Raffaella Carrà, un'icona senza tempo che fa ancora "Rumore"

Oggi avrebbe compito 80 anni. Da Madrid a New York, tra musical e gigantografie, gli omaggi per la festa di una diva dall'anima caritatevole

di BARBARA BERTI -
18 giugno 2023
Raffaella Carrà, un mito senza tempo (Ansa)

Raffaella Carrà, un mito senza tempo (Ansa)

Raffaella Carrà è un'icona senza tempo che fa ancora "Rumore". Avrebbe compiuto 80 anni oggi, 18 giugno, Raffaella Maria Roberta Pelloni in arte Raffaella Carrà, iconica showgirl italiana ma soprattutto cantante, conduttrice, attrice e ballerina di grande successo.
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Nata a Bologna il 18 giugno 1943: oggi avrebbe compiuto 80 anni (Instagram)

Li avrebbe compiuti se una malattia – un tumore ai polmoni - non l’avesse portata in un’altra dimensione (è morta il 5 luglio 2021) ma grazie al suo carisma, fa ancora “Rumore”. In Italia e nel resto del mondo. Amatissima nel Belpaese e all'estero, in particolare Spagna e Sud America, la bolognese di nascita resta una delle figure più importanti dello spettacolo italiano. Ha dettato la linea a tante future colleghe che dopo di lei si sono cimentate nella conduzione e nel ruolo completo di cantante-ballerina- attrice.
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Raffaella Carrà a "Canzonissima" nel 1970 (Wikipedia)

Famosa per aver ‘svecchiato’ l'Italia bigotta degli anni 70 andando in tv con la pancia scoperta esibendo il celebre ombelico e ballando il “Tuca Tuca” con Albero Sordi, al quale la tv di Stato non poteva certo dire di no. Nota anche per il suo perfezionismo, la capacità di intercettare i gusti del pubblico e di stare con fierezza sempre almeno cinque passi avanti rispetto all'attualità che la circondava.
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E' stata un simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni Settanta, regina della tv pubblica negli anni Ottanta e icona Lgbtq+ negli anni Novanta (Instagram)

Del celebre caschetto biondo non si è mai liberata, sapeva bene che il pubblico era abituato a quella cascata di capelli che faceva muovere al ritmo di musica in un modo che la rendeva unica. La Carrà, in poche parole, è stata un simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni Settanta, regina della tv pubblica negli anni Ottanta e icona Lgbtq+ negli anni Novanta. Insomma un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre 50 anni (e continua ad amare).
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Amatissima in Italia e all'estero, in particolare Spagna e Sud America, la bolognese di nascita resta una delle figure più importanti dello spettacolo italiano (Instagram)

Il volto dell'artista sui maxischermi a Times Square

Tanti gli omaggi resi alla Raffa Nazionale in occasione del compleanno. In America, a New York, sui maxischermi pubblicitari di Times Square, da qualche giorno, campeggia l'immagine di Raffa Nazionale. L’idea è di Spotify Equal che ha scelto l’italiana come ambassador a favore dell'uguaglianza nell'industria musicale.
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A New York, sui maxischermi pubblicitari di Times Square, da qualche giorno, campeggia l'immagine di Raffaella Carrà (Ansa)

Non dimentichiamo, infatti, che l’artista nelle sue canzoni e performance, più volte ha avuto occasione di affrontare temi contemporanei relativi alla libertà femminile e all’omossessualità, argomento quest'ultimo, rappresentato nella nota canzone “Luca”. Il brano è stato scelto da Spotify come titolo di testa della playlist Spotify Equal Italia per tutto il mese di giugno. Sony ha inoltre prodotto in digitale tre suoi album: “Fiesta”, “Mi spendo tutto” e “Raffaella 1998”. “Il billboard  celebra l’icona mondiale - spiega in un comunicato la Sony - che da sempre ha portato con la sua musica chiari messaggi sulla discriminazione di genere, testimoniando così il lascito di Raffaella Carrà nella società mondiale”.
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L’idea è di Spotify Equal che ha scelto l’italiana come ambassador a favore dell'uguaglianza nell'industria musicale (Instagram)

La Spagna e il musical “Bailo Bailo”

A Madrid, città dove lo scorso anno le è stata dedicata Plaza Raffaella Carrà, in un quartiere centrale, nei giorni scorsi è stato presentato un musical dal titolo “Bailo Bailo” (“Ballo ballo” era la sigla di un suo programma tv), con le canzoni da lei portate al successo. Si tratta di uno spettacolo italo-spagnolo, con la regia di Federico Belloni e prodotto da Valeria Arzenton, che debutterà ufficialmente il prossimo 2 novembre, per poi fare rotta in Sud America, Argentina in primis, e approdare in Italia fra il 2025 e 2026.
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La Carrà (a sinistra) e Mina in "Milleluci" nel 1974 (Wikipedia)

La trama del musical non riflette la vita dell’artista ma le canzoni sono le sue. Un po’ come succede con il grande musical celebrativo sugli Abba, “Mamma mia”, dove la sinossi è slegata dai brani. Perché la Spagna e perché Madrid? La risposta è presto detta: la penisola Iberica l'ha amata ( e l'ama) molto al punto che l'ha quasi contesa all'Italia a suon di spettacoli e conduzioni di programmi tv. Nel 2018, l'artista era stata insignita della prestigiosa onorificenza di Dama al Orden del Merito Civil per il suo impegno su temi sociali.
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La presentazione del musical dal titolo “Bailo Bailo” (Ansa)

E l’affetto degli spagnoli si è visto ancora, a due anni dalla scomparsa, dalla folla assiepata davanti al teatro Capitol dove “Bailo Bailo” è stato presentato: anziani e giovani incuriositi e ansiosi di conoscere la data del debutto. “Devo ringraziare Valeria Arzenton per due motivi: il primo è per aver voluto fortemente questo progetto; il secondo è perché è stata forse l'unica, dopo la scomparsa di Raffaella, ad aver mantenuto ciò che ha promesso per renderle omaggio” le parole di Sergio Japino, compagno di vita e di lavoro della Carrà, alla presentazione del musical.
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Raffaella Carrà con Sergio Japino in una foto degli anni Ottanta (Wikipedia)

E ha aggiunto: “Quando mi ha detto che voleva il debutto mondiale a Madrid ho pensato che questo musical sarebbe stata la più grande ‘Fiesta’ che si potesse immaginare per celebrare i suoi 80 anni. E adesso, come direbbe Raffaella, basta cazzeg*e, lavoriamo tutti per fare tanto rumore!”

La moneta con il ritratto della Raffa Nazionale

Pochi giorni fa il ministero dell'Economia e l'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato hanno emesso una moneta con il volto di Raffaella Carrà, per la serie “Grandi Artisti Italiani”.
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Del celebre caschetto biondo non si è mai liberata, sapeva bene che il pubblico era abituato a quella cascata di capelli che faceva muovere al ritmo di musica in un modo che la rendeva unica (Ansa)

Come per le edizioni precedenti, l'artista da celebrare è stata scelta con un sondaggio tra i collezionisti registrati al sito e-commerce dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La moneta bimetallica, dal valore nominale di 5 euro, si presenta in versione proof (emesse esclusivamente per collezioni numismatiche) con una tiratura di 15.000 pezzi. Realizzata dall'artista incisore Silvia Petrassi e prodotta dalle Officine della Zecca italiana raffigura sul dritto, dentro uno schermo televisivo, il ritratto della Raffa Nazionale.
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Il ministero dell'Economia e l'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato hanno emesso una moneta con il suo volto, per la serie “Grandi Artisti Italiani”

Il film sulla vita dell’artista

Anche il cinema celebra l’icona mondiale con “Raffa”, il film originale Disney prodotto da Fremantle, diretto da Daniele Luchetti e scritto da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino, Salvo Guercio. In arrivo in anteprima nelle sale (elenco a breve su nexodigital.it) dal 6 al 12 luglio, giusto per continuare le celebrazioni di quello che sarebbe stato l’ottantesimo compleanno.
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Anche il cinema celebra l’icona mondiale con “Raffa”, il film originale Disney prodotto da Fremantle (Ansa)

Il film ripercorre la vita pubblica e privata dell'artista, a partire dall'infanzia in Romagna segnata dall'abbandono del padre, fino al flirt ‘da copertina’ con Frank Sinatra, i suoi due grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, moltissimi trionfi e qualche insuccesso, crisi e rinascite.

Il libro “La ragazza perfetta”

Da qualche giorno è in libreria “Raffaella Carrà. La ragazza perfetta” di Adriana Pannitteri, per la colllana Femminile Singolare di Morellini Editore.
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La cover del libro dedicato a Raffaella Carrà

In occasione degli 80 anni dalla nascita della grande showgirl, Pannitteri, giornalista Rai, racconta la donna dietro il personaggio. Attraverso la narrazione di aneddoti, ricordi e retroscena, l'autrice ripercorre la vita della celebre artista. Una donna rivoluzionaria conosciuta in tutto il mondo, che viene restituita al lettore nella grandezza del suo percorso professionale e umano. Anche con le sue fragilità.
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I numeri di Raffa Cantante: 60 milioni di dischi venduti, oltre 500mila ascolti mensili su Spotify (Instagram)

Famiglia Cristiana e il ritratto dell’icona "con l’anima"

Una popolarità e un carisma fuori dal comune quello di Raffaella Carrà, amata e rispettata da tutti per l'alta professionalità ma soprattutto per la grande sensibilità tenuta dietro le quinte attraverso opere di beneficenza attuate in prima persona. Amata e rispettata anche per la spiritualità come ha recentemente ricordato Fra Stefano Campanella su “Famiglia Cristiana”.
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Amata e rispettata anche per la spiritualità come ha recentemente ricordato Fra Stefano Campanella su “Famiglia Cristiana” (Ansa)

“C'era un altro amore che Raffaella coltivava in silenzio: poveri e dimenticati verso i quali non si limitava agli aiuti in denaro” racconta Luciano Regolo, condirettore del settimanale paolino. “Andava, nel più totale anonimato, a servire alle mense per gli indigenti, voleva conoscerne le storie, guardarli negli occhi, donare sorrisi e speranze. Nessuno, mentre era in vita, lo ha mai saputo” aggiunge Regolo.
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Murales in omaggio a Raffaella Carrà in Spagna

Musica, tv e cinema: una carriera da vera star

Con 60 milioni di dischi venduti, oltre 500mila ascolti mensili su Spotify, Raffaella Carrà ha fatto numeri che dovrebbero appartenere a chi nella vita, e anche con molto successo, ha fatto solo musica. Ma non è così. Oltre alla musica ci sono la tv e il cinema. C’ è la televisione che con lei ha emozionato come fosse stata musica, l'intrattenimento e il varietà, che grazie a lei è diventato cultura popolare alta.
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Correva il 1982, nella sigla di "Fantastico 3" Raffaella Carrà eseguiva "Ballo Ballo"

C'è anche la tv pensata per ridare fiato agli italiani, aprire una parentesi di spensieratezza. Chi non la ricorda agli esordi del suo primo successo discografico, quel suo “Ma che musica maestro!”, sigla del “Canzonissima” del 1970 con Corrado, cantata con il famoso ombelico scoperto che la infila di diritto negli annali della tv. Da lì in poi è tutta una strada in salita che la manderà in orbita e metterà tutti d'accordo, visti gli ascolti, nel lasciarla fare. E’ lei a lanciare qualche anno dopo, uno dei primi esempi di disco music italiana con il brano “Rumore”, pezzo che venderà oltre dieci milioni di dischi, sarà tradotto quasi immediatamente in inglese, francese e spagnolo.