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Fabrizia Pons
E chi la ferma più. Fabrizia Pons, torinese classe 1955 e una passiona sfrenata per i motori, dal cross al rally, è una prima donna dei motori e nella sua vita a tutta velocità ha disputato ben 224 gare, di cui 88 mondiali solo da navigatrice. Ma non chiedetele di fermarsi, visto che a 67 anni non ha nessuna voglia di arrendersi, ma è invece pronta a schiacciare l'acceleratore per le prossime corse.
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Fabrizia Pons insieme a Michèle Mouton durante i festeggiamenti di fine gara (Instagram)
La storia della pilota torinese
Da giovanissima Pons viene indirizzata dalla mamma verso la danza classica, ma il percorso dura poco. Quella musica così dolce e melodica non fa per lei, che preferisce invece il rombo dei motori e la 'mota' dei fuoristrada. Ed è proprio per questo che a 15 anni si fa regalare una moto, una Aspes 50 per la precisione, in teoria per andare a scuola ma poi usata per correre nella categoria Cadetti. Presto sarà sostituita da una più potente Ancillotti 125, tra lo stupore di tutti i suoi amici per la sua passione per uno sport - per antonomasia - maschile. Ma questo straordinario amore per i motori lo dimostra ancora meglio essendo stata l'unica donna a correre con continuità nel panorama nazionale motocross tra il 1971 e il 1975. Costretta successivamente ad abbandonare le due ruote per un brutto incidente, anche se il suo cuore rimarrà legato a quella specialità, nel 1976 debutta come pilota al volante di un Autobianchi A112 Abarth, vincendo la sua classe nel Rally Team '971. Il grande passo avviene nel 1979 quando diventa navigatrice a fianco di Gigi Lucky Battistolli, con cui ancora oggi corre. Con il veneto disputa alcune gare europee, imparando ad amare questo nuovo ruolo, che significa non soltanto aiutare il pilota alla corsa, ma anche organizzare la tabella di marcia, pensare ai rifornimenti e a tutte le riparazioni del caso. Passo che si completa nel 1981 quando, sempre come navigatrice, la torinese vinse con la francese Michèle Mouton il Rally di Sanremo per poi imporsi, l'anno dopo, nei Rally di Portogallo, della Grecia e del Brasile, aggiudicandosi il premio Halda, la più alta onorificenza rallistica per i navigatori. Inoltre nel 1997, in occasione del Rally di Montecarlo, insieme a Piero Liatti, ce la ritroviamo sul gradino più alto del podio, in una delle gare più prestigiose e affascinanti del mondo. A rendere ancora più grande l'impresa fu il fatto che la pilota era già 40enne e mamma di Ludovico e di Elisabetta. Una vittoria, quella di Montecarlo, che era nell'aria, come testimoniò la stessa Fabrizia: "Quando è la gara giusta, te lo senti. Anche nei giorni prima, mentre eravamo dapprima terzi, poi secondi, Piero ed io avevamo già intuito che avremmo potuto vincere. Lo intuivamo da come tutto sembrava girare per il verso giusto. Eravamo comunque partiti per imporci".
La pilota ai tempi del motocross mentre disputa una gara con il numero 52 (Instagram)