Ha appena
48 anni ma ha già
scalato l'Everest, la montagna più alta al mondo, per
ben 10 volte. Non è uno
scalatore professionista, non ha sponsor regolari, né allenatori o specialisti che la seguono. Sì,
è una donna, una
mamma single anzi.
Lhakpa Sherpa detiene questo incredibile record mondiale, il numero di vette raggiunte sul monte Everest, e per raggiungerlo ha sempre usato una
maschera d'ossigeno vecchia di 50 anni. Sherpa lavora a ore da
Whole Foods, in Connecticut e ha cresciuto
tre figli quasi da sola, affrontando
povertà e abusi domestici. La sua determinazione, però, è leggendaria. O meglio, dovrebbe esserlo.
Lhakpa Sherpa con addosso la sua maschera d'ossigeno vecchia di 50 anni. Fonte: The Guardian
Un'impresa da record: 10 volte sulla cima del mondo
Ad aprile, quando stava per tornare in
Tibet, ha parlato del nuovo tentativo di record con una giornalista del Guardian: "
Sono decisamente eccitata all'idea di tornare sull'Everest – ha fatto sapere la 48enne tramite la figlia Shiny, che si occupa delle comunicazioni della madre –. Naturalmente una
parte di me ha paura: l'Everest è pericoloso". Nel 2019 Lhakpa Sherpa si stava allenando in previsione di una nuova scalata, la decima, che non sarebbe però mai arrivata a
causa della pandemia di Covid-19. Un periodo che ha segnato non solo la sua carriera da
alpinista amatoriale, ma anche la sua vita: "È stata dura negli ultimi anni – spiega –. Ho lavorato in un negozio di alimentari per tutta la durata della pandemia. I miei figli frequentavano la scuola online.
Mio padre è morto e anche il padre di mia figlia è morto. Siamo solo felici di essere sani e salvi". Lhakpa ha raggiunto la vetta dell'Everest alle
6.30 del mattino del 12 maggio 2022, dopo aver iniziato un'ascesa di
24 ore dopo un periodo di maltempo. Il sole era splendente, ha detto, e il sentiero era affollato. In una nuova intervista al quotidiano britannico via Zoom, all'inizio di giugno, quando era ancora in Nepal, ha raccontato: "Ho passato tanti anni ad aspettare. Ho passato molto tempo a pensarci nella mia tenda. Questo è il mio sogno".
Nessuno sponsor e il rischio di perdere la casa ad ogni partenza
Nonostante la sua comprovata abilità e la percentuale di successi in vetta, Lhakpa riceve pochissime sponsorizzazioni e utilizza attrezzature vecchie. Com'è possibile che la donna che ha scalato l'Everest più volte di chiunque altro usi ancora un'attrezzatura vecchia di decenni? "Amo la mia maschera – ha spiegato al Guardian –. Funziona". Anche se è un'atleta naturalmente forte, il fatto però di non essere sponsorizzata ed essere una madre single che lavora a ore fa sì che ogni tentativo di scalata rappresenti un rischio fisico e finanziario significativo. Ha pochissimo tempo per allenarsi e lasciare il lavoro per un'impresa alpinistica di un mese la mette a rischio di rimanere senza casa. Sebbene Lhakpa abbia ricevuto recentemente una modesta sovvenzione per le donne esploratrici e alcuni proventi di conferenze, affronta perciò le sue epiche avventure con risorse notevolmente limitate. E questo la rende ancora più straordinaria, visto che in media, ogni stagione, muoiono cinque alpinisti sull'Everest.
Lhakpa Sherpa al suo ritorno a Kathmandu. Fonte: The Guardian
Chi è la donna dei record Lhakpa Sherpa
Nella sua vita, l'alpinista e mamma single 48enne,
ha superato ostacoli impensabili. È cresciuta in un piccolo villaggio del
Nepal tra 11 fratelli e ha iniziato a
lavorare come guida in montagna all'età di 15 anni.
Non legge né scrive in inglese, ma si è fatta strada in America crescendo tre figli. Sopravvissuta agli abusi domestici del suo ex compagno di cordata e coniuge,
George Dijmarescu,
morto di cancro all'età di 59 anni nel 2020, ha vissuto
in centri di accoglienza durante i periodi difficili e ha lavorato come donna delle pulizie per pagare "Sento che l'Everest è la mia formazione e che la mia decima vetta sarà come la mia laurea", diceva nei mesi scorsi. Il suo ottimismo e la sua forza d'animo sono immensi: una volta ha scalato la vetta più alta del mondo otto mesi dopo il parto, e un'altra volta
mentre era incinta di due mesi. Con la sua decima impresa, ha superato le scalate del compagno che l'ha sottoposta a violenze e povertà. La donna non sa se in futuro tenterà un'altra volta di raggiungere la cima dell'Everest, per ora si concentra sul ruolo di guida: "Mi piace condividere la mia esperienza" ha detto e ha di far conoscere la montagna ad altre donne, tra cui la nipote Jangmu e la figlia Shiny: come usare il bagno, come fare il tè, le basi dell'ice columning. Ama l'escursionismo, perché chiunque può farlo: "Non c'è sempre bisogno di soldi per fare escursioni" sottolinea. Il legame di Lhakpa con l'Everest, comunque, rimane profondo. "
Amo questa montagna", conclude e racconta di averla ringraziata all'arrivo dell'ultima scalata. "E poi ho detto al mio cuore: grazie".