall’incontro nel 1928 con Ettore Modigliani, storico direttore della Pinacoteca di Brera. Un incontro che le cambia la vita: viene assunta come “operaia avventizia” e quando Ettore Modigliani viene sollevato da ogni incarico in quanto antifascista, Fernanda prende il suo posto diventando la prima donna a ricoprire un ruolo così importante nella Pinacoteca e nella Storia. Pochi anni dopo, l’Italia entra in guerra e salvaguardare le opere della galleria dai bombardamenti diventa un imperativo: nel giugno del 1940, Fernanda partecipa al primo trasloco di alcune delle opere ospitate in Pinacoteca. Quindi, si impegna in un qualcosa di ancora più rischioso: all’oscuro anche della sua famiglia, contribuisce a far espatriare in Svizzera centinaia di ebrei destinati al campo di concentramento. Ma è proprio da un giovane collaborazionista che viene tradita e arrestata insieme alle sue amiche e collaboratrici. Viene condannata a quattro anni di carcere, poi ridotto a uno, ma la guerra è agli sgoccioli…

Le attrici Matilde Gioli, Silvia Lorenzo, Valeria Cavalli e Sabrina Marchetti
Le attrici Matilde Gioli, Silvia Lorenzo, Valeria Cavalli e Sabrina Marchetti

“In Fernanda c’era tanto buono, una vera eroina d’altri tempi, una straordinaria donna che ha pensato non solo a salvare l’arte, ma anche a salvare un mondo che era nella catastrofe pura, un mondo che è finito nel buio e che non dovrà più tornare nel buio” sono le dichiarazioni di Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, nel corso della presentazione del film, dove più volte ha ribadito un concetto importante: “Fernanda è stata un’eroina perché ha salvato l’arte e ha salvato ebrei dalla persecuzione nazifascista”.

Potrebbe interessarti anche

Smartwatch antiviolenza, cos'è: il primo consegnato a una donna di Napoli
Attualità

Smartwatch antiviolenza, cos’è: il primo consegnato a una donna di Napoli

19 Marzo 2023
Bologna, il laboratorio sartoriale "Gomito a Gomito (Foto di Alessandro Ruggeri)
Lifestyle

Joy, detenuta a Bologna: dopo 4 anni può riascoltare la voce del fratello

24 Marzo 2023
Il cast di Mare Fuori (Ufficio stampa Rai)
Spettacolo

Mare Fuori, il bacio gay per il gran finale di stagione

23 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Fernanda Wittgens è stata la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, oltre che la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo direttorio di un importante museo o galleria. Ora la sua storia diventa un film. Va in onda martedì 31 gennaio su Raiuno “Fernanda”, il film tv diretto da Maurizio Zaccaro e interpretato da Matilde Gioli, Eduardo Valdarnini, Maurizio Marchetti, Valeria Cavalli, Francesca Beggio e Lavinia Guglielman. Il film, una coproduzione Rai Fiction-Red Film, è sceneggiato da Dario Carraturo e Guglielmo Finazzer, con la collaborazione del regista e si avvale della direzione della fotografia di Fabio Olmi, del montaggio di Alessandra Clemente, delle scenografie di Luca Gobbi, delle musiche di Paolo Vivaldi edite da Rai Com e dei costumi di Laura Costantini.
Matilde Gioli è Fernanda Wittgens nel film tv in onda il 31 gennaio su Raiuno
Matilde Gioli è Fernanda Wittgens nel film tv in onda il 31 gennaio su Raiuno
Nei panni di Fernanda Wittgens, critica d'arte, storica dell'arte, museologa e docente italiana che dal 2014 è una Giusta tra le Nazioni, c’è l’attrice Matilde Gioli. “È stato un lavoro impegnativo” sono le parole di Gioli durante la conferenza stampa di presentazione del film. “È stata la prima volta per me sia interpretare un personaggio così importante, così presente, sia dare vita, voce e corpo a una donna realmente esistita. Ho iniziato subito un mio dialogo immaginario con Fernanda, in cui le ho promesso di rimanere il più possibile aderente alla realtà e di non offenderla in nessun modo, di rispettare quello che lei è stata con gli strumenti che avevo” dice Gioli. E spiega: “Sono state fondamentali le biografie su cui ci siamo basati, soprattutto ‘L’allodola’ di Giovanna Ginex, che è stata presente anche sul set, come sono state fondamentali informazioni su chi fosse veramente Fernanda: come parlava, con che tono di voce, che espressioni faceva, come camminava, come si pettinava. C’è stato un lavoro incredibile dietro per diventare veramente Fernanda”.
Fernanda Wittgens, la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, oltre che la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo direttorio di un importante museo o galleria (Wikipedia)
Fernanda Wittgens, la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, oltre che la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo direttorio di un importante museo o galleria (Wikipedia)
Il film è, infatti, un tuffo nella Storia degli anni Venti, Trenta e Quaranta del Novecento. Racconta la storia di una giovane donna sovrintendente, quasi sconosciuta al grande pubblico pubblico, e al tempo stesso è una storia di affermazione femminile, Resistenza, impegno civile, sacrificio per l’arte e per le vite altrui. Fernanda Wittgens è stata la prima direttrice della Pinacoteca di Brera e tra le prime donne in Italia a ricoprire un ruolo così prestigioso. Fin da bambina trascorreva le domeniche visitando i musei di una Milano di inizio Novecento in compagnia del padre Adolfo. Il coronamento del suo sogno è reso possibile dall’incontro nel 1928 con Ettore Modigliani, storico direttore della Pinacoteca di Brera. Un incontro che le cambia la vita: viene assunta come “operaia avventizia” e quando Ettore Modigliani viene sollevato da ogni incarico in quanto antifascista, Fernanda prende il suo posto diventando la prima donna a ricoprire un ruolo così importante nella Pinacoteca e nella Storia. Pochi anni dopo, l’Italia entra in guerra e salvaguardare le opere della galleria dai bombardamenti diventa un imperativo: nel giugno del 1940, Fernanda partecipa al primo trasloco di alcune delle opere ospitate in Pinacoteca. Quindi, si impegna in un qualcosa di ancora più rischioso: all’oscuro anche della sua famiglia, contribuisce a far espatriare in Svizzera centinaia di ebrei destinati al campo di concentramento. Ma è proprio da un giovane collaborazionista che viene tradita e arrestata insieme alle sue amiche e collaboratrici. Viene condannata a quattro anni di carcere, poi ridotto a uno, ma la guerra è agli sgoccioli…
Le attrici Matilde Gioli, Silvia Lorenzo, Valeria Cavalli e Sabrina Marchetti
Le attrici Matilde Gioli, Silvia Lorenzo, Valeria Cavalli e Sabrina Marchetti
“In Fernanda c’era tanto buono, una vera eroina d’altri tempi, una straordinaria donna che ha pensato non solo a salvare l’arte, ma anche a salvare un mondo che era nella catastrofe pura, un mondo che è finito nel buio e che non dovrà più tornare nel buio” sono le dichiarazioni di Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, nel corso della presentazione del film, dove più volte ha ribadito un concetto importante: “Fernanda è stata un’eroina perché ha salvato l’arte e ha salvato ebrei dalla persecuzione nazifascista”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto