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Un album vero contro le "Fake News": i Pinguini Tattici Nucleari e il valore di fare gruppo

La band bergamasca sta per ripartire in un attesissimo tour negli stadi. E racconta a Luce! la genesi del nuovo disco, "un po' autoreferenziale", per spiegare come hanno vissuto due anni di Covid

di GIOVANNI BALLERINI -
15 dicembre 2022
pinguini tattici nucleari

pinguini tattici nucleari

"Talvolta, in qualche modo, ricorriamo alle bugie nei nostri brani: capita che ci racconti una storia un amico, poi la mettiamo nelle nostre canzoni e diciamo che è nostra, magari mischiandola a storie che ci sono capitate. La stessa cosa succede con le fake news: ripeti una cosa una, due, dieci, cento volte e alla fine è come se diventasse vera. Volevamo fare un album vero e quindi ne abbiamo fatto uno anche un po' autoreferenziale in certi punti. Lo si capisce dalla prima canzone Zen, che parla di quanto sia difficile fare ogni tanto questo mestiere. Anche se siamo dei privilegiati a fare il lavoro dei nostri sogni, la pressione, la competizione che c’è fuori a volte sembra schiacciarci o almeno a noi sembra così. È un rischio parlare di una cosa autoreferenziale in una canzone, ma la trap, il rap, negli ultimi anni ci hanno insegnato che parlare di noi stessi può essere terapeutico per noi e interessante per il pubblico. Quindi ci siamo detti facciamolo ed è nato il nostro quinto album". Sono un fiume in piena i Pinguini Tattici Nucleari. Dopo aver ricevuto l’MTV Europe Music Award come migliori artisti italiani al MTV Europe Music Award 2022 (erano nominati con Ariete, Blanco, Elodie e i Maneskin) la band bergamasca torna alla ribalta più vera che mai con il nuovo, attesissimo album, "Fake News", che è stato anticipato dai singoli Giovani Wannabe (triplo platino) e Ricordi (certificato platino e per la sesta settimana consecutiva primo in classifica EarOne). Fake News è disponibile per Columbia Records/Sony Music Italy in tutti gli store, su tutte le piattaforme digitali, in cd e vinile con quattro differenti cover, con altrettante fake story in copertina, riferite al mondo popolato di musica e storie raccontate da Riccardo Zanotti alla chitarra e alla voce, Elio Biffi alla fisarmonica, alle tastiere e alla voce, Simone Pagani al basso, Matteo Locati alla batteria, Nicola Buttafuoco e Lorenzo Pasini alle chitarre. Cioè dai Pinguini Tattici Nucleari.

Pinguini Tattici Nucleari

In un mondo dell’informazione (o della disinformazione) sempre più governato da algoritmi, dove le fake news si diffondono alla velocità di un click , il nuovo disco dei Pinguini tenta invece raccontarci - in 14 brani - qualcosa di vero, in parte riferita agli ultimi due anni in cui imperversava il Covid, ma non solo. Il tutto con la genuinità e l’estro che sono un po' i biglietti da visita di questa convincente band. "Dal rapporto con il confinamento, il lockdown sono nate anche canzoni di solitudine – spiegano -. Per noi lo stare insieme è sempre stato importante perché prima di tutto siamo una band e pensiamo che le risposte ai mali della vita siano sempre indissolubilmente comunitarie: i problemi si fronteggiano insieme, ci completiamo a vicenda. Poi ciascuno suona il suo strumento, ma essere un gruppo è importante come valore. Vogliamo diffondere il concetto e ci piace l’idea che un ragazzino abbia punto di vista: ti insegna l’importanza della squadra per affrontare la vita". Come avete vissuto la solitudine del periodo pandemico? "Per noi è stata micidiale, ci siamo sentiti un po' prede dello sconforto. Lo ribadiamo in canzoni un po' intimiste, come Hikikomori che parlano di questa desolata solitudine. Ci sembrava ipocrita non parlarne dopo due anni di assenza dai palchi, che sono il nostro bioma, non potevamo fare finta che non fosse successo niente e proporre solo canzoni d’amore spassionate che potevano difettare di quel pizzico di onestà e di verità che volevamo mettere in questo album che, quasi a contrasto, abbiamo chiamato ossimoricamente Fake News".

Fake News è il nuovo disco dei Pinguini Tattici Nucleari

È un lavoro nato di getto? "È stato un album difficile, ci abbiamo messo parecchio tempo a registrarlo e a partorirlo creativamente: la stesura del primo arrangiamento risale a un anno e mezzo fa e alcune canzoni hanno avuto parecchie gestazioni, rimescolamenti, prima di avere la struttura definitiva. Anche per questo lo sentiamo come un album maturo, anche se secondo noi la maturità è un po' l’anticamera per diventare marci. E quindi continuiamo a sentirci ancora ragazzini, pur rendendoci conto che le nostre creazioni sono ricche di dibattiti e confronti, che possono rallentare il processo, ma che alimentano la gioia, l’allegria di aver realizzato un album come questo, di cui anche il nostro pubblico può percepire tutto il lavoro che c’è stato dietro. Il contrario di quello che succede oggi. In un mondo in cui le band stanno scomparendo e la gente sta dietro solo a quello che fa il front man, noi andiamo contro corrente". E ne siete fieri? "Come non esserlo se poi il risultato è questo disco ampio e vario, pieno di pezzi in cui, pur rimanendo in un solco di comprensibilità generale, siamo riusciti ad andare in direzioni diverse e sperimentali. Ci sono dei brani che cercano di strizzare l’occhio da un lato e dall’altro a modalità un diverse di fare musica dal pop tradizionale. Ci sono dei pezzi uptempo, dal ritmo veloce e fresco, come la musica che ha superato la trap e sta andando oltre in quella dimensione, come la drill. Poi ci sono brani cantautorali, con dietro delle storie, che sono un tentativo di andare oltre la simpatica frase instagrammabile per un discorso più complesso che riesca a raccontare almeno uno sprazzo di quello che è la nostra società contemporanea o quantomeno della nostra generazione, quello che viviamo noi. A esempio un canzone come Cena di classe cerca di fare capire come quelli della nostra generazione vivono il crescere, l’andare avanti incontrando gli ostacoli della vita. In questo album c’è anche più rock, più ritmo, che dal vivo è ancora più coinvolgente".

Il tour negli stadi

Il tour negli stadi di Fake News

A proposito di concerti sono già attive sui circuiti Ticketone e Ticketmaster le prevendite per il tour negli stadi 2023: 07.07.2023 - Venezia Parco San Giuliano Mestre - data zero 11.07.2023 - Milano Stadio San Siro - sold out 12.07.2023 - Milano Stadio San Siro 15.07.2023 - Firenze Stadio Artemio Franchi 19.07.2023 - Torino Stadio Olimpico 23.07.2023 - Roma Stadio Olimpico - sold out 24.07.2023 - Roma Stadio Olimpico 27.07.2023 - Bari Stadio San Nicola 30.07.2023 - Messina Stadio San Filippo 13.08.2023 - Olbia Red Valley Festival I numeri degli spettatori sono già straordinari: oltre 300.000 biglietti venduti su una disponibilità di 430mila. A Milano si va verso il secondo esaurito, Firenze ha già 29mila biglietti venduti e anche nelle altre date, anche se mancano ancora mesi, le prevendite sono già ottime ovunque. "Rimarremo i ragazzi della porta accanto anche se faremo un po’ di stadi – tiene a ribadire la band -. Fare situazioni di questo tipo ci carica di responsabilità, ma ci apre anche a un pubblico ancora più grande. Anche quando poi suonavamo davanti a poche persone facevamo ore e ore di sala prove per preparare lo show. Adesso ancora di più. Ci sentiamo veramente carichi di responsabilità, ma abbiamo i piedi per terra. Siamo in sostanza felici di avere questa opportunità dopo tanti anni di lavoro, non solo nostri, ma continuiamo a lavorare giorno per giorno e ce la metteremo tutta per far sì che le date siano indimenticabili. L’etica è quella: più va bene, più ci mettiamo a lavorare, il divismo è alieno al nostro Dna e da quello della terra da cui veniamo".