L'ammissione di Turetta in aula, sentenza a dicembre

di MARIANNA GRAZI
10 novembre 2024

Filippo Turetta durante l'interrogatorio come imputato nel processo per l'omicidio dell'ex fidanzata, Giulia Cecchettin, nell'aula della Corte d'Assise di Venezia, 25 ottobre 2024. ANSA/ ANDREA MEROLA

Dopo quasi un anno dal femminicidio, Filippo Turetta, ha testimoniato in aula il 25 ottobre scorso. Di fronte alla corte d’Assise di Venezia ha ammesso la premeditazione: "Il piano era di rapirla, stare con lei quella sera, farle dal male e toglierle la vita. Ero confuso, volevo ancora stare con lei" ha detto ricordando gli ultimi istanti nella zona industriale di Fossò, dove Giulia è stata ammazzata con 75 coltellate. 

Pantaloni neri e felpa grigia con cappuccio. Per la prima volta da quella notte, Turetta ha rivisto Giulio Cecchettin. Sarà un processo lampo. Tutto è stato chiaro fin da subito, unico nodo da sciogliere era la premeditazione. La prossima udienza si terrà il 25 e 26 novembre, mentre la sentenza è prevista il 3 dicembre