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La foto virale della coppia transgender indiana: il papà porta in grembo il loro bambino

Ziya Paval, 21 anni, e il compagno Zahad, 23, hanno deciso di interrompere temporaneamente il percorso di transizione perché volevano diventare genitori. Il figlio è nato a termine e sta bene

di MARIANNA GRAZI -
8 febbraio 2023
coppia trans india

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È ormai una pratica comune fare un servizio fotografico dei futuri genitori durante la gravidanza. Ma come reagireste se i ruoli si invertissero e a portare in grembo il bambino fosse l'uomo? È accaduto in India, dove una coppia transgender - che ha interrotto la terapia ormonale per avere un figlio - ha diffuso alcune foto dai propri profili social, che hanno fatto velocemente il giro sui social media diventando subito virali. Il loro bambino è nato mercoledì 8 febbraio, 2,920kg di pura felicità per mamma è papà. E pensare che è stato proprio quest'ultimo ad avere il pancione, a portare in grembo il frutto del loro amore.

L'8 febbraio è nato il figlio di Zahad e della compagna Ziya Paval (Instagram)

Ziya Paval, 21 anni, che dice di aver sempre voluto diventare mamma, è stata registrata come maschio alla nascita ma ora si identifica come femmina. Il signor Zahad, 23 anni, che usa solo il nome per identificarsi, è invece stato registrato come femmina all'anagrafe e ora si riconosce come maschio. La coppia vive nello stato meridionale del Kerala e le due persone stavano affrontando entrambe il percorso di transizione di genere quando hanno deciso di provare a diventare genitori. Sulle pagine dei loro social media sono apparsi tanti messaggi di congratulazioni per i neo genitori ancora prima che Zahad partirisse: "Le persone trans meritano una famiglia", ha scritto ad esempio l'attrice transgender S Negha sul post Instagram di Paval, dove aveva condiviso le foto.

Ziya e Zahad (Instagram)

Secondo Paval e Zahad, la loro esperienza potrebbe essere considerata un unicum in India perché "nessun altro si è definito genitore biologico nella comunità transgender, per quanto ne sappiamo". La coppia ha deciso di avere un bambino un anno e mezzo fa, quando entrambi si trovavano in fasi diverse della loro transizione di genere. Si stima che nel Paese vi siano circa due milioni di persone trans, anche se gli attivisti sostengono che il numero sia più alto. Nel 2014 la Corte Suprema indiana ha stabilito che i transgender hanno gli stessi diritti delle altre persone. Tuttavia questi fanno ancora fatica ad accedere all'istruzione e all'assistenza sanitaria e spesso devono affrontare pregiudizi e stigma. Quando la signora Paval e il signor Zahad si sono incontrati tre anni fa, erano entrambi lontani dalle loro famiglie. "Vengo da una famiglia musulmana conservatrice che non mi ha mai permesso di frequentare la danza classica", racconta Ziya Paval. "I miei genitori erano ortodossi al punto che mi tagliavano i capelli per evitare che ballassi". La 21enne racconta che un giorno è uscita di casa per partecipare a un festival giovanile e di non essere più tornata indietro. Oggi insegna danza agli studenti del distretto di Kozhikode. Zahad, che ha una formazione da contabile e attualmente lavora in un supermercato, proviene da una famiglia cristiana della comunità di pescatori della città di Thiruvananthapuram, che ha lasciato dopo aver fatto coming out come transgender. Dopo aver saputo della gravidanza, i genitori hanno accettato la coppia e hanno deciso di sostenerla.

Zahad, 23 anni, al nono mese di gravidanza. Al suo fianco la mamma (dx) e la compagna Ziya (sx), anche lei transgender

È stata la madre di Zahad a chiedere inizialmente ai due ragazzi di non rendere pubblica la gravidanza, ma la scorsa settimana l'hanno annunciata sulla loro pagina Instagram dopo che lei ha dato il permesso. Mamma Paval dice che la sua famiglia, invece, non si è ancora rassegnata e non vuole ancora accettare la loro unione né la nuova identità della figlia. "Una volta terminata la gravidanza, potranno riprendere la terapia ormonale sessuale", afferma il dottor Mahesh DM, un endocrinologo di Bangalore che ha lavorato con diverse persone transgender. Dopo la nascita del bambino, la coppia dovrà trovare un altro lavoro per sbarcare il lunario perché "È molto difficile sopravvivere" spiega la giovane, aggiungendo che dovrà assumere altri studenti di danza. "Zahad tornerà a lavorare circa due mesi dopo il parto. Poi mi occuperò io del bambino". La coppia afferma che la comunità transgender è stata "molto accogliente" nei confronti della loro gravidanza. "Naturalmente, ci sono persone sia all'interno della comunità sia all'esterno che credono agli stereotipi. Pensano che un uomo trans non possa portare in grembo un bambino - conclude -. Ma non importa".