Tiziano Ferro: "I miei figli non avranno il passaporto italiano. Mio marito non risulterebbe"

Il cantante di Latina, che da anni abita a Los Angeles con il compagno Victor Allen, ha rilasciato un'intervista a Rolling Stones parlando anche della vita da genitore dei piccoli Margherita e Andres

di MARIANNA GRAZI
8 settembre 2022

Tiziano ferro 1

I figli di Tiziano Ferro e di Victor Allen non avranno il passaporto italiano. A dichiararlo è lo stesso cantante di Latina, da anni ormai a Los Angeles dove si è trasferito per lavoro e dove ha creato la sua famiglia. C'è chi sceglie di far nascere il proprio bambino in America, in modo che abbia la doppia cittadinanza: si veda il primogenito di Chiara Ferragni e Fedez, Leone Lucia, 4 anni, che è nato nella contea di West Hollywood a Los Angeles e vive con i genitori e la sorellina Vittoria a Milano. E c'è chi, invece, sembra voler chiudere i conti con l'Italia, non tanto dal punto di vista affettivo quanto burocratico.

Diventare genitori non è una passeggiata

Tiziano Ferro e Victor Allen hanno annunciato l'arrivo dei figli Margherita e Andres a febbraio 2022

Nel nostro Paese, infatti, a causa del suo orientamento sessuale non sarebbe potuto diventare papà (se non adottando i figli all'estero o affidandosi ad una madre surrogata in una nazione straniera) ed è proprio questo che lo ha spinto a scegliere di vivere negli Usa, come ha spiegato a Vanity Fair in una vecchia intervista. "Ai miei figli non darò il passaporto italiano perché esclude mio marito" spiega infatti Ferro in una lunga intervista rilasciata a Rolling Stones in occasione del lancio del nuovo singolo, nato dalla collaborazione con Brunori Sas e Dimartino, inserito nell'album "Il mondo nostro" e intitolato "La vita splendida". Splendida come può essere quella dei due uomini, che a inizio 2022 hanno coronato il loro sogno di diventare genitori, quando nelle loro vite sono entrati i piccoli Margherita e Andres, nati lo scorso anno. L'artista italiano, 42 anni, si racconta alla rivista tra musica e vita personale, svelando anche qualche particolare in più sulla sua esperienza da genitore condivisa col marito e su come questo percorso, impossibile in Italia per coppie omosessuali, sia invece stato possibile negli Stati Uniti, ma non senza difficoltà: "Nel 2019 ho iniziato un lungo percorso per avere Margherita e Andres, non è certo stata una passeggiata, non ti spiego per quale strada, ma la verità è che qualunque strada è faticosa”, dice a Rolling Stones.

Un diritto a metà

Fin dall'annuncio dell'arrivo dei bambini Tiziano Ferro aveva insistito sul fatto che la loro privacy sarebbe stata tutelata il più possibile e così è stato. Non si sa, ad esempio, la procedura seguita dai coniugi Ferro-Allen per diventare papà, anche se è noto come in America le coppie omogenitoriali non incontrino le stesse difficoltà che, invece, si hanno in Italia, dove anche l'adozione è concessa soltanto - salvo rarissime eccezioni - a coppie composte da un uomo e una donna. Ed è proprio questa posizione discriminatoria e conservatrice che ha spinto il cantautore a non procedere per dare ai suoi figli il passaporto italiano: "Oggi, se voglio far entrare i miei figli in Italia, so che avrebbero diritto a metà del presidio genitoriale, anche se ci sono due persone che possono prendersi cura di loro - prosegue il 42enne -. Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché mio marito Victor Allen non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante". Non usa mezzi termini, l'artista laziale, per definire una condizione, quella dei genitori omosessuali, soprattutto quelli non biologici dei quali non sono riconosciuti legami legali con i bambini, che accomuna la sua famiglia a tante altre, nel nostro Paese. Anche nel nostro canale abbiamo raccontato più volte questa situazione, con le testimonianze di famiglie comuni, come quella di Margherita Pardo, e famiglie più "famose", come i Papà per Scelta o, anche recentemente, di Luca Trapanese.
Tiziano Ferro

Tiziano Ferro addormentato in auto accanto alla culla di uno dei due figli (Facebook)

“Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri - aggiunge Ferro -. Quando poi questa cosa prende una faccia, che è quella dei tuoi bimbi, è allora che ti ferisce. Per questo non gli ho ancora fatto il passaporto italiano anche se ne hanno diritto. Forse lo farò più avanti, o lo faranno loro. Tanto a farli entrare col passaporto italiano avrebbero solo svantaggi, mentre da americani son tranquillo. So che, se vengo in tour, Victor può prendersi cura di loro… È una cosa che può sembrare stupida, e invece mi fa soffrire da morire", conclude.