Un'arma contro il riscaldamento globale: la temperatura Atlantica frenerà l'acqua alta a Venezia

Un gruppo di studiosi dell’Università Ca’ Foscari ha scoperto la correlazione tra innalzamento del livello del mare in Laguna e il riscaldamento o il raffreddamento dell'Oceano

di DOMENICO GUARINO
15 dicembre 2022
acqua alta

acqua alta

Buone notizie (per Venezia) dal fronte Atlantico. Vi ricordate le scene incredibili degli ultimi episodi di acqua alta in laguna, con la città completamente sommersa dal mare? Ebbene, uno studio condotto da un gruppo di studiosi dell’Università Ca’ Foscari, guidato da Davide Zanchettin, suggerisce che scene del genere potrebbero non ripetersi più per decenni. Esaminando le fluttuazioni degli ultimi 150 anni del livello relativo del mare in Laguna gli scienziati dell’ateneo veneziano sono infatti arrivati alla conclusione che entro il 2035 questo potrebbe stabilizzarsi, facendo sparire almeno temporaneamente il problema. Questo perché esiste una correlazione tra l’innalzamento del mare a Venezia e la cosiddetta Variazione multidecennale atlantica (Vma), un cambiamento naturale della temperatura della superficie del mare nel Nord Atlantico, che si verifica con un periodo di tempo compreso tra 60 e 80 anni.

Il fenomeno dell'acqua alta a Venezia potrebbe arrestarsi temporaneamente entro il 2035 (ANSA)

In poche parole, quando la temperatura della superficie del Nord Atlantico è più calda, accelera l’innalzamento del mare a Venezia, e viceversa. Tuttavia, secondo alcune proiezioni, nei prossimi anni il Nord Atlantico potrebbe attraversare una fase più fredda, rallentando così l’arrivo dell’acqua alta nella città anche per decenni. In pratica, secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Earth and Space Science, fino al 2035 sono ipotizzabili scenari di innalzamento del livello del mare per Venezia, ma via via più modesti, in vista di un imminente raffreddamento dell’Atlantico. Il che produrrebbe dunque un temporaneo rallentamento del fenomeno acqua alta, contrastando gli effetti del riscaldamento globale. Per altro questo fenomeno non riguarderà solo la laguna veneziana, ma andrà a coinvolgere tutta la costa settentrionale del Mar Adriatico e in generale il Mar Mediterraneo. "La letteratura scientifica suggerisce che stiamo per assistere ad una fase AMO fredda - osserva Zanchettin -. I nostri modelli indicano che in questo caso il livello del mare a Venezia potrebbe stabilizzarsi entro il 2035". "Questi risultati - aggiunge Francisco Mir Calafat, ricercatore presso il National Oceanography Centre di Liverpool - potrebbero spiegare l'interruzione nell'aumento del livello dell'acqua osservato in tutto il Mediterraneo tra il 1960 e il 1989 e la ripresa negli anni '90. Ci sono tuttavia molti fattori in gioco da considerare, come lo scioglimento delle calotte glaciali e l'espansione termica dell'acqua dovuta al riscaldamento globale". Una migliore comprensione di queste dinamiche, concludono gli autori, potrebbe facilitare la pianificazione e lo sviluppo di infrastrutture adeguate alle esigenze del luogo.