Basta accendere la televisione, leggere i giornali o scendere in strada per accorgersi che viviamo in una
società sempre più litigiosa. Tensione che spesso sfocia nella
violenza, all’interno o all’esterno dei locali come su metro e autobus, allo stadio come al parco, tra le quattro mura di casa tra gli stessi coniugi, come nelle aule di scuola, tra coetanei o tra alunni e professori. Ma da dove nasce il crescente
livello di conflitto che pervade la nostra società? Cosa c’è alla base delle
tensioni familiari trascinate fino in tribunale, dei
fenomeni di bullismo e
stalking, o dei contrasti sociali che possono sfociare in situazioni destabilizzanti? E come possiamo ricomporre le fratture?
Progetto Itaca Firenze, organizzazione di volontariato no-profit impegnata da anni per la prevenzione e la sensibilizzazione nell’ambito della
salute mentale, prova a dare alcune risposte con il ciclo di incontri “
Il conflitto e la psiche”, attraverso tre appuntamenti tra febbraio e marzo al Teatro della Pergola (il 17 febbraio, 3 marzo, 17 marzo, sempre dalle ore 17 alle 19). L’obiettivo è quello di andare a fondo nelle radici dei conflitti in
ambito psicologico e sociale, ma anche familiare e scolastico (Ingresso è libero, prenotazione consigliata online: https://bit.ly/3I8rnEu).
Progetto Itaca presenta il ciclo di incontri "Il conflitto e la psiche"
I relatori
Il professore di Filosofia del linguaggio e della mente
Felice Cimatti, la professoressa di Diritto commerciale dell’Università di Firenze ed esperta di mediazione
Paola Lucarelli, il giornalista e autore Federico Fubini, la neuropsichiatra infantile
Anna Nicolò, la presidente nazionale dell’Associazione Mediatori Familiari Federica Anzini, la pedagogista Rachele Furfaro, la ricercatrice e mediatrice di conflitti sociali
Anja Baukloh, ma anche la vicesindaca di Firenze Alessia Bettini e l’assessora al welfare
Sara Funaro: sono alcuni dei nomi chiamati a raccolta da Progetto Itaca Firenze, associazione di volontariato no-profit impegnata da anni per la prevenzione e la sensibilizzazione nell’ambito della salute mentale, per il ciclo di incontri “Il conflitto e la psiche”.
La rassegna
Al centro della rassegna una tematica molto attuale:
il conflitto, che attraversa oggi ogni sfera della nostra esistenza, dall’interiorità di ciascuno di noi, fino alla dimensione sociale. Dalla sempre più complicata realizzazione personale che può scatenare una
conflittualità interiore, alle cause legali per
separazioni, divorzi e affidamento dei figli, alla fragilità della scuola di fronte alle nuove necessità educative, fino ai conflitti sociali e interculturali che minano la stabilità delle democrazie. La rassegna si avvale del patrocinio del Comune di Firenze, della Società Italiana di Psicanalisi, dell’Associazione Italiana dei Mediatori Familiari e del Centro Servizi Volontariato Toscano e del contributo di Fondazione CR Firenze e di Nextam Partners SIM, con la collaborazione della Fondazione Teatro della Toscana. Il comitato organizzatore è formato da
Stefano Calamandrei, psichiatra Ordinario con Funzioni di Training SPI, in qualità di responsabile scientifico e da Valeria Angeli e Sara Piccolo, volontarie di
Progetto Itaca Firenze.
La rassegna "Il conflitto e la psiche"
I tre incontri
Venerdì
17 febbraio (dalle ore 17 alle 19) il focus è su “
Democrazia interiore e conflitto tra società”, per capire quanto il percorso evolutivo abbia favorito nell’uomo il passaggio dall’uso della
violenza, come strumento di risoluzione dei contrasti, verso una graduale propensione alla tolleranza e alla solidarietà, fino alla realizzazione di veri e propri sistemi democratici. Ne discuteranno con
Felice Cimatti, professore ordinario di Filosofia del linguaggio e della mente (Università della Calabria) e conduttore Radio Rai, Stefano Calamandrei, psichiatra ordinario con Funzioni di Training SPI, Anja Baukloh, ricercatrice aggregata del CISP – Centro interdisciplinare Scienze della Pace presso l’Università di Pisa, Alessia Bettini, vicesindaca e assessora alla Cultura del Comune di Firenze. L’appuntamento del
3 marzo, sempre alla stessa ora, verte invece su “
Il conflitto tra le parti e la mediazione: dallo scontro all’incontro”, con particolare attenzione ai nuclei familiari e alle situazioni di tensione che possono generarsi
quando finisce un amore. Ad approfondire il tema
Federica Anzini, Presidente nazionale AIMeF – Associazione Italiana Mediatori Familiari, Paola Lucarelli, Professoressa ordinario di Diritto commerciale (Università degli Studi di Firenze), esperta di mediazione, Anna Nicolò, Neuropsichiatra infantile e Psicoanalista Ordinario con Funzioni di Training SPI. Chiude il ciclo, venerdì
17 marzo l’incontro “
Educare alla democrazia interiore: il ruolo fondamentale della scuola”, un approfondimento sulle funzioni educative della scuola e sulla capacità del sistema scolastico di promuovere la crescita psicologica e sociale, per favorire nella mente dei giovani i
presupposti della democrazia e dell’uguaglianza. Sul palco un altro nutrito parterre di esperti: Federico Fubini, Vicedirettore del “Corriere della Sera”, Rachele Furfaro, Pedagogista Presidente di Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli di Napoli e Sara Funaro, Assessora all’Educazione e Welfare del Comune di Firenze, moderati da Stefano Calamandrei, psichiatra Ordinario con Funzioni di Training SPI.
Le dichiarazioni
“Un ciclo di incontri che arriva in un momento di grande difficoltà per la situazione che stiamo vivendo in tutti i contesti sociali - spiega la vicesindaca di Firenze
Alessia Bettini -, in cui la dimensione del conflitto finisce per provocare
danni alle persone, alle famiglie, ai ragazzi e nelle scuole. Per questo è importante presidiare questa
sfera personale e relazionale con il supporto di professionisti in grado di rivolgersi a tutti coinvolgendo più mondi possibili per arrivare alle persone nell’ottica di un necessario spostamento verso la dimensione della gentilezza come strumento di relazione e risoluzione dei conflitti”. “Si tratta di un’iniziativa estremamente importante, organizzata dal Progetto Itaca - dice l’assessora all’Educazione e welfare del Comune di Firenze,
Sara Funaro - che da tanto tempo si occupa sul nostro territorio e non solo di tematiche legate alla
salute mentale e al benessere dei ragazzi e degli adulti. Un ciclo di incontri che avrà al centro principalmente il
tema del conflitto, di enorme attualità all’interno delle famiglie, tra gli adolescenti e tra i ragazzi, e che verrà affrontato con l’aiuto e il supporto di professionisti, mondo dell’arte, della cultura e testimonial per accendere un riflettore su un tema che dobbiamo affrontare tutti urgentemente come istituzioni”. “Questa rassegna intende riprendere il lavoro iniziato lo scorso anno, derivato dal
forte disagio scaturito dalla pandemia – spiegano i promotori dell’iniziativa. – Il
tema del conflitto pervade le nostre vite in tutti gli ambiti, iniziando da noi stessi, per arrivare all’ambito interculturale tra generazioni, che sfocia poi in guerre, terrorismo, ritorsioni e altro. Il conflitto fa parte della nostra umanità, ma quando supera un certo limite provoca danni permanenti nelle nostre relazioni. Per questo motivo intendiamo approfondirlo, partendo proprio dalle origini fino ad analizzare come l’uomo ha gestito questo tema, negli anni, per arrivare a raggiungere
un equilibrio tale che lo ha portato a vivere in un mondo democratico e non più in perenne contrasto con gli altri”.
Un gazebo informativo del Progetto Itaca (Facebook)
Il Progetto Itaca Firenze
La rassegna si inserisce nelle attività condotte da Progetto Itaca Firenze sul territorio dal 2011 ad oggi, allo scopo prima di tutto di
prevenire, sensibilizzare e combattere lo stigma, il pregiudizio e la disinformazione che ancora circondano la salute mentale, nonostante la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità abbia sancito che si tratta di una componente essenziale della
salute in generale. “Le riflessioni culturali sui temi relativi allo stigma non sono solo una questione di salute mentale, ma qualcosa di molto più complesso che affonda le sue radici in molteplici aspetti disfunzionali dell’individuo e della società”, dichiara
Stefano Calamandrei. Ad oggi Progetto Itaca Firenze ha coinvolto 1.250 studenti in attività di prevenzione, formato 250 volontari attraverso 9 corsi ad hoc, ma anche 200 familiari di persone che soffrono di malattie mentali, grazie a specifici percorsi. Il
Club Itaca, programma diurno di riabilitazione per lo sviluppo dell'autonomia socio-lavorativa dedicato a giovani (tra i 20 e i 45 anni) con una storia di disagio psichico, conta oggi su 94 iscritti che hanno avuto l’opportunità di partecipare a 70 esperienze di lavoro, alcune delle quali si sono concretizzate in contratti a tempo indeterminato. Info: www.progettoitacafirenze.org.