Un altro passo verso la
normalità nel mondo del calcio è stato fatto.
Igor Benevenuto, arbitro brasiliano, poche settimana fa ha fatto
coming out dichiarando apertamente la propria
omosessualità.
L'arbitro brasiliano Igor Benevenuto
"Sono gay, mi attraggono gli uomini": la confessione dell'arbitro
"
Sono gay, mi attraggono gli uomini. Il calcio è lo sport in cui sono cresciuto ma che ho odiato profondamente, perché non ne sopportavo l’ambiente, pieno di
machismo e di preconcetti. Per questo, per sopravvivere, ho inventato una versione falsa e ‘ingessata’ di me stesso. Ma sì, sono gay, finalmente me stesso, ma anche una persona normale, e
voi non siete migliori di me solo perché vi piacciono le donne. Sapevo fin dall’adolescenza di essere gay", dichiarò circa un mese fa l'arbitro. Il direttore di gara proseguì poi sulla stessa linea ribadendo la propria omosessualità fin dall'adolescenza: "Il calcio è roba da uomini, tanti la pensano così, ma io sapevo fin dall'adolescenza di essere gay. Così ho trascorso la vita
sacrificando me stesso per proteggermi dalla
violenza fisica ed emozionale dell'omofobia. E sono andato a finire in uno degli spazi, il calcio, più ostili verso gli omosessuali. Ma per avere degli amici dovevo far vedere che ero etero, allora interpretavo la mia parte. Familiari e amici mi portavano allo stadio, ma era una tortura". Benevenuto, che durante la prima ondata di covid in Brasile aveva temporaneamente lasciato il calcio per fare l'infermiere, si sfogò così: "Ho anche provato ad avere relazioni con delle ragazze ma stavo
ingannando i miei istinti. E c'era anche il fatto che nella mia famiglia la religione era molto presente, e nella Bibbia c'è scritto che un uomo che giace con un altro uomo è un peccatore. Per questo ho pensato a lungo che ci fosse qualcosa di
sbagliato in me, ed ero un ragazzo triste". Nonostante questo l'arbitro pochi giorni ha confessato che nel mondo del calcio ci sarebbe un numero infinito di persone che nascondono la propria omosessualità: "Se consideriamo tutte le persone coinvolte, funzionari, allenatori, giocatori e arbitri, il
30-40% sono omosessuali, bisessuali o
hanno avuto rapporti con un uomo. Anche le persone al di fuori del mondo del calcio notano che ci sono
unioni omosessuali segrete di calciatori o
matrimoni fittizi. Rimarreste sorpresi nel sapere chi è omosessuale in questo settore".
Il precedente di altri arbitri
I due arbitri scozzesi, Craig Napier e Lloyd Wilson
Pur essendo nell’elenco internazionale degli arbitri FIFA, il 41enne non parteciperà alla Coppa del Mondo in
Qatar, dove il rischio
omotransfobia è altissimo. Negli ultimi mesi oltre al coming out fatto dai due calciatori
Josh Cavallo e
Jake Daniels abbiamo assistito anche a quello dei due arbitri scozzesi
Craig Napier e Lloyd Wilson. Entrambi riscossero tantissimi messaggi di
solidarietà definendo il sostegno ricevuto come agghiacciante: "Di solito i direttori di gara vanno nel panico quando i tifosi si rivolgono loro sui social media, ma tutti i messaggi erano positivi. Sì, ci sono stati alcuni commenti negativi, ma nelle chat private sono state scritte solo cose positive. Sono stato contattato da giocatori e dirigenti di tutto il Paese. Le persone vogliono lavorare insieme per rendere
il calcio uno spazio sicuro per tutti".