Stati Uniti, la FDA autorizza la vendita della pillola abortiva nelle farmacie al dettaglio

L'agenzia ha deciso di allentare alcune strategie di valutazione e attenuazione del rischio (Rems) sulla pillola, la cui prescrizione potrà avvenire anche online, che potrà essere inviata per posta

di MARIANNA GRAZI
4 gennaio 2023
pillola-abortiva

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Il noto proverbio recita: "Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna". Un motto che potrebbe benissimo essere applicato alla "questione" aborto negli Stati Uniti. Dove, in una prima volta storica, la Food and Drug Administration (FDA) consentirà alle farmacie al dettaglio di vendere pillole abortive, come ha dichiarato martedì la stessa agenzia, anche se sempre più Stati cercano di vietare l'aborto farmacologico. Oltre a quello chirurgico, come dimostrano le sempre più stringenti misure approvate dopo l'abolizione della Roe v. Wade, la sentenza che compirà tra pochi giorni 50 anni (il 22 gennaio) e che aveva garantito l'accesso all'interruzione volontaria di gravidanza a livello federale fino a giugno 2022.

La Food and Drug Administration ha approvato l'ampliamento all'aborto farmacologico: sarà possibile acquistare la pillola in farmacia

Il nuovo regolamento segna un potenziale (importantissimo) ampliamento dell'accesso alla procedura di ivg, mentre l'amministrazione del Presidente Joe Biden sta cercando di mettere in campo misure generali per proteggere al meglio i diritti all'aborto, dopo che questi sono stati fortemente limitati dalla decisione della Corte Suprema di rovesciare la storica sentenza del 1973 e i divieti statali che ne sono seguiti. Le farmacie possono già richiedere la certificazione per la distribuzione della pillola di mifepristone a una delle due aziende che la producono negli Usa, Danco Laboratories e GenBioPro e, in caso di esito positivo, potranno distribuirla direttamente alle pazienti, su prescrizione di un medico abilitato. La FDA ha annunciato per la prima volta che avrebbe apportato queste modifiche nel dicembre di due anni fa, quando ha deciso di allentare alcune strategie di valutazione e attenuazione del rischio (Rems) sulla pillola, che erano in vigore da quando l'agenzia l'aveva approvata nel 2000 e che sono state temporaneamente revocate proprio nel 2021 a causa della pandemia di Covid-19. Tra i cambiamenti più sostanziali c'è l'eliminazione definitiva delle restrizioni alla spedizione per posta del farmaco e alla loro prescrizione online da parte del medico di famiglia.

Il Mifeprex e il relativo generico potranno essere acquistati in farmacia con prescrizione medica

"In base al Programma Rems sul mifepristone, nella versione aggiornata, il mifeprex e il relativo generico approvato possono essere dispensati da farmacie certificate o da un medico specialista o sotto la sua supervisione", ha dichiarato FDA martedì 3 gennaio. Il Mifeprex in combinazione con un secondo farmaco, il misoprostolo, possono essere utilizzati per interrompere la gravidanza fino alla decima settimana. Soddisfatti gli attivisti pro-aborto, che sottolineano la lunga casistica di efficacia (in tutta sicurezza) del medicinale, senza rischi di sovradosaggio o dipendenza. "La notizia di oggi è un passo avanti nella giusta direzione per l'equità sanitaria", ha dichiarato in un comunicato la presidente di Planned Parenthood Alexis McGill Johnson. "Essere in grado di accedere al farmaco per l'aborto prescritto per posta o di ritirarlo di persona in farmacia, come qualsiasi altra prescrizione, è una svolta per le persone che cercano di accedere all'assistenza sanitaria di base", ha aggiunto. GenBioPro, che produce la versione generica della pillola, ha dichiarato in un comunicato che il cambiamento normativo non garantirà un accesso paritario a tutte le persone. In oltre 10 Stati sono entrati in vigore divieti alla procedura che, in alcuni casi, riguardano anche il mifepristone. Le donne di questi Stati potrebbero recarsi in altri Stati per ottenere un aborto farmacologico, ma si tratta di una spesa che non tutte possono permettersi di fare. Inoltre la decisione se adottare o meno le nuove modalità di accesso a questa procedura spetta alle singole farmacie, scelta non scontata data l'aspra controversia politica sull'aborto.