Davide Dato, chi è il primo ballerino dell'Opera di Stato di Vienna

Il giovane biellese, classe 1990, si racconta: "Ho iniziato per caso, ma la passione vera abbatte i pregiudizi". Prossima esibizione al Teatro Verdi di Pisa, con Sergio Bernal e Hyo-Jung Kang

di ILARIA VALLERINI -
13 aprile 2023
Davide Dato, il giovane biellese, classe 1990, si racconta: "Ho iniziato per caso, ma la passione vera abbatte i pregiudizi"

Davide Dato, il giovane biellese, classe 1990, si racconta: "Ho iniziato per caso, ma la passione vera abbatte i pregiudizi"

Si è avvicinato alla danza per caso, iscrivendosi ad un corso di balli caraibici insieme a sua sorella. Al tempo Davide Dato, biellese, classe 1990, era ancora un adolescente. Oggi è il primo ballerino dell'Opera di Stato di Vienna. Sono state “una grandissima passione” e “una profonda perseveranza e determinazione” a portarlo tra una piroetta e l’altra a danzare sui palchi più prestigiosi in Italia e all’estero. Ora si prepara per la prima di “Duets and Solos” in scena domenica 16 aprile alle 17 al Teatro Verdi di Pisa.
davide-dato-ballerino-vienna

Davide Dato, primo ballerino dell'Opera di Stato di Vienna (foto di: AshleyTaylor)

Lo spettacolo è ideato da Daniele Cipriani Entertainment che, per la prima volta, riunisce sullo stesso palco cinque stelle mondiali della danza e della musica, in un ventaglio screziato di assoli e passi a due, sulle note del pianoforte di Maurizio Baglini e del violoncello di Silvia Chiesa. Un'alchimia arricchita dal ballo, rappresentato ai massimi livelli da Dato, Sergio Bernal, già Ballet Nacional de España, e Hyo-Jung Kang, già prima ballerina allo Stuttgart Ballet, attualmente prima ballerina dell’Opera di Stato di Vienna. Cosa significa essere primo ballerino? "La coronazione di un sogno, ma anche una grandissima responsabilità. Non significa 'essere arrivati a meta', poiché in ogni esibizione è necessario dare il massimo per dimostrare di meritarsi quel ruolo tanto ambito. In altre parole, vuol dire mettersi in gioco cimentandosi sempre con qualcosa di nuovo e più difficile, è un esercizio che richiede tanto sacrificio e una predisposizione a superare i propri limiti”.
davide-dato-ballerino-vienna

Davide Dato, primo ballerino dell'Opera di Stato di Vienna (foto di: AshleyTaylor)

Si ricorda quando ha iniziato a ballare? "Ero un ragazzino pieno di energie, non riuscivo mai a stare fermo in casa. Chiesi ai miei genitori di portarmi a scuola di ballo e ho mosso i primi passi di danza in un corso di balli caraibici insieme a mia sorella. In seguito, all’età di 15 anni, compresi che la mia vera passione era la danza classica. Da quel momento è iniziata la mia scalata: dal diploma con il massimo dei voti alla Scuola di Ballo dell’Opera di Vienna nel 2008, con perfezionamento alla School of American Ballet in New York. Nello stesso anno, sono entrato a far parte del Balletto di Stato dell’Opera di Vienna, diventando demi-solista nel 2011, solista nel 2013 e primo ballerino nel 2016”. È mai stato discriminato dai suoi compagni di scuola? "No, anche se ero l’unico a danzare mentre i miei compagni giocavano a calcio. Probabilmente, ancora oggi, a livello amatoriale ci sono dei casi in cui un ragazzo che danza può essere preso di mira e discriminato, anche se 'l’effetto Roberto Bolle' fortunatamente sembra aver scardinato questo pregiudizio: un ragazzo che si cimenta oggi in questa disciplina probabilmente è più accettato rispetto al passato. Nel mondo del balletto ormai si è raggiunta una parità tra ballerini e ballerine e la competizione tra uomini è molto alta”. Come si abbatte un pregiudizio? "La danza è un’arte che richiede molta tecnica e grande forza di volontà. Alla base deve esserci una voglia incredibile di andare avanti. Se la passione è veramente forte è inevitabile dover fare dei pregiudizi un punto di forza e non di debolezza, perché è una carriera dura. Di sicuro è fondamentale il sostegno della propria famiglia. Mi sento fortunato perché i miei genitori mi hanno sempre appoggiato economicamente e psicologicamente, un sostegno che ha fatto la differenza”. Ha parlato di sacrifici, di dover superare i propri limiti. Quanto è forte la pressione ad alti livelli? "La pressione è molto alta e qualsiasi abuso psicologico e fisico deve essere condannato".
davide-dato-ballerino-vienna

Davide Dato in A Suite of Dances (foto di: AshleyTaylor)

A cosa si riferisce? "Ai casi di abusi denunciati da alcune ginnaste nei mesi passati e che hanno contribuito a scoperchiare il ‘vaso di Pandora’ su questo tema”. Cosa dovrebbe cambiare? "Dovrebbe instaurarsi una migliore comunicazione tra allenatori/maestri e i propri allievi, ovvero parlare del peso forma senza nessun tipo di insulto, migliorare la prevenzione e parlare di dieta sana. Il supporto di un mental coach è un altro passo fondamentale. Nel 2017, mi ruppi il legamento crociato del ginocchio. In quel caso, la figura del mental coach è stata salvifica, perché mi ha aiutato a superare il trauma dell’infortunio (avvenuto durante un'esibizione) e a tornare un anno dopo sul palco. Siamo degli sportivi al 100%, ma purtroppo spesso non c’è tempo per rigenerarsi. Di sicuro questa esperienza mi ha aiutato a conoscere meglio il mio corpo e distinguere i dolori che percepisco ogni mattina al risveglio, un vero e proprio campanello di allarme per scongiurare nuovi grandi infortuni”.