Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Spettacolo » Raffaella Carrà, dopo Madrid finalmente avrà una piazza anche a Roma

Raffaella Carrà, dopo Madrid finalmente avrà una piazza anche a Roma

Dopo che l'assessore della capitale spagnola, un anno fa, decise di dedicare una piazza in onore dell'artista sembra che lo stessa scelta sarà portata avanti anche in Italia

Edoardo Martini
13 Giugno 2022
Anniversario delle nascita di Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni

Anniversario delle nascita di Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni

Share on FacebookShare on Twitter

L’estate scorsa, il giorno dopo l’improvvisa notizia della scomparsa di Raffaella Carrà, la giunta comunale di Madrid propose di dedicarle una piazza. Ad un anno di distanza, il prossimo 6 luglio, durante las fiestas del Orgullo, il Pride della capitale spagnola, in città verrà inaugurata Plaza Raffaella Carrà, un omaggio del popolo madrileno all’artista e sostenitrice dei diritti LGBTQ+. Tutto stupendo, vero, ma l’Italia? Nel silenzio delle istituzioni, la pagina Facebook dell’artista scrisse, “l’Italia perde ancora una volta l’occasione di omaggiare per prima la sua più grande artista”. Silenzio che viene oggi interrotto dalla voce del sindaco di Roma Gualtieri, che dà una piccola speranza a tutti i cittadini italiani: “Ci stiamo pensando“.

Murales spagnolo in omaggio a Raffaella Carrà

“Lei merita questo e molto altro”: l’omaggio della Spagna a Raffaella

“Lei merita questo e molto altro. Questa donna è un esempio di libertà per tutti. Il suo pensiero e le sue canzoni hanno ispirato diverse generazioni. Inoltre è stata una delle prime a parlare di libertà nei suoi testi e in televisione. Anche per questo era un punto di riferimento per la comunità LGBTQ. La Spagna intera intende omaggiarla al più presto, lei si merita questo riconoscimento. Anche perché lei diceva sempre di amare Madrid e di sentirsi libera qui. Madrid ama Raffaella e non la dimenticherà, questo è un piccolo gesto in onore della sua lotta per la libertà. Vogliamo che Madrid abbia una piazza a lei dedicata“ così rendevano omaggio un assessore di Madrid e il partito Mas Pais. E a Roma?

In un anno, poco è cambiato e la giunta comunale romana non ha seguito l’esempio madrileno. A colmare il vuoto ci ha però pensato il Pride di Roma che, alla prima parata dopo due anni di ‘fermo pandemico’, alla Raffaella nazionale ha dedicato il titolo della manifestazione, “Torniamo a fare rumore“. Una festa arcobaleno da 900mila partecipanti che ha ribadito con orgoglio il “sì alle persone e no alle etichette, sì ai diritti e no a ogni sopruso”, come recita il manifesto della manifestazione.

Una giovane Raffaella Carrà con il suo celebre caschetto

“Ci stiamo pensando”: la speranza arriva da Roberto Gualtieri

    Proprio durante il Pride, Vladimir Luxuria ha approfittato della presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri per tornare sulla questione Carrà. “Madrid intitolerà una piazza a Raffaella Carrà. Se lo fa Madrid, perché non lo può fare anche Roma?” ha chiesto Luxuria al sindaco che, da quanto riporta la cronaca di Roma di Repubblica, avrebbe risposto con un “Ci stiamo pensando“. Sembra della stessa opinione anche l’assessore alla Cultura Miguel Gotor che, sempre su Repubblica, ha dichiarato “Stiamo parlando di una personalità dell’arte e della cultura italiana tale che, se e quando arriverà l’istanza, sarà certamente valutata dalla commissione”. In poche parole, potrebbe accadere, ma nessuno ha ancora ufficializzato la proposta.

    Per adesso Roma e la Carrà dovranno accontentarsi del murales firmato da Mr. Churro che, in via San Giovanni in Laterano, la Gay Street romana, ha reso omaggio all’artista e a al suo rapporto con la comunità LGTBQ+ al grido di “meno silenzio, più rumore”. Perché magari l’amministrazione di Roma si è dimenticata della Carrà, ma di certo non l’ha dimenticata la gente della città. E Raffaella è sempre stata, e sempre sarà, un’icona del popolo.

    Potrebbe interessarti anche

    La campagna Mestrusomnia di Nuvenia
    Attualità

    Giornata mondiale del sonno: gli effetti del ciclo sulle donne

    17 Marzo 2023
    Truvada è il farmaco per la PrEP, profilassi pre-esposizione
    Scienze e culture

    L’Aifa potrebbe rendere gratuita la PrEP: di che si tratta

    21 Marzo 2023
    Cresce il numero delle donne dietro le sbarre, in Italia sono 2.425 su un totale di 56.319 reclusi
    Attualità

    Quando il carcere è al femminile, la storia di Maria Luisa

    18 Marzo 2023

    Instagram

    • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
    • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
    • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
    • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
    L’estate scorsa, il giorno dopo l’improvvisa notizia della scomparsa di Raffaella Carrà, la giunta comunale di Madrid propose di dedicarle una piazza. Ad un anno di distanza, il prossimo 6 luglio, durante las fiestas del Orgullo, il Pride della capitale spagnola, in città verrà inaugurata Plaza Raffaella Carrà, un omaggio del popolo madrileno all'artista e sostenitrice dei diritti LGBTQ+. Tutto stupendo, vero, ma l’Italia? Nel silenzio delle istituzioni, la pagina Facebook dell’artista scrisse, "l’Italia perde ancora una volta l’occasione di omaggiare per prima la sua più grande artista". Silenzio che viene oggi interrotto dalla voce del sindaco di Roma Gualtieri, che dà una piccola speranza a tutti i cittadini italiani: "Ci stiamo pensando".
    Murales spagnolo in omaggio a Raffaella Carrà

    “Lei merita questo e molto altro": l'omaggio della Spagna a Raffaella

    “Lei merita questo e molto altro. Questa donna è un esempio di libertà per tutti. Il suo pensiero e le sue canzoni hanno ispirato diverse generazioni. Inoltre è stata una delle prime a parlare di libertà nei suoi testi e in televisione. Anche per questo era un punto di riferimento per la comunità LGBTQ. La Spagna intera intende omaggiarla al più presto, lei si merita questo riconoscimento. Anche perché lei diceva sempre di amare Madrid e di sentirsi libera qui. Madrid ama Raffaella e non la dimenticherà, questo è un piccolo gesto in onore della sua lotta per la libertà. Vogliamo che Madrid abbia una piazza a lei dedicata“ così rendevano omaggio un assessore di Madrid e il partito Mas Pais. E a Roma? In un anno, poco è cambiato e la giunta comunale romana non ha seguito l’esempio madrileno. A colmare il vuoto ci ha però pensato il Pride di Roma che, alla prima parata dopo due anni di 'fermo pandemico', alla Raffaella nazionale ha dedicato il titolo della manifestazione, "Torniamo a fare rumore". Una festa arcobaleno da 900mila partecipanti che ha ribadito con orgoglio il "sì alle persone e no alle etichette, sì ai diritti e no a ogni sopruso", come recita il manifesto della manifestazione.
    Una giovane Raffaella Carrà con il suo celebre caschetto

    "Ci stiamo pensando": la speranza arriva da Roberto Gualtieri

      Proprio durante il Pride, Vladimir Luxuria ha approfittato della presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri per tornare sulla questione Carrà. "Madrid intitolerà una piazza a Raffaella Carrà. Se lo fa Madrid, perché non lo può fare anche Roma?" ha chiesto Luxuria al sindaco che, da quanto riporta la cronaca di Roma di Repubblica, avrebbe risposto con un "Ci stiamo pensando". Sembra della stessa opinione anche l’assessore alla Cultura Miguel Gotor che, sempre su Repubblica, ha dichiarato "Stiamo parlando di una personalità dell’arte e della cultura italiana tale che, se e quando arriverà l’istanza, sarà certamente valutata dalla commissione". In poche parole, potrebbe accadere, ma nessuno ha ancora ufficializzato la proposta. Per adesso Roma e la Carrà dovranno accontentarsi del murales firmato da Mr. Churro che, in via San Giovanni in Laterano, la Gay Street romana, ha reso omaggio all’artista e a al suo rapporto con la comunità LGTBQ+ al grido di “meno silenzio, più rumore”. Perché magari l’amministrazione di Roma si è dimenticata della Carrà, ma di certo non l’ha dimenticata la gente della città. E Raffaella è sempre stata, e sempre sarà, un’icona del popolo.
      Nessun risultato
      Vedi tutti i risultati
      • Attualità
      • Politica
      • Economia
      • Sport
      • Lifestyle
      • Scienze e culture
      • Spettacolo
      • Cos’è Luce!
      • Redazione
      • Board
      • Contattaci
      • 8 marzo

      Robin Srl
      Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
      Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

      Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

      CATEGORIE
      • Contatti
      • Lavora con noi
      • Concorsi
      ABBONAMENTI
      • Digitale
      • Cartaceo
      • Offerte promozionali
      PUBBLICITÀ
      • Speed ADV
      • Network
      • Annunci
      • Aste E Gare
      • Codici Sconto