Prende il via il 15 dicembre, alle 21,15 su Sky e in streaming su Now la nuova stagione di "MasterChef Italia". All’insegna della fusione, della contaminazione delle culture, dell’inclusività. E della sostenibilità ambientale. Già l’anno scorso, a vincere l’undicesima edizione del programma era stata Tracy Eboigbodin, ventottenne cameriera veronese di origini nigeriane. E nell’edizione precedente erano stati sei i concorrenti di origine straniera residenti in Italia: nella prima edizione erano solamente due. Fra quelli che, nelle varie edizioni, hanno lasciato un segno, il greco Spyros Theodoridis, vincitore della prima edizione; e, fra gli altri, la francese Sylvie Rondeau, la marocchina Rachida, il libanese Maradona, la cubana Milenys. Ogni nome, un racconto, una storia.
Quest’anno, a MasterChef Italia 2022, sono ancora più numerosi i concorrenti dalle origini esotiche. "Vedere come queste persone abbiano fatto propria la cucina italiana, mescolandola ad altri sapori, dimostra quanto il cibo sia un collante, un ponte. Del resto una cucina che si chiude, che non accoglie, è una cucina morta", dice Giorgio Locatelli, uno dei tre giudici del programma. "Abbiamo mischiato le persone, come gli ingredienti", dice Locatelli. "Abbiamo aperto le porte anche a chi è arrivato in Italia con tanta voglia di lavorare e merita attenzione" aggiunge Antonino Cannavacciuolo, che da poche settimane ha raggiunto uno dei traguardi più ambiti per uno chef: la terza stella Michelin, per il suo ristorante Villa Crespi in Piemonte. "Questa edizione di MasterChef veicolerà un messaggio di inclusività contro l’ignoranza, che ci porta ad avere paura del diverso" dice Cannavacciuolo. E prosegue: "Se già in estate la gente chiede ‘Quando arriva il prossimo MasterChef?’, ci sarà un motivo. Il pubblico si appassiona alle storie personali, che non sono frutto di un copione studiato a tavolino, ma escono fuori in modo naturale, perché i concorrenti si aprono e si raccontano".
Novità, quest’anno ci saranno anche prove su cuochi stranieri che si sono affermati in Italia. "Quest’anno punteremo ancora di più sulla contaminazione", dice Cannavacciuolo. "Ci sarà una prova con dei ragazzi che vengono da ogni parte del mondo, ma che si sono affermati in Italia unendo i loro prodotti alla cultura italiana: condivisione e fusione, uno spazio nel quale possono nascere idee belle anche per noi. MasterChef è anche uno spazio dove vengono persone che portano ingredienti e preparazioni inedite". Quest’anno, sarà ancora più alta l’attenzione per la sostenibilità ambientale e sociale, e di conseguenza la lotta allo spreco alimentare, e la spinta verso il rispetto dell’ambiente. Tutti le stoviglie, le posate, i vassoi, i tovaglioli saranno di natura compostabile ed ecosostenibile. E le eccedenze rimaste inutilizzate, gli "avanzi" – che non devono essere pochi – alla fine della registrazione di ogni puntata vengono recuperati da Last Minute Market e donati alla Onlus "Opera cardinal Ferrari" che gestisce una mensa per persone in difficoltà a Milano. Anche la sostenibilità ambientale è stata una priorità durante le riprese. Laddove un set televisivo implica una viavai di camion, di carichi e scarichi, di consumi, nella registrazione delle puntate sono stati ridotti al minimo i trasporti ed è stato adottato un attento smaltimento dei rifiuti.
Per il resto, il format è quello di sempre, creato da Franc Roddam, il regista e produttore britannico che non tutti sanno essere anche il regista del film "La sposa promessa" con Sting e Jennifer Beals, e di un cult come "Quadrophenia", l’opera rock tratta dal disco omonimo degli "Who", che racconta l’Inghilterra proletaria del 1964, e gli scontri fra i rocker con la brillantina in testa e i mods pettinati come lord inglesi. Torniamo a MasterChef 12. Ci sarà tutto quello cui siamo abituati: la sorpresa della Mystery Box, lo stress del Pressure Test, la spettacolarità degli scenari per le prove in esterna. Quest’anno, fra le località scelte, la Cascata delle Marmore, Tropea e Cervinia. A chiudere il trio degli chef, il decano: Bruno Barbieri, sessantun anni, l’uomo che combatte la sua battaglia disperata contro il "mappazzone". Barbieri è anche l’unico giudice ad aver preso parte a tutte le edizioni del programma. Da quattro anni, la squadra – vincente – è questa. A loro il compito di giudicare le creazioni dei cuochi amatoriali, di seguirli sfida dopo sfida, e anche il compito emotivamente ingrato di eliminarli, uno dopo l’altro, con la frase che è l’incubo di ogni concorrente: "Togliti il grembiule, devi uscire dalla cucina di MasterChef".