Ci sono tanti modi per augurare
Buon Anno. Per questo
2023 la proposta cade su uno spiraglio di
Luce! che arriva (una volta tanto) in ambito sanitario. Una una piccola-grande notizia capace di portare speranza a moltissime persone.
Malati oncologici toscani e pazienti liguri, che vedono ora riconosciuto un diritto fondamentale: quello alla rinascita, anche da un punto di vista squisitamente estetico. Non per il giudizio del prossimo, quindi, ma per il piacere di guardarsi allo specchio e vedersi, semplicemente, per come si era. Partiamo quindi dall'esempio virtuoso della Toscana per poi spostarci in terra ligure con l'augurio che questo anno nato in tempi calamitosi di Covid continui a fornire tanti spiragli di Luce! destinati a moltiplicarsi all'infinito. Buon anno a tutte e tutti.
Toscana, contributo straordinario per l’accesso ai trattamenti di estetica oncologica
“Abbiamo approvato un emendamento alla legge di stabilità che prevede per gli anni 2023 e 2024 un contributo straordinario per l’accesso ai trattamenti di estetica oncologica: una norma di civiltà che favorire il miglioramento della qualità di vita dei pazienti sottoposti a queste terapie“. Lo annuncia anche attraverso i suoi social il presidente del Consiglio Regionale della Toscana,
Antonio Mazzeo. Il testo passato nel maxi emendamento al bilancio prevede infatti lo stanziamento di
500mila euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, con l’obiettivo di consentire l’accesso ai trattamenti di estetica oncologica: “Una somma a beneficio di quei pazienti affetti da patologie che necessitino di trattamenti medici, clinici, di laboratorio, chirurgici e radioterapici nelle strutture sanitarie regionali, le cui patologie siano certificate dai responsabili dei centri di riferimento oncologici o di strutture a valenza regionale o da altro dirigente sanitario da essi delegato“, recita il testo. Fra le persone che potranno accedere al ’tesoretto’ messo a disposizione del Consiglio Regionale della Toscana figurano anche “i pazienti in lista di attesa per
trapianto di organi solidi o di midollo, che si sottopongono a tipizzazioni tissutali, a trapianti, a controlli periodici e ad interventi e ricoveri conseguenti ad eventuali complicanze“.
Il post del presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo
Una notizia di non poco conto per la
sanità Toscana, che non cancella le criticità delle liste di attesa, ma offre strumenti di sostegno concreti a chi si trova ad affrontare un periodo critico e vuole ritrovare fiducia in se stesso. La perdita dei capelli, delle ciglia, delle sopracciglia, il pallore, le occhiaie, l’aumento e la perdita di peso, le ulcere, rappresentano alcuni dei principali cambiamenti a cui questi pazienti vanno incontro. In particolare, per la
donna malata di cancro, tutto questo rappresenta, oltre che un’alterazione della propria immagine, la testimonianza quotidiana di una diversità, auto ed etero percepita, che può avere conseguenze significative sulla qualità della vita, generando talora vergogna, ansia, timori. Eppure è noto quanto il benessere psicologico vada di pari passo di pari passo con quello estetico.
, Il tumore della mammella è al primo posto fra i tumori femminili, si stima che una donna su 8 ne sia colpita nell’arco della vita
Anche se di tumore oggi si vive, i dati fanno ancora paura: ogni anno in Toscana si stimano circa 3500 nuovi casi solo per quanto riguarda il
carcinoma della mammella. “È però aumentata la consapevolezza da parte delle donne, che partecipano con regolarità ai programmi di screening, permettendo di diagnosticare il tumore in una fase precoce e poterlo combattere più efficacemente“, spiega
Fabio Quercioli, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e membro del Cda Medlight di Firenze (
www.medlight.it), che da tempo apre le porte alle pazienti operate di
tumore al seno, “per seguirle in ogni fase del percorso di ricostruzione mammaria“.
Fabio Quercioli, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica di Firenze
Dottor Quercioli, il tumore della mammella è al primo posto fra i tumori femminili, si stima che una donna su 8 ne sia colpita nell’arco della vita. Quanto è importante, sentirsi nuovamente integra nella propria identità femminile? "Per una donna che ha dovuto affrontare e combattere il tumore al seno è estremamente importante tornare a vivere la propria vita normalmente, riappropriandosi anche dell’immagine femminile penalizzata dalla chirurgia oncologica e dalle successive cure, chemioterapia o radioterapia. E’ provato che il soddisfacimento di questa esigenza psicologica aiuta la paziente a reagire positivamente durante il percorso post oncologico, ottimizzando l’efficacia delle cure e riducendo la condizione di stress, ansia e depressione che spesso ne contraddistingue le varie fasi".
Oltre alla ricostruzione oncoplastica esistono vari trattamenti estetici in grado di completa il percorso delle donne operate al seno? "Solitamente l’intervento ricostruttivo con protesi si completa con la tecnica del lipofilling, che prevede il prelievo autologo di piccole quantità di grasso, che vengono trasferite nell’area ricostruita. Il lipofilling permette non solo di migliorare l’aspetto estetico della mammella, rendendola più naturale e simmetrica rispetto alla controlaterale, ma anche di migliorare l’aspetto e la consistenza delle cicatrici e dei tessuti, assottigliati e danneggiati dalla radioterapia".
Il lavoro di professionisti estetici specializzati si affianca a quello dei medici, arrecando beneficio a livello psico-fisico, aiutando la cute a sopportare meglio la tossicità della terapia ad esempio, risolvendo inestetismi e calmando irritazioni: è un emendamento importante, quello che riguarda la Toscana, quindi? "Lo ritengo molto importante, dal momento che la possibilità di accedere a questo genere di trattamenti estetici fa percepire al paziente maggior comprensione e sostegno durante il suo percorso di cura, che rappresenta una fase critica non solo a livello fisico ma anche psicologico".
L’estetica oncologica è una disciplina che si occupa di aiutare chi soffre di tumore ad affrontare la patologia con un’immagine più positiva di se stessi, sia a livello fisico sia mentale
L’estetica oncologica è una disciplina che si occupa di aiutare chi soffre di tumore ad affrontare la patologia con un’immagine più positiva di se stessi, sia a livello fisico sia mentale: durante la malattia oncologica sembra quasi impossibile e superfluo curare anche il proprio aspetto. Dottor Quercioli, da esperto, lei cosa ne pensa? "A mio avviso curare i fastidi e i segni esteriori della chirurgia e delle cure successive non è un fatto meramente estetico, ma un vero e proprio supporto morale, per far sì che il paziente a non si identifichi con la malattia ma conservi motivazione e fiducia, per superare anche le fasi più critiche e tornare il prima possibile ad una vita normale".
Dermopigmentazione del complesso areola-capezzolo, camouflage di cicatrici atrofiche e ipertrofiche e cheloidi, manovre linfodrenanti e miorilassanti, trattamenti nutrienti per l’epidermide, in particolare nella fase radioterapica, make-up, manicure, pedicure, cura della pelle, epilazione: quali sono alla luce della sua lunga esperienza i trattamenti capaci di restituire il sorriso ai pazienti che affrontano malattie oncologiche? "Credo che lo siano tutti, ogni paziente ha le sue priorità per quanto riguarda il proprio aspetto esteriore, sicuramente la cura della pelle ha un ruolo fondamentale nel percorso post oncologico ed è necessario riservarle la massima attenzione. Come chirurgo plastico e medico estetico ritengo che la biorivitalizzazione del viso con acido ialuronico sia ideale per la sua azione altamente idratante e bioristrutturante. Essendo un trattamento del tutto naturale, delicato e indolore si presta anche per il cuoio capelluto, per favorire la ricrescita dei capelli".
In Liguria nasce il tatuatore della mutua
Dermopigmentazione areola mammaria e ricostruzione capezzolo
Buone notizie anche dalla
Liguria: sta per arrivare in consiglio una proposta di legge che farà rientrare i tatuaggi nelle prestazioni del sistema sanitario regionale. Nel Bilancio della Regione, appena approvato, un ordine del giorno della Lega ha infatti impegnato la giunta a organizzare un percorso per
sostenere i tatuaggi con finalità medica cui si sottopongono i liguri. “Per ora è solo il primo atto“, spiega il consigliere regionale Alessio Piana, Lega, presidente della III Comissione regionale. “Dobbiamo sostenere anche sul piano psicologico i pazienti e spesso un tatuaggio con finalità medica aiuta a superare molte complessità - prosegue - : ecco perché abbiamo compiuto solo il primo passo, in aula, per arrivare nei prossimi mesi a perfezionare una proposta di legge a riguardo, per inserire i tatuatori professionisti certificati e esperti in tatuaggi medici, nel sistema sanitario regionale”.
I tatuaggi dei sopravvissuti al cancro in una foto di Gabriel Aguirre su Unsplash
Ricostruzione dell’areola e del capezzolo, camouflage di cicatrici atrofiche e ipertrofiche e cheloidi, esiti cicatriziali di labiopalatoschisi, ricostruzione delle ciglia e sopracciglia o camouflage di cicatrici nel caso di pazienti oncologici o di persone con altre patologie potranno essere corrette dalla mano di tatuatori esperti: la giunta si è inoltre impegnata, con l’approvazione dell’ordine del giorno, già da subito a
intervenire economicamente per supportare i pazienti che non riescono a sostenere i costi dell’intervento in maniera autonoma, di fatto cominciando a introdurre un rimborso per quella che si preannuncia diventare una nuova prestazione sociosanitaria, convenzionata, della Liguria: il tatuaggio.