Anche il mondo dello spettacolo si mobilita per le donne iraniane. Marisa Laurito lancia un petizione diretta a Supreme Leader Ali Khamenei: si tratta di una raccolta firme a favore delle Donne dell’Iran Donna Vita Libertà su Change, nella quale annuncia che sarà presente al presidio del 7 gennaio, alle ore 12, al Teatro Trianon di Napoli coi altri rappresentanti del mondo artistico e musicali.
"Noi siamo con i giovani e le giovani iraniane che combattono per la libertà - si legge nella petizione già arrivata a metà mattina del giorno di Natale a 41.838 firme (a 50.000 rientrerà nel 2% di quelle più firmate su Change.org Italia) - . Quando colpite uno di loro colpite l’intera umanità“, prosegue il testo che porta la firma di Marisa Laurito, Luciano Stella, Tosca, Edoardo Bennato, Nino Daniele, Andrea Morniroli, Desiree Klain, Alfredo Guardiano, Tiziana Ciavardini, Gianni Pinto insieme con un gruppo di artisti, intellettuali e volontari della società civile che hanno a cuore le sorti del popolo iraniano: “Chiediamo la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati“, il loro appello.
La mattanza delle donne iraniane
Era il 16 settembre 2022 quando Masha Amini, una giovane donna curda, venne uccisa a Tehran mentre si trovava in custodia della polizia morale. Da allora migliaia di persone coraggiose hanno manifestato pacificamente contro il Regime Islamico in Iran. Regime che ha risposto solo con violenza e atrocità. Ad oggi sono oltre 18 mila i manifestanti arrestati e decine di loro rischiano di essere giustiziati a breve. “Il mondo è a conoscenza di quello che si sta perpetrando nella Repubblica Islamica e non può più rimanere silente - scrivono i firmatari della petizione - . Vediamo donne e uomini arrestati, violentati, torturati e uccisi solo per avere protestato per la richiesta dei propri diritti basilari. Siamo a conoscenza di numerose mutilazioni, violenze sessuali, stupri collettivi, organi asportati, cadaveri non consegnati ai familiari e sepolti in luoghi sconosciuti. Sappiamo di processi iniqui senza appello, senza avvocati, senza testimoni e senza prove. Giovani dichiarati morti per suicidio, ma con evidenti segni di percosse e fratture delle ossa. Abbiamo visto le foto di minorenni uccisi senza pietà, di ragazzi e ragazze avvelenati nelle mense universitarie, di manifestanti colpiti in volto o ai genitali, di uomini e donne senza occhi, perché colpiti dai proiettili. Sappiamo di funerali non concessi e di numerose persone scomparse solo per aver richiesto notizie dei propri cari".#Iran: “Bisogna dire basta!”: L'appello di Marisa Laurito a “Chi l’ha visto?” per i giovani in rivolta dopo la morte di #Iran #MahsaAmini, vittime anche loro della brutale repressione. “Sono eroi!”#donnavitalibertá #IranProtests2022#chilhavisto→ https://t.co/zfXK5xvYYy pic.twitter.com/2Fz28ABwda
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) December 22, 2022