Brindisi, picchetto d'onore dell'Arma per gli sposi Angelo e Gabriele

L'8 maggio l'appuntato dei Carabinieri e il compagno parrucchiere si sono giurati amore eterno in una masseria. È la prima unione civile tra due uomini. Il significato della data

di MARIANNA GRAZI -
9 maggio 2023
Angelo Orlando e Gabriele Pezzuto

Angelo Orlando e Gabriele Pezzuto

Un (non) matrimonio in piena regola: Angelo Orlando e Giuseppe Pezzuto si sono giurati amore eterno lunedì 8 maggio, in provincia di Brindisi, davanti a parenti e amici commossi. Ma a rendere ancora più speciale la loro unione è stato l'omaggio dedicato alla coppia dai colleghi di Orlando, il picchetto d'onore dell'Arma.

La coppia pugliese

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Angelo Orlando e Gabriele Pezzuto in mezzo ai colleghi dell'appuntato in alta uniforme per la loro unione civile (Facebook)

Il 39enne, infatti, è appuntato scelto dei carabinieri in servizio alla presidenza del Consiglio dei ministri, originario di San Pietro Vernotico, in Puglia, e vive e lavora a Roma come il compagno, parrucchiere di 10 anni più giovane e originario di Ceglie Messapica. I due, che sono ormai legati da molti anni, hanno scelto però di tornare nella regione d'origine per celebrare la loro unione civile, la prima tra due uomini della zona, in una cerimonia in alta uniforme.

Il picchetto d'onore

Dopo il fatidico "sì", pronunciato davanti all’ufficiale del Comune tra gli applausi e gli sguardi emozionati di famiglie, conoscenti e amici, Orlando e Pezzuto, nello scenografico contesto della masseria Caselli a Carovigno, hanno attraversato il il tunnel di spade incrociate in aria dai militari per il picchetto d'onore, e si sono sono scambiati un bacio appassionato (come da tradizione) per suggellare definitivamente il loro legame. Quello dei Carabinieri è un gesto simbolico, con il quale si celebra un collega che sta facendo il grande passo, rassicurando lui e la moglie - in  questo caso il marito - sul fatto che la coppia può contare sull’amicizia dell’Arma.
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Il picchetto d'onore dell'Arma per Orlando e Pezzuto

La data del (non) matrimonio

Angelo Orlando e Gabriele Pezzuto hanno scelto una data ben precisa per celebrare le loro "nozze", l'8 maggio, anche se questa cadeva di lunedì, un giorno insolito per questo tipo di celebrazioni. Ma non è stata casuale: nello stesso giorno, infatti, ma circa 60 anni fa i genitori del Carabiniere si erano sposati. I due sono scomparsi da qualche anno, ma il figlio ha voluto portarli con sé nel giorno più importante della sua vita, indossando le loro fedi durante al cerimonia.

Il precedente in divisa

Se il 39enne è il primo ad unirsi civilmente con il compagno nel Brindisino, non è stato però il primo a sposare una persona del suo stesso sesso in divisa. A luglio dello scorso anno, infatti, era stata Elena Mangialardo, vicebrigadiere in servizio a Roma, a convolare a nozze in alta uniforme con Claudia De Dilectis, a Cefalù, in Sicilia. Anche le due donne, per l'occasione, avevano ricevuto il picchetto d'onore.
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Elena Mangialardo e Claudia De Dilectis si sono unite civilmente lo scorso 18 luglio a Cefalù

Le unioni civili

A inizio maggio proprio nella città d'adozione di queste coppie, Roma, alcune consigliere avevano avanzato, nelle Commissioni Congiunte Pari Opportunità e Politiche Sociali, la proposta di "celebrare le Unioni Civili anche presso le sedi municipali, per rendere più facilmente praticabile l'esercizio di questo diritto. Le celebrazioni registrate nel 2022 sono state 280 e abbiamo verificato che non vi sono ostacoli per la realizzazione di tale obiettivo, la procedura è già percorribile in base al Regolamento sul Decentramento di Roma Capitale, come ha sottolineato l'assessore Catarci, e gli uffici ci hanno assicurato che non esistono ostacoli di natura amministrativa". Ad aprire questa ipotesi erano state Michela Cicculli (Sinistra Civica Ecologista), Nella Converti (Partito Democratico) e Tiziana Biolghini (Roma Futura). "Diversi municipi, in primis il VI, che ha votato una prima mozione a fine marzo, segnalano l'importanza di decentralizzare le procedure per riavvicinare le istituzioni alle comunità territoriali - proseguono le consigliere -. La proposta, insieme ad altre, è stata accolta in una mozione di cui siamo firmatarie, che sottoporremo al voto dell'Assemblea capitolina in occasione del 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia. Nelle prossime due settimane, in coordinamento con l'Ufficio Diritti Lgbt+, avremo modo di tornare su questo argomento all'interno delle diverse commissioni capitoline".