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Piemonte, nel 2022 stanziati oltre 400mila euro per progetti contro l'aborto

I fondi pubblici per "Vita nascente": aiuti alle donne che non interrompono la gravidanza e soldi per sportelli gestiti da organizzazioni integraliste

di EDOARDO MARTINI -
30 dicembre 2022
Il Piemonte ha stanziato oltre 400mila euro per progetti contro l'aborto

Il Piemonte ha stanziato oltre 400mila euro per progetti contro l'aborto

Le politiche contro l'aborto portano il Piemonte sul terzo gradino della classifica italiana delle regioni con più 'atti clericali' compiuti da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche, secondo il sito dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. In questa strana graduatoria, il Piemonte guadagna la 'medaglia d'argento' perché l'assessorato regionale alle Politiche sociali ha stanziato prima 400mila e poi altri 60mila euro per il fondo "Vita nascente" voluto dal politico Maurizio Marrone. Finanziamenti pubblici impiegati non solo per pagare bollette e beni di prima necessità per l'infanzia alle donne che non interrompono la gravidanza ma anche per finanziare sportelli gestiti da organizzazioni integraliste.

L'assessore alle politiche sociali e all’integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone

Le azioni approvate nel testo del bando "Vita Nascente"

Più nello specifico, il testo del bando "Vita Nascente" approva le seguenti azioni: "Ascolto e consulenza attraverso la presenza nei presidi sanitari, supporto alle donne in attesa per accompagnarle in una scelta individuale consapevole, progetti di sostegno alle mamme sia di natura economica sia attraverso la fornitura di beni di prima necessità, percorsi di sostegno psicologico individuale e di gruppo e di accompagnamento di auto mutuo aiuto". Inoltre il fondo prevede contributi per le spese di casa, per le bollette, l’affitto o le rate del mutuo e per quelle legate alla cura del bambino fino ai 18 mesi. Una parte del fondo, fino al 10%, viene invece usato per le campagne pubblicitarie delle associazioni, utilizzando anche il logo della Regione. Per capire però come si è arrivati a scegliere i progetti di accompagnamento alle madri che intendono abortire, di fatto convincendole a cambiare idea, occorre fare un passo indietro. Le risorse del fondo non erano aperte a chiunque ma solo a quelle associazioni "iscritte negli elenchi approvati dalle Asl". Stiamo parlando, quindi, di una cerchia di associazioni riconosciute. Ma questo riconoscimento è opera di un’altra iniziativa portata a compimento dall’assessore Marrone, di nuovo nel 2021, quando era stato istituito.

Gli stanziamenti per le istituzioni religiose nelle altre regioni italiane

Gli stanziamenti di fondi pubblici a istituzioni religiose sono modus operandi che interessano trasversalmente tutte le regioni. Nel 2022 è la Sicilia ad aggiudicarsi il primato di regione più clericale d’Italia. La Regione ha infatti elargito 9 milioni di euro all’Università Cattolica del Sacro Cuore per un corso di laurea in Scienze infermieristiche che ha visto il coinvolgimento della diocesi di Acireale. Nemmeno un mese prima aveva destinato 4,3 milioni alla costruzione di una nuova chiesa a Ragusa. Al secondo posto di questa classifica troviamo l'Emilia Romagna. Il Comune di Piacenza ha impiegato 14 milioni di euro del Pnrr, richiesti dalla diocesi di Piacenza e Bobbio, per la ristrutturazione delle cattedrali della zona. Nel Lazio il governatore della Regione Nicola Zingaretti ha firmato un protocollo d'intesa con la diocesi di Rieti per mettere a bilancio 250mila euro su iniziative volte a celebrare gli 800 anni del presepe a Greccio. In Lombardia la Regione ha approvato un protocollo con la Chiesa Cattolica per assegnare 600mila euro a 150 progetti per gli oratori. E ancora. In Basilicata la Giunta regionale ha destinato quasi un milione di euro come "contributo straordinario" all'arcidiocesi di Matera-Irsina per il congresso eucaristico nazionale che si è tenuto dal 22 al 25 settembre. La Regione Friuli Venezia Giulia ha infine erogato fondi per ristrutturazione e ammortamento delle parrocchie aumentando lo stanziamento a 5 milioni di euro, rispetto al milione e mezzo degli anni precedenti. In aggiunta ha permesso di regalare anche 100mila euro a una parrocchia di Cordenons per fare nuovamente caldaia e impianto di riscaldamento.