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Home » Spettacolo » Calendario Pirelli 2023, empowerment femminile e battaglia sull’inclusività firmato da Emma Summerton

Calendario Pirelli 2023, empowerment femminile e battaglia sull’inclusività firmato da Emma Summerton

Un inno ai diversi modi di essere belle e forti: da Ashley Graham a Precious Lee, passando per Bella Hadid, Lauren Wasser e Guinevere Van Seenus

Barbara Berti
17 Novembre 2022
Calendario Pirelli 2023: Ashley Graham (Ansa)

Calendario Pirelli 2023: Ashley Graham (Ansa)

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Un grande affresco e contributo all’empowerment femminile e alla battaglia sull’inclusività. E’ il Calendario Pirelli 2023 firmato da Emma Summerton, la fotografa di moda australiana che vive a Londra. “Volevo offrire alle donne una piattaforma per rappresentare chi sono, che cosa effettivamente fanno” spiega la fotografa, quinta donna a firmare il famoso calendario, giunto alla 49edizione e composto da 14 scatti (12 mesi, l’immagine di copertina e quella di chiusura) di altrettante muse.

Calendario Pirelli 2023: Precious Lee, ottobre (Ansa)
Calendario Pirelli 2023: Precious Lee, ottobre (Ansa)

“Per il calendario sono voluta tornare alla radice etimologica della parola musa. Musa originariamente rappresentava non solo la fonte di ispirazione ma anche chi possedeva talento nella letteratura, le scienze e le arti” spiega Summerton, tanto che il titolo del calendario è “Love Letters to the Muse”. Tra le sue muse ci sono bellezze classiche e altre che si battono per una nuova estetica, più vicina a quelle delle donne reali. E non a caso, Summerton ha scelto modelle ma anche artiste, fotografe, musiciste, scrittrici. Tutte donne con un fascino speciale, che lei ha voluto ritrarre in una dimensione onirica, sullo sfondo di una natura selvaggia.

Calendario Pirelli 2023: Guinevere Van Seenus, gennaio (Ansa)
Calendario Pirelli 2023: Guinevere Van Seenus, gennaio (Ansa)

Il risultato finale offre una carrellata di immagini belle e seduttive ma che esprimono sempre la forza delle donne. E così a fianco di top model famose come Karlie Kloss, l’esperta di tecnologia, Bella Hadid, il folletto, Cara Delevingne, la performer, Lila Moss (figlia di Kate), la veggente, Emily Ratajkowski, la scrittrice, ecco attiviste come Ashley Graham, che invita le donne a reagire e a sentirsi belle come sono, piuttosto che Precious Lee, scrittrice, super top model afro-americana che boccia la definizione curvy “perché obsoleta”.

Calendario Pirelli 2023: Emily Ratajkowski (Ansa)
Calendario Pirelli 2023: Emily Ratajkowski (Ansa)

E, ancora Guinevere Van Seenus nei panni della fotografa, lavoro che svolge in parallelo a quello di top model, quindi Lauren Wasser, l’atleta, che ha perso entrambe le gambe. Poi, ancora, Sasha Pivovarova, la top russa nei panni della pittrice, Adwoa Aboah, modella e attivista britannica che qui interpreta la regina. Adut Akech, la modella sudsudanese naturalizzata australiana interpreta la cacciatrice di sogni, quindi He Cong, la saggia, e Kaya Wilkins, la musicista.

Calendario Pirelli 2023: Bella Hadid, mese di agosto
Calendario Pirelli 2023: Bella Hadid, mese di agosto

“Sono affascinata dalle donne che realizzano cose straordinarie e creative” spiega la fotografa sottolineando come le donne che racconta l’hanno ispirata “lungo tutta la mia carriera e lungo tutta la mia vita, a partire da mia madre. Persone dalle quali ho imparato molto: scrittrici, fotografe, poetesse, attrici e registe. La mia idea, quindi, è stata quella di celebrare queste donne straordinarie e di creare un mondo in cui rappresentarle”.

Calendario Pirelli 2023: Lauren Wasser, maggio (Ansa)
Calendario Pirelli 2023: Lauren Wasser, maggio (Ansa)

Gli scatti, che compongono il calendario, fra sogno e fantasy fanno viaggiare lontano dalla realtà difficile che stiamo vivendo. “Il fatto di avere questa atmosfera surreale creativa e un po’ onirica è qualche cosa di importante in questo preciso momento” spiega ancora Summerton in riferimento alla decisione di tenersi fuori dal tempo e dalle tragedie, pandemia e guerra. E aggiunge: “Perché anche se, o forse proprio perché la situazione attuale può risultare molto pesante, abbiamo bisogno di un po’ di spazio per respirare”.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Un grande affresco e contributo all’empowerment femminile e alla battaglia sull'inclusività. E’ il Calendario Pirelli 2023 firmato da Emma Summerton, la fotografa di moda australiana che vive a Londra. “Volevo offrire alle donne una piattaforma per rappresentare chi sono, che cosa effettivamente fanno” spiega la fotografa, quinta donna a firmare il famoso calendario, giunto alla 49edizione e composto da 14 scatti (12 mesi, l’immagine di copertina e quella di chiusura) di altrettante muse.
Calendario Pirelli 2023: Precious Lee, ottobre (Ansa)
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“Per il calendario sono voluta tornare alla radice etimologica della parola musa. Musa originariamente rappresentava non solo la fonte di ispirazione ma anche chi possedeva talento nella letteratura, le scienze e le arti” spiega Summerton, tanto che il titolo del calendario è “Love Letters to the Muse”. Tra le sue muse ci sono bellezze classiche e altre che si battono per una nuova estetica, più vicina a quelle delle donne reali. E non a caso, Summerton ha scelto modelle ma anche artiste, fotografe, musiciste, scrittrici. Tutte donne con un fascino speciale, che lei ha voluto ritrarre in una dimensione onirica, sullo sfondo di una natura selvaggia.
Calendario Pirelli 2023: Guinevere Van Seenus, gennaio (Ansa)
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Calendario Pirelli 2023: Emily Ratajkowski (Ansa)
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E, ancora Guinevere Van Seenus nei panni della fotografa, lavoro che svolge in parallelo a quello di top model, quindi Lauren Wasser, l’atleta, che ha perso entrambe le gambe. Poi, ancora, Sasha Pivovarova, la top russa nei panni della pittrice, Adwoa Aboah, modella e attivista britannica che qui interpreta la regina. Adut Akech, la modella sudsudanese naturalizzata australiana interpreta la cacciatrice di sogni, quindi He Cong, la saggia, e Kaya Wilkins, la musicista.
Calendario Pirelli 2023: Bella Hadid, mese di agosto
Calendario Pirelli 2023: Bella Hadid, mese di agosto
"Sono affascinata dalle donne che realizzano cose straordinarie e creative” spiega la fotografa sottolineando come le donne che racconta l’hanno ispirata “lungo tutta la mia carriera e lungo tutta la mia vita, a partire da mia madre. Persone dalle quali ho imparato molto: scrittrici, fotografe, poetesse, attrici e registe. La mia idea, quindi, è stata quella di celebrare queste donne straordinarie e di creare un mondo in cui rappresentarle”.
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Gli scatti, che compongono il calendario, fra sogno e fantasy fanno viaggiare lontano dalla realtà difficile che stiamo vivendo. “Il fatto di avere questa atmosfera surreale creativa e un po’ onirica è qualche cosa di importante in questo preciso momento” spiega ancora Summerton in riferimento alla decisione di tenersi fuori dal tempo e dalle tragedie, pandemia e guerra. E aggiunge: “Perché anche se, o forse proprio perché la situazione attuale può risultare molto pesante, abbiamo bisogno di un po’ di spazio per respirare”.
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