Da mesi martoriata dalla guerra, che non accenna a fermare la sua scia di morte e distruzione, in
Ucraina avanza però anche la richiesta di
legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Come abbiamo già sottolineato più volta, l'invasione delle truppe russe nella nazione rappresenta una
minaccia particolarmente grave per la
comunità Lgbtq+, visto la –mai celata– linea politica omofoba e contraria a tutto ciò che non rientri nell'eteronormatività del presidente Putin. Una ragione che ha spinto un'attivista, Anastasia Andriivna Sovenko, a lanciare una
petizione online per rendere legali i matrimoni omosessuali nel bel mezzo della guerra, perché, come scrive nella pagine web dedicata: "In questo momento,
ogni giorno può essere l'ultimo. Consenti alle persone dello stesso sesso di avere l'opportunità di creare una famiglia e avere un documento ufficiale che lo dimostri. Hanno bisogno degli
stessi diritti delle
coppie tradizionali". Sono oltre
28mila le firme già raccolte, abbastanza da spingere il presidente ucraino a prenderla in considerazione. Tra pochi giorni, quattro per la precisione, per
Zelensky scadrà anche il termine per rispondere alla richiesta.
La petizione: "Vogliamo gli stessi diritti delle coppie etero"
Veronika Limina che lavora per una ong che promuove la parità di diritti nell’esercito, ha organizzato un campo di addestramento prima della guerra per volontari Lgbt
L'omosessualità
non è illegale in Ucraina, ma
i matrimoni e le unioni civili tra persone dello stesso sesso
non sono riconosciuti. Questo ha causato particolari problemi alle
persone Lgbt+ che si sono arruolate nell'esercito dopo l'invasione della Russia. Ad esempio, secondo la legge ucraina, se una persona che ha una relazione omosessuale muore, il suo partner
non può 'richiedere' il suo corpo o seppellirlo. Un'organizzazione per i diritti Lgbt+ ha descritto la petizione come un "
momento importante" per i membri della comunità. "È importante che le persone Lgbtq abbiano il
diritto di vedere il proprio partner, di prendere il suo corpo dall'obitorio e di chiedere un risarcimento se necessario", ha dichiarato alla Bbc
Oksana Solonska, responsabile
del Kyiv Pride per le comunicazioni con i media. "Tutte le coppie sposate hanno questi diritti. Speriamo davvero che il matrimonio tra persone dello stesso sesso venga legalizzato, così le persone potranno prendersi cura l'una dell'altra", ha aggiunto.
Omosessualità in Ucraina, tra riconoscimenti e passi avanti da fare
In Ucraina le petizioni che raccolgono più di 25.000 firme vengono
automaticamente prese in considerazione dal presidente. Tuttavia, questo non garantisce alcuna modifica alla legge attuale e non è chiaro se Zelensky si muoverà per legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti alcuni sforzi per proteggere le persone Lgbt nel Paese – come la
legge antidiscriminazione introdotta nel 2015 – la comunità ha continuato a subire
omofobia, intolleranza e violenza.
Attiviste transgender soccorse dai paramedici dopo un attacco da parte di militanti di estrema destra a Kiev nel 2018
Nel
2013, nonostante le proteste, a Kiev si è tenuta
la prima marcia ufficiale del Pride, che avrebbe dovuto svolgersi l'anno precedente, ma che era stata annullata dopo che un gruppo di
skinheads aveva minacciato i partecipanti. Nel 2018, inoltre, alcuni attivisti sono stati
attaccati da militanti di estrema destra durante una manifestazione transgender. Ma nonostante i rischi, la parata dell'orgoglio è diventato un momento atteso e sempre più popolare, tanto che l'anno scorso
più di 7.000 persone hanno partecipato alla marcia nella capitale, secondo le stime degli organizzatori. Secondo un sondaggio condotto a maggio dall'Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev, negli ultimi 6 anni il numero di persone che hanno una "visione negativa" della comunità Lgbt è diminuito dal 60,4% al 38,2%. Circa il 12% delle persone ha un atteggiamento positivo - in aumento rispetto al 3% - e circa il 44% si è detto indifferente.