Emily Ratajkowski è bisessuale? Da momento personale e doloroso a trend dei vip sui social

Che sia vero o no, l'effetto di destare scalpore e suscitare attenzione nei followers è assicurato. Dopo il "falso allarme" di Casillas, il cui account Twitter dove era apparsa la dichiarazione "Sono gay, rispettatemi" sarebbe stato hakerato, dopo  quella che appare come una provocazione di Madonna, quando su TikTok si cimenta in una challenge lanciando mutande verso un cestino e scrivendo "Se non riesco sono gay", un'altra star affida ai social quello che appare come un coming out: Emily Ratajkowski si sarebbe dichiarata bisessuale.

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In una breve video su TikTok la supermodella e attrice statunitense, 31 anni, si sdraia su un divano verde, ammiccando alla telecamera dello smartphone mentre nell'altra metà dello schermo una ragazza afferma: "Se ti identifichi come bisessuale, hai un divano in velluto verde". A poche ore dal Coming Out Day, ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno l'11 ottobre, la Ratajkowski ha pubblicato questo video criptico sui social, subito diventato virale. Un (apparente) coming out accolto con entusiasmo dai suoi fan, che stanno festeggiando la notizia sui social con like e commenti: "Sono così orgogliosa di te!" ha scritto un utente, "Così tante donne celebri stanno facendo coming out e lo adoro" ha aggiunto un’altra, "Sto sognando?", si chiede ancora una ragazza estasiata. Sulla modella, che ha chiesto il divorzio dal marito Sebastian Bear-McClard dopo quattro anni di matrimonio e un figlio avuto l'anno scorso, recentemente si era insinuata una frequentazione con Brad Pitt, mai confermata dai due. Certo la bisessualità non metterebbe a rischio questa ipotetica love story, ma non c'è nulla di certo, né sull'una né sull'altra notizia.

Coming Out Day: da momento privato a moda?

In occasione questa importante ricorrenza, il Coming Out Day, quello che viene da domandarsi è però se si tratti di una vera confessione o se anche Emily Ratajkowski abbia semplicemente voluto seguire un trend social? Perché a questo punto, dopo gli "illustri" precedenti, sembra proprio che fare coming out sia diventato una sorta di moda. Eppure, in realtà, si tratta invece di un momento molto delicato e importante nella vita delle persone Lgbt+, che viene vissuto spesso in maniera dolorosa, con paura di ritorsioni, di essere vittime di discriminazione, di non essere accettate.  Sul nostro canale abbiamo più volto accolto storie di giovani e non che hanno voluto raccontarci questo passaggio della loro vita. Quello che ci teniamo a ribadire, oltre alla nostra vicinanza a tutti e tutte e tuttə colo che scelgono di farlo, è che non è né obbligatorio né qualcuno può dirvi quando e come farlo. Tantomeno farlo al vostro posto: si chiama outing ed è altamente offensivo, oltre che pericoloso per la sicurezza di chi viene scopertə a sua insaputa gay, lesbica, trans, bisessuale e così via. Fatelo quando ve la sentite e solo se volete. Non c’è un momento giusto, un luogo, una persona più adatta con cui farlo. Deve essere sempre una scelta volontaria e libera.