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Siccità è stata la parola dell'anno in Italia
Paese che vai, ambiente che trovi! Anche quest’anno, gli esperti di Babbel - l’azienda per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni live e su app – hanno proposto un viaggio nel tempo attraverso l’analisi di alcune delle parole protagoniste dell’anno che sta per volgere al termine. Naturalmente i temi legati all’ambiente e al cambiamento climatico, come oramai da qualche anno, si posizionano al vertice della classifica, a significare un interesse sempre maggiore da parte dell’opinione pubblica verso questi temi.
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Il Po "a secco" durante l'estate 2022
Tempeste invernali e incendi: il contrasto tra Germania e Francia
Non tutti sanno però che in ogni paese ci sono parole particolari che emergono, a seconda anche del tipo di emergenza che ci si trova a fronteggiare. In Italia per esempio, in cima alle preoccupazioni degli italiani c’è la parola siccità. La siccità in Italia indica delle difficoltà che hanno contrassegnato soprattutto l’estate del 2022, particolarmente avara di precipitazioni. "Siccità" deriva dal latino siccus, 'secco', e indica la carenza di pioggia e, in generale, di umidità per un periodo di tempo prolungato. Naturale che sia stata particolarmente usata nell'anno che va a chiudersi, a causa della mancanza di precipitazioni e del rialzo delle temperature che hanno provocato, nell’estate del 2022, una penuria idrica senza precedenti nella penisola, con la portata del Po ai minimi storici, e con forti ripercussioni sull’ambiente e sull’agricoltura. Senza contare gli effetti a medio e lungo termine e quindi il rischio di importanti alterazioni degli ecosistemi, con intere specie vegetali ed animali a rischio. In Germania invece la parola più usata è stata 'tempeste invernali', in tedesco "Winterstürme". Durante la terza settimana di febbraio nel Paese teutonico, infatti, si sono registrate tre diverse tempeste da record, con venti fino a 145,8 chilometri orari e alluvioni: "Zeynep", "Ylenia" e "Antonia" (i nomi delle tempeste) che hanno comportato danni per un valore stimato di 1,4 miliardi di euro. In Francia a preoccupare sono stati gli "incendies", incendi. Con l'aumento delle temperature legato all'emergenza climatica, il 2022 è stato infatti un anno da record per i roghi in Francia. Secondo i dati del Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS), più di 48.000 ettari di foresta erano già andati in fiamme dall'inizio dell'anno a inizio agosto, facendo di "incendies" una delle parole più menzionate in Francia durante il periodo estivo.![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/12/incendi-Gironda.jpg)
In Francia dall'inizio dell'anno ai primi di agosto sono bruciati più di 48.000 ettari di foresta