“Siamo in un Paese in cui la procreazione assistita è legale solo per le coppie eterosessuali. Quindi se sei single o se sei omosessuale, forse l'Arcangelo Gabriele è davvero l'unica possibilità che c'è se vuoi diventare mamma a un certo punto”. Parola di Serena Rossi (37 anni), l’attrice napoletana protagonista di “Beata te”, la nuova commedia Sky Original, diretta da Paola Randi che affronta con toni leggeri il delicato tema della maternità e della libera scelta.
Il film, disponibile dal 25 dicembre su Sky Cinema (e in streaming su now) vede l’attrice nei panni di Marta, “una donna, una regista teatrale che a fatica nella sua vita ha cercato di affermarsi. Finalmente sta per debuttare con l’Amleto in un teatro molto importante. Non ha un compagno, ha tantissimi amici, non ha figli, è sola e sta bene così. E proprio la sera del suo 40esimo compleanno le arriva a casa l'Arcangelo Gabriele” racconta Rossi durante l’intervista a “Stories” su Sky (nella puntata in onda il 23 dicembre alle 21 su Sky TG24).
“Con questo film racconto la libertà di una donna, e sono felice di averlo fatto in un momento in cui in Afghanistan le donne non possono andare all'università e in Iran se ti togli il velo ti ammazzano” dice sempre Rossi che sul tema della maternità la pensa così: “alcune donne sentono la maternità, altre no. Credo fermamente nella libera scelta di ognuno di noi. Io non ci pensavo ma in una relazione molto forte e molto stabile mi è venuto naturale”.
L’attrice dal 2008 è legata sentimentalmente al collega Davide Devenuto, conosciuto sul set di “Un posto al sole”, con cui ha avuto un figlio nel 2016, Diego. “Un figlio è sempre un dono. Purtroppo le donne che lavorano e che sono anche mamme fanno più fatica. Spesso sento storie di donne che sono state proprio invitate a non diventare mamme oppure che sono state licenziate quando hanno detto di essere incinta. Anche a me l'avevano sconsigliato per la mia carriera che era in crescita. Io me ne sono fregata. Devo dire che da quando è arrivato Diego il mio percorso ha preso decisamente il volo” dice Rossi. E, a proposito del figlio, sicuramente sarà tra gli spettatori di “Beata te”. “Farò vedere il film a mio figlio, perché voglio che impari ad amare le donne nel loro essere libere, imperfette forse, ma libere” aggiunge l’attrice ricordando che “il nostro mestiere a volte può servire a portare le persone a riflettere anche su temi delicati”.