La legge che rende la maternità surrogata “reato universale”, approvata in via definitiva dal Senato, il 16 ottobre, sarà in Gazzetta ufficiale lunedì 18 novembre. L’entrata in vigore della norma segna, quindi la fine di una vicenda legislativa durata oltre un anno, una battaglia combattuta non solo tra i banchi del Parlamento, ma soprattutto nelle strade con le proteste e i sit in, nei circoli dei gruppi per i diritti Lgbtq+, nelle case delle migliaia di persone che hanno fatto ricorso alla gestazione per altri per diventare mamme, papà, per creare la loro famiglia.
La legge è stata firmata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 4 novembre, prima della partenza per la sua visita in Cina. “Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune” ha detto lo stesso presidente, rispondendo alle domande dei ragazzi all'evento romano con cui l'Osservatorio Permanente Giovani-Editori ha festeggiato i 25 anni. E chissà che anche questa non sia tra quelle che hanno lasciato l’amaro in bocca al Capo dello stato, obbligato nel suo ruolo di garante della Costituzione e della Repubblica a dare seguito alla volontà Parlamentare. “Un solo dubbio non mi autorizza a non promulgare”, ha aggiunto.
Gasparri: “Vendita dei bambini vergognosa”
Tornando alle reazioni che la promulgazione della nuova misura, che punisce le coppie omosessuali (e non) che ricorrono alla Gpa per avere un* figli* anche all’estero – non più solo in Italia, dove questa era già vietata dalla legge 40/2004 –, esultano le forze di maggioranza: “Il Presidente della Repubblica ha firmato, come era logico e prevedibile, la legge contro la vergogna dell'utero in affitto”, scrive in una nota presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Si rassegnino i gazzettieri che oggi avevano scritto che il Presidente aveva dei dubbi e che non avrebbe firmato la legge. Capisco che ci sono giornali che trovano la vendita di bambini una pratica normale e la condizione di disperazione delle donne, costrette dalla povertà a questa scelta, qualcosa con cui si possa convivere. Ma si tratta di una pratica turpe e vergognosa – rincara –. E la legge che abbiamo approvato e che il Presidente della Repubblica ha firmato assume una valenza non solo giuridica, ma anche morale. Gli sconfitti di ogni giorno prendano atto di questa prima sconfitta della giornata odierna”.
Magi: “Incostituzionale, sarà abbattuta dai Tribunali”
Sul piede di guerra, invece, le opposizioni. Il primo a parlare, questa mattina, è stato il segretario di Più Europa Riccardo Magi: “Il reato universale di gestazione per altri, promulgata oggi e in vigore da lunedì, è l'ennesima legge incostituzionale varata da questo governo che sarà abbattuta dai Tribunali, non perché i giudici siano brutti e cattivi, ma perché il nostro Esecutivo è incapace, oltre che ideologico e miseramente crudele. Un obbrobrio giuridico palesemente incostituzionale, peraltro, visto che questa norma si scontra con l'articolo 49 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea".
E aggiunge: “Da lunedì comunque saremo l'unico Paese al mondo che definisce reato universale una pratica che invece è legale in molti altri paesi, e quindi già nel nome questa legge cozza con la realtà non avendo nulla di universale. Questo governo in pratica se la canta e se la suona, peccato che a fare le spese della loro sadica approssimazione siano le famiglie e i loro bambini, che il nostro governo vuole far sentire figli di un reato che però è solo nella testa di Roccella e Meloni", conclude Magi.
Cosa prevede la legge
Il ddl n. 824 sulla gestazione per altri modifica l’articolo 12 della legge 40 del 19 febbraio 2004. Tale articolo, al comma 6, prevede che “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro”.