
DSC_1440_Niccolò Fabi_foto di Arash Radpour
"La sottrazione mi sembrava provocatoriamente l’operazione migliore per un disco che in qualche modo celebra i miei 25 anni di carriera. Crescere significa anche sottrarre, rinunciare, rischiare, non semplicemente aggiungere. E poi, c’è la formuletta che tutti conosciamo, per cui meno per meno dà più. E, quindi c’è potenzialmente anche un significato positivo". Il quarto di secolo di carriera da festeggiare con un disco e due tour, uno instore in collaborazione con Librerie Feltrinelli, per parlare intensamente con i fan, e uno nei teatri. Per Niccolò Fabi il 2023 inizia all’insegna del "Meno per meno", il disco con 10 brani che viene condiviso con i fan con una serie di incontri a ingresso libero. Da aprile invece parte il tour vero e proprio, organizzato da Magellano Concerti e prodotto da Ovest, con il cantautore che salirà alla ribalta con l’Orchestra Notturna Clandestina, diretta dal maestro Enrico Melozzi. Il set è diviso in due parti. La prima vede il romano, classe, 1969, in perfetta solitudine sul palcoscenico cantare i suoi successi, nella seconda spazio all’orchestra e a tutto il repertorio che è stato arrangiato per questo show da non perdere.
11 gennaio a CUNEO, in collaborazione con Muzak Dischi, presso Open Baladin (Piazza Foro Boario 12 – ore 18.30);
17 gennaio a ROMA all’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini (Viale Antonino di San Giuliano 782 - ore 19.00);
18 gennaio a CAGLIARI presso il Foyer del Teatro Massimo di Cagliari (Via E. De Magistris 12 - ore 18.00); 19 gennaio a FIRENZE a laFeltrinelli Red (Piazza della Repubblica 26 - ore 18.00); 20 gennaio a BOLOGNA presso la Scuderia Future Food Living Lab (Piazza Giuseppe Verdi 2 - ore 18.00); 21 gennaio a PALERMO al Cinema Rouge et Noir (P.za Giuseppe Verdi 8 - ore 17.00); 22 gennaio a NAPOLI presso Foqus Quartieri Spagnoli (Via Portacarrese a Montecalvario, 69 - ore 18.00); 25 gennaio a BARI a laFeltrinelli (Via Melo da Bari, 119 - ore 18.30).
17 aprile a BOLOGNA (Europauditorium) 18 aprile a MILANO (Teatro degli Arcimboldi) 20 aprile a BRESCIA (Gran Teatro Morato); 21 aprile a CESENA (Nuovo Teatro Carisport) 26 aprile a TRENTO (Auditorium Santa Chiara) 27 aprile a PADOVA (Gran Teatro Geox) 28 aprile a TORINO (Teatro Colosseo) 5 maggio ad ANCONA (Teatro delle Muse) 6 maggio a PESCARA (Teatro Massimo) 8 maggio a BARI (Teatro Petruzzelli) 9 maggio a LECCE (Teatro Politeama Greco) 11 maggio a CATANIA (Teatro Metropolitan) 12 maggio a PALERMO (Teatro Golden) 15 maggio a FIRENZE (Teatro Verdi) 16 maggio ad ASSISI - PG (Teatro Lyrick) 19 maggio a NAPOLI (Teatro Augusteo) 21 maggio a ROMA (Auditorium Parco della Musica) 23 maggio a PARMA (Teatro Regio) 24 maggio a GENOVA (Teatro Politeama Genovese) Intanto si possono vedere sul web tre suoi nuovi video "Sì, in quello di 'Al di fuori dell’amore' ho raggruppato alcuni dei volti delle persone che fanno parte del mio staff del ed è una sorta di ringraziamento per il loro sostegno, poi c’è 'Di Aratro e Di Arena', che è un racconto per immagini del concerto all’Arena di Verona, e 'Andare Oltre' che è stato realizzato da Valentina Pozzi e ha vinto il Premio Videoclip dell’anno all’interno del Roma Film Festival. È evidente che un riconoscimento del genere faccia piacere, anche perché è davvero difficile fare dei video giusti per canzoni che contengono parole già ricche di immagini. È stato un lavoro delicato non essere sovrabbondanti, ma raccontare l’atmosfera di questa canzone senza essere didascalici".
Però in un album del 2016, "Una somma di piccole cose", ce n'erano diversi di pezzi che evocavano problemi ambientali... "Forse a causa dell’ambientazione, visto che è nato in una casa di campagna, in un ambiente molto agreste. Il tema della natura è da sempre un grande pacificatore delle nevrosi umane e quando non si vive in città si ritrova il desiderio di stare insieme con la gente. Meno siamo, più amiamo la vicinanza e cerchiamo di stare insieme. Nelle città, soprattutto in quelle grandi succede il contrario, ne parlo anche in brani come 'Filosofia agricola'". Come decide cosa mettere nei suoi pezzi? "Le canzoni non sono articoli di giornale che hanno un argomento. A volte sono delle proiezioni del proprio stato d’animo che si concretizzano in parole, ma non sempre hanno un tema. Ci sono autori che prediligono avere temi, e fare canzoni sugli omosessuali, sugli animali stanchi, sulle chitarre scordate. Forse la mia canzone in cui ho raccontato di più il mio rapporto con gli altri, diversi o uguali che siano, è 'Io sono l’altro' del mio disco 'Tradizione e tradimento'. Sottolineavo il concetto della relatività del diverso: noi siamo diversi da altri, come gli altri sono diversi da noi. È tutto relativo e i ruoli cambiano a seconda del punto di vista, del punto di osservazione che si sceglie. Io l’altro rispetto a te, tu sei l’altro rispetto a me". Come ha vissuto questi suoi primi 25 anni di musica? "Non mi posso lamentare, ho vissuto con grande libertà facendo senza grandi pressioni, soprattutto negli ultimi 15 anni, le scelte che avrei voluto fare". La musica è sperimentazione o poesia? "L’una non esclude l’altra. Ma, avendo a che fare con le canzoni, che hanno inevitabilmente le loro necessità, di solito privilegio la comunicativa di una canzone, testo compreso, alla sperimentazione tout court. Se si può cercare di raggiungere l’effetto poetico cercando ogni volta di cambiare cornice, contorno di aggiungere un colore, un dettaglio diverso, senza essere per forza rassicurante".

Niccolò Fabi (Ph: Arash Radpour)
Le tappe del tour instore
Le date del "Meno per meno Tour"

"Meno per Meno" il nuovo disco di Niccolò Fabi

Niccolò Fabi (Ph. Arash Radpour)