Una storia che ha dell'incredibile quella accaduta alla
piscina Onda Splash di Pavia. In questo impianto puoi avere il
pacchetto sconto per la
famiglia solamente se essa è composta da
mamma e papà. Non c'è spazio quindi per le
famiglie arcobaleno.
La piscina Onda Splash, teatro dell'orribile vicenda
Famiglia è dove c'è amore
Il fatto è stato segnalato da una madre che aveva chiesto informazioni sul pacchetto. Nonostante nel sito ci sia scritto '
Prezzi e pacchetti per tutti' se si entra nello specifico delle offerte quello che si legge è assurdo: "
Mamma + papà + 1 figlio/ 2 figli/ 3 figli". Sul sito, infatti, è disponibile la sezione che riporta i prezzi per entrare in piscina dove si legge chiaramente come la
famiglia tradizionale sia quella a cui viene riservata la promozione. Tra l'altro, se una mamma con i due figli e la sua amica vogliono andare in piscina non è la stessa cosa? Non posso usufruire dello sconto? Forse sarebbe stato più semplice scrivere
2 adulti+ 1 bambino. Non per forza la famiglia deve avere una
figura materna e una paterna, in una famiglia basta che ci sia
amore.
Il precedente al Blu-Paradise di Orbassano che fa rabbrividire
Il precedente di Torino
Se la vicenda di Pavia descrive ancora una volta la discriminazione persistente nel nostro Paese per le famiglie arcobaleno, c'è anche un precedente a
Torino. "Non siete una famiglia,
per voi lo sconto non c'è". È quanto si sentirono rispondere
due omosessuali con due figli di tre e sei anni nel giugno 2020 che si erano recati all'
acquapark Blu Paradise di via Gozzano a
Orbassano. La vicenda provocò l'
indignazione del sindaco Uil Diritti, che la diffuse, ma anche del
Torino Pride che la riprese immediatamente: "Siamo allibiti e arrabbiati da quanto successo.
Loro sono una famiglia, i genitori sono una coppia, ciò che non piace ai titolari della piscina è che la coppia sia composta da due uomini, da due papà. Una scelta di posizione precisa volta a
discriminare le coppie omosessuali non ritenuti evidentemente per i titolari famiglie come tutte le altre”, scrisse la
coordinatrice Giziana Vetrano. "Abbiamo appreso della vicenda solo dai mezzi di comunicazione. Purtroppo l’episodio occorso è frutto di un difetto di comunicazione interna, non sicuramente da una volontà discriminatoria nei confronti dei due papà, ai quali porgiamo le nostre scuse. Il parco acquatico di Orbassano è aperto a tutte le famiglie in quanto persegue da sempre una
politica aziendale inclusiva e non escludente e lo dimostra quotidianamente nell'ambito del proprio lavoro. Si è provveduto immediatamente a contattare, per il tramite dei rappresentanti di Uil Diritti di Torino e del coordinamento Torino Pride, i due genitori coinvolti, per chiarire la situazione e per
invitarli nuovamente presso la struttura. Il Blu Paradise auspica di poterli incontrare al più presto, per trasformare quest’episodio spiacevole in un’opportunità, e riportare alla ribalta il tema della discriminazione, affrontandolo insieme dalla stessa parte della barricata" si scusarono dal Blu Paradise dopo aver oscurato il profilo Facebook per gli insulti e le ingiurie ricevute dagli utenti.