Un mare di coriandoli di color arancione ha chiuso l’edizione 2023 del
Carnevale di Viareggio, quella dei 150 anni. L’
OrangeMob all’ultimo corso mascherato vede idealmente gemellati il
corso mascherato della cittadina toscana e il Carnevale di Nizza, per manifestare
contro la violenza di genere.
150 anni di Carnevale e l'impegno contro la violenza di genere
Il colore diventato il simbolo di un futuro senza molestie sulle donne, ha avvolto il lungomare per promuovere una società basata sul rispetto e la non violenza. È questa l’iniziativa cui ha aderito la Regione Toscana con la
Toscana delle donne. Una iniziativa condivisa anche dal
Carnevale di Nizza che alla stessa ora ha lanciato coriandoli arancioni, un modo per manifestare l’amicizia tra i due eventi che celebrano entrambi nel 2023 i
150 anni di vita.
Migliaia di coriandoli arancioni al Carnevale di Viareggio per manifestare contro la violenza di genere (Facebook/Carnevale di Viareggio)
Il Pegaso della Toscana delle Donne
Protagonisti dell’iniziativa tutti i partecipanti al Carnevale, sia il pubblico che coloro che hanno sfilato lungo i viali a mare di Viareggio. Sono stati loro a lanciare in aria, nello stesso momento, milioni di coriandoli di colore arancione. “Un’edizione di straordinario successo quella che si è appena conclusa del Carnevale di Viareggio che ha compiuto 150 anni - ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Il Carnevale rappresenta l’identità toscana: nella satira, nella cultura, ma anche nei valori che sono alla base della nostra società. I coriandoli arancioni oggi testimoniano appunto la battaglia contro
la violenza sulle donne che la Toscana sostiene convintamente anche attraverso la Toscana delle donne. Ed è in questo contesto che sono particolarmente orgoglioso di conferire il
Pegaso della Toscana delle Donne alla presidente della Fondazione Carnevale
Marialina Marcucci”.
Il presidente Giani a Viareggio per consegnare il Pegaso della Toscana delle donne alla presidente della Fondazione Carnevale Marialina Marcucci
“Questa iniziativa è molto importante per la sensibilizzazione - ha spiegato Cristina Manetti, capo di Gabinetto della Regione Toscana e ideatrice del progetto La Toscana delle donne -. È giusto che anche il Carnevale, massima espressione di gioia e di spensieratezza, nell’anniversario dei suoi 150 anni trovi un momento di riflessione su un tema cruciale quale quello dei diritti delle donne, contro ogni forma di violenza”.
Sogni, desideri e speranze protagonisti dei carri
Sui carri c’è stato poco spazio per la satira politica rispetto al passato: i veri protagonisti di questa edizione speciale sono stati invece
sogni, speranze e desideri di un mondo migliore, e la pace. Tra i carri di prima categoria che hanno sfilato, Jacopo Allegrucci ha immaginato nella sua opera, un vecchio cantastorie che irrompe nel corso mascherato con il suo carrozzone carico di emozioni e ricordi per raccontare "
Una storia fantastica", quella dei 150 anni del Carnevale di Viareggio. Lebigre e Roger hanno realizzato "Ridi pagliaccio o L'arte di prendersi seriamente sul serio", suggerendo una domanda: ma il clown ci fa ridere o ride di noi?
Un momento della sfilata dei carri al Carnevale di Viareggio (Facebbok/Carnevale di Viareggio)
Luigi Bonetti ha invece chiamato a raccolta i più celebri sacerdoti dell'occulto per ritrovare l'equilibrio perduto, "Una macumba per dire basta": in pratica, i mali del mondo da sconfiggere con una danza sfrenata. Fabrizio e Valentina Galli hanno immaginato una grande astronave, guidata da Burlamacco e Ondina, pronta a salpare verso un Pianeta Terra 2.0. Alessandro Avanzini in "Pace armata" ha suggerito una riflessione sulla necessità di progettare
destini di pace per un futuro migliore. Luca Bertozzi ha ideato "Carneval divino", con al centro ancora il Carnevale. Umberto, Stefano e Michele Cinquini e Silvia Cirri hanno realizzato "
Evoluzione della specie", per riflettere sul fatto che potremmo essere al punto di non ritorno. Roberto Vannucci nell'allegoria dal titolo "Io sono nessuno" ha visto nei girasoli un simbolo per indicare la strada migliore verso un ritorno alla luce dopo anni bui e difficili. "Meraviglioso" è l'esclamazione del grande Pulcinella che si sveglia dall'
incubo della depressione e riscopre la bellezza del mondo, nell'allegoria di Luciano Tomei su idea e progetto di Antonino Croci.