Bullismo, depressione, alcolismo e paternità: Tiziano Ferro si racconta senza freni a “Verissimo”, su Canale 5. Nella puntata speciale, dal titolo “Io sono Tiziano” – in onda domenica 13 novembre -, del programma di Silvia Toffanin, l’artista intona pezzi della straordinaria carriera e ripercorre tutta la sua vita, partendo dall’adolescenza quando a scuola è stato vittima dei bulli. “Le prese in giro sono iniziate subito, perché ero sovrappeso, perché ero fuori da ogni giro”, racconta il cantante. E aggiunge: “Io non ricordo un giorno della mia vita in situazioni di gruppo senza prese in giro. Per cui a un certo punto ti abitui e ti senti in difetto, perché troppo sensibile, troppo grasso”. Il cantante era arrivato a pesare 111 chili. Ma negli anni ha imparato a difendersi: “I bulli sono tutti dei vigliacchi. L'attenzione è il territorio in cui riescono a esistere, se togli loro l’attenzione non esistono più”. A salvarlo in quel periodo, ma poi per tutta la vita è stata la musica. “È stata una confidente, il mio unico linguaggio per molto tempo. Quando iniziai a fare il corista, feci un provino e mi comprai una giacca di pelle per coprirmi, era grandissima. Mi vergognavo, ma sapevo che era una occasione imperdibile e sono andato” dice l’artista che da poco ha pubblico il nuovo album dal titolo “Il mondo è nostro”.
Ferro parla anche della depressione di cui ha iniziato a soffrire intorno ai 30 anni. “A 26/27 anni tutti mi chiedevano con chi stessi e questa domanda mi angosciava. Non riuscivo ad accettarmi, faticavo a guardarmi allo specchio. Mi sentivo difettato” racconta il cantante che in quel periodo è caduto nel tunnel dell’alcolismo. “Nel 2008 non riuscivo nemmeno a parlare con altre persone senza immaginare che nella loro testa mi puntassero il dito perché ero gay. Ho iniziato da lì ad andare in terapia” aggiunge l’artista. Sulla depressione, inoltre, sottolinea: “Per me era una cosa che non poteva succedermi, che capitava solo agli altri”. Ferro è arrivato a pensare di mettere fine alla sua vita: “È uno dei sintomi della depressione. In quel periodo, in un certo senso, mi ha salvato l’alcol. Mi ha aiutato a sopravvivere in quel periodo”. Oggi il cantante sta bene: “Non credo che la depressione abbia una soluzione definitiva, però continuo ad andare in terapia”.
Dai momenti difficili a quelli belli, come l’amore per i figli, Margherita e Andres, e per la sua dolce metà, Victor Allen, con cui è sposato dal 2019. “Io ho sempre sentito il senso paterno. La prima volta che ho tenuto in braccio Margherita, non ho avuto alcun indugio, è come se sapessi già cosa dovevo fare” dice il cantante. E aggiunge: “È come se fossi nato per fare il papà. Mi sto godendo questo periodo. Cambio pannolini. Io e Victor ci prendiamo cura personalmente di loro. Non abbiamo una baby sitter fissa. Ho rimandato il tour anche per questo, volevo stare a casa nel mio primo anno da papà”. Sui figli, aggiunge: “Sono dei bimbi felici, sempre sorridenti, quindi penso che qualcosa di giusto io e Victor lo stiamo facendo”. I bimbi saranno presto battezzati: “Il battesimo è già programmato". E specifica: “Penso che la fede, l'avere fiducia, sia necessario nella vita. Quindi io voglio trasmettere a loro la fede, poi non so cosa succederà. Non so se loro abbracceranno la fede con amore o meno, però per me è importante”. Tiziano ferro sarà presente con un videomessaggio a “DreamTime“ l’evento organizzato per il 26 novembre, al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze in occasione del secondo anniversario di Luce! il canale digitale del Gruppo Monrif dedicato ai temi dell’inclusione, dell’unicità, della coesione sociale. “Dream Time“ sarà un evento gratuito in cui poter rivivere insieme le grandi inchieste, le vicende e le storie di tutti quei personaggi che, ogni giorno, cambiano in modo positivo il nostro Paese e la nostra società. non più una serata ma un intero pomeriggio di incontri con grandi ospiti provenienti da vari settori, dall’economia allo spettacolo, oltre che con i personaggi più iconici delle storie raccontate sul sito: il rapper sordo Brazzo, il creator transgender Francesco Cicconetti, Vittorio Emanuele Parsi, Vittorio Emanuele Pars, Andrea Pinna (Le Perle di Pinna), Karin Falconi ed Emilia Russo (le MammeMatte dell’Associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini), i fratelli Damiano e Margherita Tercon, Philipp Carboni che con Philipp Carboni formano I Terconauti).