La fuga di Filippo Turetta verso la Germania

di MARIANNA GRAZI
10 novembre 2024
CECCH

È apparso in via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo di Milano un murale che raffigura Giulia Cecchettin, la ragazza 21enne uccisa dall?ex fidanzato. L?opera si trova su una colonna dove c?era il cinema Odeon e rappresenta la giovane che, avvolta da un giubbotto rosso, si chiude in un abbraccio. Sulla borsa compare una scritta: ?volevo solo scomparire in un abbraccio?, frase tratta da una canzone di Calcutta. L?artista è Fabio Ingrassia, che sui social ha postato una foto dell?opera commentando ?guariremo forse un giorno dall?essere umani?. (Foto: Agenzia Nova)

Immediatamente, già dalla mattina successiva all'incontro tra i due ragazzi, sono scattate le ricerche. Si è cercato, fin da subito, di tracciare gli spostamenti dell’auto di Turetta, una Fiat Grande Punto nera: gli agenti si sono concentrati inizialmente tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Alto Adige, fino a che il passaggio della macchina è stato rilevato in Austria per poi superare il confine con la Germania. Nelle rilevazioni ai caselli autostradali e alle stazioni di servizio il giovane appariva sempre da solo. 

La procura di Venezia ha quindi aperto un’inchiesta per scomparsa di persona, poi venerdì 17 novembre, dopo la scoperta di un video di una telecamera di sorveglianza a Vigonovo in cui si vedeva l’aggressione, sul 21enne era stato aperto un fascicolo per tentato omicidio. Si temeva infatti per la sorte di Giulia Cecchettin. 

Il filmato, che non è stato reso pubblico se non in questi giorni, a un anno di distanza (ce lo potevamo benissimo risparmiare e non lo riporporremo), mostrava Turetta colpire Cecchettin più volte con le mani, poi inseguirla quando lei cerca di scappare e dopo averla raggiunta colpirla ancora fino a farla cadere a terra. Nelle immagini si vedrebbe poi la ragazza, ferita e sanguinante, quasi abbandonata a se stessa, che viene caricata a forza sull’auto.

 

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