Quando la Lingua dei segni abbatte ogni barriera: l'amicizia di Sokona e Anna 'premiata' da Mattarella

Con i gesti crolla il muro della comunicazione e a Firenze il 17 febbraio va in scena la prima asta in Italia con interprete Lis

di MAURIZIO COSTANZO
16 febbraio 2023
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Si abbatte un altro muro e si prosegue sulla strada dell’inclusione. A Firenze, alla Galleria Pananti Casa d'Aste, venerdì 17 febbraio alle ore 15, nella sede di via Maggio 28/A, avrà luogo la prima asta in Italia con interprete Lis (Lingua italiana dei segni). L'asta sarà sia in presenza che in diretta streaming, su www.pananti.it. Nelle due sessioni di vendita, - una dedicata all'Arte Antica e agli Autori del XIX e XX secolo e l'altra all'Arte Moderna e Contemporanea - il battitore Filippo Pananti sarà affiancato dalla dottoressa Elisa Carlesi, interprete Lis che, attraverso la lingua dei segni, coinvolgerà un nuovo pubblico di appassionati. Questa iniziativa, volta all'abbattimento della barriera sulla comunicazione (barriera invisibile, ma profonda), insieme ad altre, come la presenza dei sottotitoli all'interno della web serie Casa Pananti, vogliono rendere un doveroso servizio d'accessibilità, d'inclusione e sensibilizzazione verso un mondo che per troppo tempo è stato lasciato in disparte. Nell'occasione la Pananti Casa d'Aste, ospiterà l'Ente Nazionale Sordi e tutte le Associazioni di categoria presenti sul territorio, riservando dei posti nelle prime file.

Pananti Casa d'Aste lancia la prima asta in Lis

Pananti Casa d'Aste lancia la prima asta in Lis

E affinché le diversità non diventino mai barriere, qualche giorno fa è stato lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferendo gli Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”, a premiare due ragazze ritenute meritevoli per i loro gesti di amicizia e inclusione. Si tratta di Sokona Souare e Anna Assunta Lombardi. È proprio una bella storia la loro. Sokona e Anna Assunta sono due adolescenti diventate amiche sui banchi di scuola, diverse per provenienza e storia, ma con un legame che diventa emblema di tante amicizie analoghe, e per questo nominate entrambe ad Alfieri della Repubblica. Frequentano la terza media in provincia di Torino, ad Avigliana, e per parlare usano la lingua dei segni, perché Sokona è sorda. Anna, 13 anni, l'ha imparata dall'insegnante di sostegno della compagna di classe, che ha qualche anno in più e alle spalle anni difficili in Mali. Senza udito dall'età di 4 anni, per una meningite non curata, che ha significato l'esclusione da scuola, è in Italia da quando aveva 9 anni, periodo che coincide con le sue prime possibilità di stare in classe con altri bimbi, grazie all'apprendimento della Lis. In prima media, due anni fa, incontra Anna Assunta e scatta l'amicizia. Parlare è solo un mezzo per stare insieme e la barriera cade, giorno per giorno.

Sokona Souare e Anna Assunta Lombardi (Ansa)

Sokona Souare e Anna Assunta Lombardi (Ansa)

E questa amicizia vale ora un riconoscimento per entrambe. "Era toppo contenta, troppo contenta" ripete a raffica Sirifo Souare, il papà di Sokona, che con la moglie Tataye Diagabi e la loro numerosa famiglia è arrivato in Italia sette o otto anni fa. Fatica a esprimersi in italiano, ma riesce a dire con chiarezza che sua figlia "dalla gioia non ha dormito" appena è arrivata la notizia della nomina. "E si è messa a piangere dalla felicità. E anche io e mia moglie". Non fa che sottolineare in ogni modo che "l'Italia è bellissima, è sempre una meraviglia, si sta bene, la gente è buona".

La Lingua dei segni per abbattere le barriere (Ansa)

La Lingua dei segni per abbattere le barriere (Ansa)

"A noi viene naturale aiutare gli altri, a prescindere da etnia, religione e colore della pelle, sono un pochino stupita di questa pubblicità - dice Maria Luisa Vella, mamma di Anna Assunta -. Non pensavo che rendersi utili agli altri facesse impressione. È normale, come quando un compagno di classe è senza merenda. Imparare la lingua dei segni è avvenuto giorno per giorno per mia figlia, in fondo è come dovere imparare l'inglese per parlare con una persona con cui hai un feeling. Mia figlia ha imparato molto da questa ragazzina: per essere felici non servono grandi cose. Sokona è sempre felice e sorridente. Adesso gli altri compagni chiedono a mia figlia di tradurre, per parlare con lei".